Monopoli, in provincia di Bari, si prepara a vivere una delle trasformazioni urbane più scenografiche degli ultimi anni. Dal 5 dicembre il borgo e il lungomare saranno coinvolti da Illuminandia, un parco natalizio di 15.000 metri quadri che utilizza le tipiche luminarie pugliesi, realizzate con strutture in legno intagliato, per creare un percorso coinvolgente di arte e luce. L’evento, che durerà fino a febbraio, prende ufficialmente il via con l’accensione del grande albero di luminarie in Piazza Vittorio Emanuele, alto 22 metri, trasformando il centro storico e le vie adiacenti in una galleria a cielo aperto di luci, simboli e installazioni artistiche. L’idea di Illuminandia nasce da Faniuolo Illuminazioni, storica azienda di Putignano con oltre 150 anni di esperienza, che ha voluto superare il concetto tradizionale di decorazione natalizia. La manifestazione mira a proporre un’esperienza multisensoriale, combinando arte, tecnologia e narrazione simbolica, con l’obiettivo di offrire ai visitatori un racconto urbano diffuso che unisce passato e contemporaneità.
Il percorso delle luminarie attraverserà l’intero centro storico, dalle piazze principali ai vicoli più caratteristici, fino alla passeggiata sul mare. Strade e piazze saranno animate da centinaia di installazioni luminose, ognuna con un proprio significato simbolico, trasformando la città in un ecosistema di luce pensato per essere esplorato a piedi. La fruizione delle opere diventa quindi un invito a osservare, camminare e riscoprire il borgo sotto una nuova luce, letteralmente e metaforicamente. Il fulcro di Illuminandia sarà Piazza Vittorio Emanuele, dove sorgerà il Parco delle Altalene delle Stelle. Qui un albero di luminarie alto 22 metri sarà circondato da dodici altalene monumentali di cinque metri, ciascuna dedicata a un segno zodiacale, in un riferimento poetico al cielo e al destino. Nella stessa piazza, la tradizionale cassa armonica pugliese verrà trasformata nella Casa Armonica Natalizia, struttura di 11 metri di altezza per 7,5 di larghezza, concepita come dimora di Babbo Natale, punto selfie e palco per spettacoli, laboratori e momenti musicali.
A pochi passi, in Piazza Palmieri, la Cupola della Neve, alta 15 metri, offrirà un’esperienza sensoriale: i visitatori potranno sdraiarsi su un’installazione che richiama un’isola di ghiaccio e ammirare un soffitto stellato in movimento, con effetti musicali e visivi che coniugano la meraviglia infantile del Natale con momenti di riflessione e quiete tipici dell’inizio del nuovo anno. Piazza Garibaldi ospiterà invece la Natività Luminosa, alta sei metri, realizzata dal maestro cartapestaio Domenico Galluzzi, che aggiunge una dimensione di sacralità all’allestimento. Il percorso luminoso si estenderà su numerose altre aree della città. La facciata del Palazzo di Città e della Biblioteca Rendella saranno decorate con tende luminose e archi di agrifoglio. Largo Castello ospiterà una grande Fontana luminosa, mentre in piazza Falcone e Borsellino sarà allestito un cono di 10 metri. Installazioni saranno presenti anche lungo via Garibaldi fino a Porta Vecchia, da Largo Plebiscito a via Umberto I, via Porto, via Comes, via Barbacana, via Cialdini e via Camicia, garantendo un’esperienza diffusa e continua di luce e simbolismo. L’inaugurazione del 5 dicembre sarà caratterizzata da un evento aperto alla cittadinanza. Un trenino natalizio attraverserà le vie del centro diffondendo musica e profumi di dolci, accompagnando i visitatori fino all’accensione delle installazioni. Gli Elfi del Borgo distribuiranno dolciumi ai bambini, mentre la serata proseguirà con esibizioni musicali, tra cui i SoulKeys e Sergio Sylvestre, noto al pubblico come Big Boy, che eseguirà brani dal suo album Merry Christmas Everyone, dando il via ufficiale alle festività cittadine.
Faniuolo Light, fondata a Putignano, vanta oltre un secolo e mezzo di attività nel settore delle luminarie pugliesi, esportando l’arte locale in città come New York, Tokyo, Dubai e Madrid. L’azienda unisce l’artigianato tradizionale a innovazioni tecnologiche e stilistiche contemporanee, realizzando installazioni che raccontano storie attraverso la luce. Ogni progetto rappresenta un ponte tra memoria storica e innovazione, confermando il ruolo della luce come linguaggio universale di identità, estetica e cultura.
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