A Milano una mostra sul design italiano secondo lo Studio Ballo


Dal 14 giugno al 3 novembre 2024 il Castello Sforzesco apre la rassegna su Studio Ballo+Ballo. Oltre 100 fotografie dello Studio dialogano con le videoinstallazioni di Studio Azzurro.

Dal 14 giugno al 3 novembre 2024 il Castello Sforzesco di Milano presenta la mostra “Ballo&Ballo. Fotografia e design a Milano, 1956-2005”, prodotta da Comune di Milano – Cultura, Castello Sforzesco e Silvana Editoriale; l’esposizione è sostenuta da Strategia Fotografia 2023, avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nel 2022 Marirosa Toscani Ballo dona al Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano l’archivio dello Studio Ballo+Ballo, esito del lavoro di tutta una vita con il marito Aldo Ballo. Il percorso accoglie oltre un centinaio di fotografie dello studio Ballo+Ballo, alcuni oggetti di design, in prestito dall’ADI Design Museum e dalle Raccolte d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, e alcuni oggetti originali appartenuti ai due fotografi, oltre a riviste d’epoca con cui i Ballo hanno collaborato e volumi contenenti loro fotografie. Grazie alle videoinstallazioni di Studio Azzurro, che dialogano con le foto e gli oggetti in mostra nella Sala Viscontea, tutto ciò che è memoria e non poteva essere archiviato diventa presente e tangibile, rendendo accessibili momenti processi di un’era conclusa, quella della fotografia analogica.

Lo Studio Ballo diviene quindi luogo di confronto tra artisti, architetti, designer come, tra i molti, Bruno Munari, Gae Aulenti, Cini Boeri, Ettore Sottsass, Pier Giacomo e Achille Castiglioni, Enzo Mari, Alessandro Mendini e molti altri ancora. I Ballo collaboreranno con loro e con le più importanti ditte di design come Olivetti, Cassina, Danese, Zanotta, Brionvega, Alessi, Arflex, Bassetti, Barilla, Kartell, Artemide, Tecno, Driade, Borsalino, B&B Italia, Venini, e con La Rinascente. Le immagini di Aldo e Marirosa sono inoltre sulle principali riviste di design e arredamento, come “Domus”, “Ottagono”, “Abitare”, e in particolare “Casa Vogue”, diretta da Isa Tutino Vercelloni, che si avvale della collaborazione dei Ballo dal 1968 al 1992. Lo Studio si pone così al centro dei fermenti e delle dinamiche culturali che caratterizzano l’evoluzione del design italiano, contribuendo in maniera determinante, con le loro immagini, alla sua affermazione a livello internazionale, consacrata dalla grande mostra tenutasi al MoMA di New York nel 1972, Italy: The New Domestic Landscape (a cura di Emilio Ambasz), le cui immagini in catalogo vengono affidate ad Aldo Ballo. Le installazioni di Studio Azzurro dialogano in mostra con materiali originali esposti in bacheca per meglio comprendere il rapporto dei Ballo con l’editoria nel campo dell’architettura e del design e per comprendere le varie articolazioni del “processo” fotografico: dal provino alla stampa positiva, alla pagina di rivista. Sono inoltre esposti grandi ritratti di importanti designer, in dialogo con le fotografie degli oggetti da loro progettati, e un significativo omaggio ad alcuni ritratti realizzati da Marirosa. Il grande “racconto” sullo Studio Ballo è quindi completato dai ritratti video realizzati negli anni da Studio Azzurro, dove molti dei protagonisti del design e dell’arte italiana si passano il testimone in un montaggio a sei schermi sincronizzati, dando vita a un racconto corale che restituisce appieno ciò che i Ballo hanno rappresentato, e lasciato, al mondo non solo del design, ma della cultura tutta. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano-inglese, con apparati scientifici, saggi e immagini, edito da Silvana Editoriale.

Note sugli artisti

Aldo Ballo (Sciacca, 1928 - Milano, 1994) e Marirosa Toscani (Milano, 1931-2023) hanno iniziato la loro attività di fotografi sin dai primi anni Cinquanta. Marirosa frequenta il Liceo Artistico di Brera ma sin dal 1949 è una fotoreporter e lavora per il padre, Fedele Toscani (1909-1983), collaboratore di Vincenzo Carrese e della Publifoto, poi titolare dell’agenzia Rotofoto. Aldo frequenta lo stesso liceo, poi il Politecnico di Milano e lo Studio di Monte Olimpino, a Como, fondato da Marcello Piccardo e Bruno Munari e dedicato alla sperimentazione cinematografica. Lavora anche per la Rotofoto, ma nel 1956, con Marirosa, abbandona il reportage e aprono quello che diventerà il più importante studio fotografico per la fotografia di design, dove organizzazione, professionalità e competenza porteranno i Ballo a raggiungere livelli di assoluta eccellenza. Lo studio sarà anche luogo di formazione e crescita culturale per molti, “bottega” e “scuola” dove imparare un mestiere ma anche una modalità e uno stile di vita e di pensiero.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraBallo&Ballo. Fotografia e design a Milano, 1956-2005
CittàMilano
SedeCastello Sforzesco
DateDal 14/06/2024 al 03/11/2024
ArtistiStudio Azzurro, Studio Ballo
TemiFotografia, Arte contamporanea, Videoinstallazione, Design

A Milano una mostra sul design italiano secondo lo Studio Ballo
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