Dal 21 novembre 2025 al 29 marzo 2026 il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso ospita la mostra Un magico inverno. Bianche emozioni dalla Collezione Salce, curata da Elisabetta Pasqualin da un concept di Sergio Campagnolo. L’esposizione, che si sviluppa nelle due sedi del museo, Santa Margherita e San Gaetano, nasce all’interno di un progetto promosso dal Ministero della Cultura e condiviso con il Museo Nazionale di Palazzo Besta a Teglio, in Valtellina. Le due mostre, unite da un medesimo filo conduttore e inserite nel programma delle Olimpiadi Culturali di Milano Cortina 2026, esplorano l’evoluzione degli sport invernali e il loro impatto sulla società, sull’economia e sul paesaggio alpino.
Un magico inverno ricostruisce la profonda trasformazione che ha interessato le montagne venete e bellunesi e la percezione stessa della stagione fredda. Per secoli l’inverno è stato considerato un periodo difficile, segnato da povertà, isolamento e ostacoli quotidiani, soprattutto per le comunità montane. Con il tempo, però, le stesse montagne si sono trasformate in luoghi di attrazione e benessere, dove lo sport e il turismo hanno reso la stagione fredda un momento atteso e celebrato. La mostra racconta questo passaggio epocale, mostrando come la neve e il gelo siano diventati simboli di bellezza e divertimento, protagonisti di esperienze collettive e individuali.
Il percorso espositivo accompagna il visitatore in un viaggio tra atmosfere d’alta quota, paesaggi innevati, località sciistiche e momenti di festa. Viene raccontato come lo sci e gli sport invernali, da attività pionieristiche riservate a pochi, si siano progressivamente diffusi fino a diventare pratiche accessibili e amate da un pubblico sempre più vasto. Accanto alla dimensione sportiva emergono anche quella culturale e sociale, rappresentate dalla nascita dei mercatini di Natale e da nuove forme di aggregazione che hanno contribuito a ridefinire l’identità delle comunità montane.
La Collezione Salce custodisce la più importante raccolta italiana di manifesti storici, e proprio questi materiali sono al centro della mostra. Molti dei manifesti esposti non erano mai stati presentati al pubblico e documentano con forza visiva l’evoluzione del costume e della società. Una sezione è dedicata ai cosiddetti Film di Natale, le produzioni cinematografiche di grande successo accompagnate da manifesti firmati da Renato Casaro, uno dei più noti cartellonisti italiani. Attraverso le opere grafiche emerge l’immaginario collettivo costruito intorno alla stagione invernale e agli sport alpini, un immaginario che continua a influenzare la cultura visiva contemporanea.
L’esposizione va oltre la sola dimensione figurativa e include un’ampia selezione di materiali storici e oggetti originali. Documenti video, cimeli sportivi, scarponi e attrezzature d’epoca raccontano la nascita e lo sviluppo dell’industria dello scarpone nel territorio trevigiano, divenuto un centro di eccellenza a livello mondiale. Un settore industriale che ha contribuito alla trasformazione economica della regione e che ha accompagnato la crescita degli sport invernali, sostenendo le imprese dei più grandi campioni internazionali. Tra i reperti esposti spiccano materiali provenienti dal Museo della Emigrazione di Belluno e dal Museo dello scarpone e della calzatura sportiva dello Sportsystem di Montebelluna.
Un simbolo importante della mostra è la Torcia Olimpica del 1956, che introduce la sezione dedicata alla prima edizione italiana dei Giochi invernali, ospitata a Cortina d’Ampezzo. L’oggetto diventa il punto di partenza per un racconto che collega l’eredità storica delle Olimpiadi del passato con le emozioni e le aspettative legate ai Giochi di Milano Cortina 2026. Nella sede di San Gaetano saranno inoltre esposti i poster vincitori del bando promosso dal Ministero della Cultura e riservato ai giovani, dedicato alla creazione di un manifesto olimpico contemporaneo.
“il Museo Salce”, afferma la sua direttrice Elisabetta Pasqualin, “apre le porte ad una mostra che vuole raccontare l’inverno sotto ogni suo aspetto, duro e difficile quando la natura era matrigna, emozionante e divertente quando gli sport invernali si scoprono risorsa importante. A coronare il racconto ovviamente non possono mancare i manifesti della collezione, dai quali parte il filo rosso che lega la straordinarietà del racconto della montagna e dei Giochi Olimpici Cortina 1956 alle emozioni di quelli di Milano Cortina 2026”.
Il progetto proseguirà nel 2026 con la seconda mostra del ciclo, VETTE. Storie di sport e montagne, ospitata a Palazzo Besta di Teglio dal 27 gennaio fino alla fine di agosto. L’esposizione, articolata tra spazi interni ed esterni, si concentra sul legame tra montagna, sport e cultura, e si struttura in tre grandi sezioni tematiche: la storia delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi e degli sport invernali; l’evoluzione del turismo sportivo e il suo impatto sul paesaggio alpino e sull’immaginario collettivo; il ruolo delle donne nelle competizioni olimpiche e paralimpiche, con un approfondimento dedicato alle campionesse e alle sfide femminili. Il percorso include anche un’installazione site-specific realizzata nel giardino del palazzo da artisti valtellinesi di fama nazionale, pensata per stimolare una riflessione sul rapporto tra uomo, natura e futuro.
Il progetto complessivo è promosso dal Ministero della Cultura attraverso la Direzione regionale Musei nazionali del Veneto e il Museo Nazionale Collezione Salce, in collaborazione con il Museo dell’Emigrazione e con il Museo dello Sportsystem. Hanno contribuito alla realizzazione la Regione del Veneto e la Camera di Commercio di Treviso e Belluno, con il patrocinio del Comune di Treviso, di Confindustria Veneto Est, della Fondazione Sportsystem, di RAI Veneto e del Cultural Olympiad della Federazione Milano Cortina 2026.
| Titolo mostra | Un magico inverno. Bianche emozioni dalla Collezione Salce | Città | Treviso | Sede | Museo Nazionale Collezione Salce | Date | Dal 21/11/2025 al 29/03/2026 | Artisti | Artisti vari | Curatori | Elisabetta Pasqualin | Temi | Arte contemporanea, Manifesti, Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali |
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