New York, due capolavori di Caillebotte in mostra al flagship store di Louis Vuitton


Fino al 16 novembre 2025, il flagship store di Louis Vuitton ospita due capolavori di Gustave Caillebotte in prestito dal Musée d’Orsay e dal J. Paul Getty Museum, in collaborazione con la Fondation Louis Vuitton.

Fino al 16 novembre 2025, due capolavori di Gustave Caillebotte sono esposti nel nuovo flagship store di Louis Vuitton a New York, sulla 57th avenue. Al quinto piano del negozio, in uno spazio ridefinito Espace Louis Vuitton, è stata allestita la mostra che riunisce due opere emblematiche del pittore francese: Jeune homme à sa fenêtre (1876), in prestito dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles, e la celeberrima Partie de bateau (circa 1877-1878), prestata dal Musée d’Orsay di Parigi. Il progetto nasce da una collaborazione tra le tre istituzioni: la Fondation Louis Vuitton, il Musée d’Orsay e il Getty. La presentazione a New York vuole proseguire idealmente il percorso di valorizzazione dell’artista intrapreso dal Musée d’Orsay, che gli aveva dedicato la grande retrospettiva Caillebotte. Peindre les hommes, poi approdata al J. Paul Getty Museum e all’Art Institute di Chicago.

Con questa iniziativa, inaugurata lo scorso 28 ottobre, la Fondation Louis Vuitton vuole invitare i visitatori a scoprire la modernità pittorica di un artista che, pur vicino agli Impressionisti, se ne distinse per l’attenzione rigorosa alla composizione, alla prospettiva e alla rappresentazione della vita urbana. Caillebotte, nato a Parigi nel 1848 e morto prematuramente nel 1894, appartiene a quella generazione che fece della pittura uno strumento per interpretare le trasformazioni della modernità. Nei suoi dipinti si riflette la Parigi in mutamento del Secondo Impero e della Terza Repubblica, con i suoi nuovi boulevard, i suoi interni borghesi e i luoghi di svago della classe media. L’artista si fece interprete di un tempo sospeso tra la tradizione e il progresso, osservando la società con uno sguardo insieme analitico e intimo.

Nel Jeune homme à sa fenêtre, datato 1876, Caillebotte ritrae suo fratello René affacciato su un balcone parigino, lo sguardo rivolto verso la strada. L’interno borghese, sobrio e ordinato, contrasta con la vita che si svolge oltre la finestra. La figura maschile, di spalle, diventa emblema della contemplazione moderna: l’uomo che osserva il mondo urbano senza mai abbandonare del tutto il rifugio privato. Il dipinto, appartenente al J. Paul Getty Museum, è una delle icone del realismo psicologico dell’artista e anticipa la sensibilità cinematografica che caratterizzerà tanta pittura del Novecento.

Gustave Caillebotte, La partie de bateau (1877-1878; olio su tela, 89,5 x 116,7 cm; Parigi, Musée d'Orsay)
Gustave Caillebotte, La partie de bateau (1877-1878; olio su tela, 89,5 x 116,7 cm; Parigi, Musée d’Orsay)

In Partie de bateau, realizzato tra il 1877 e il 1878, l’atmosfera cambia radicalmente. L’opera, oggi parte delle collezioni del Musée d’Orsay, raffigura un gruppo di amici durante una gita in barca sulla Senna. I personaggi, resi con una pennellata densa e luminosa, incarnano l’energia e la libertà del tempo libero. Acquistato nel 2022 grazie al sostegno del gruppo LVMH, il dipinto è stato riconosciuto come “Tesoro nazionale” dalla Francia, un titolo che testimonia il suo valore storico e artistico. L’accostamento di queste due opere mira a far comprendere la duplice anima di Caillebotte: il pittore dell’intimità e quello della modernità, l’osservatore malinconico e il protagonista di una nuova visione del mondo.

L’allestimento dell’Espace Louis Vuitton New York mira a mettere in dialogo diretto le due tele, accentuandone le affinità formali e concettuali. Le cornici visive che Caillebotte utilizza – la finestra nell’uno, la barca nell’altro – diventano dispositivi che invitano lo spettatore a entrare nella scena, eliminando la distanza tra osservatore e soggetto. Questa scelta conferisce alle opere un carattere quasi cinematografico: la visione del mondo non è più statica, ma dinamica, oscillante tra partecipazione e osservazione. La mostra permette così di cogliere la straordinaria modernità del pittore, che non solo anticipa l’estetica impressionista, ma la spinge verso una nuova riflessione sull’esperienza dello sguardo.

L’iniziativa, come detto, nasce dalla collaborazione tra la Fondation Louis Vuitton, il Musée d’Orsay e il J. Paul Getty Museum, ed è resa possibile dal sostegno di LVMH, che nel 2022 ha contribuito all’acquisizione di Partie de bateau per le collezioni francesi. Da tempo il marchio francese del lusso sta infatti contribuendo a sostenere il Musée d’Orsay, con stanziamenti per acquisti e ristrutturazioni, e il museo ha ricambiato offrendosi come palcoscenico per sfilate del marchio e, adesso, prestando un dipinto per il negozio. Solo per la Partie de bateau, LVMH ha messo a disposizione la cifra di 43 milioni di euro, contro i 3 milioni che ogni anno il museo mette a budget per le acquisizioni. Il Getty, da parte sua, nel rimarcare che la partnership è con la Fondation Louis Vuitton e non con LVMH, si apre comunque a un dialogo col privato, particolarmente importante in un momento storico in cui negli USA si sta riducendo il sostegno pubblico ai musei.


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