Al Palazzo delle Esposizioni la prima personale italiana di Ruediger Glatz, dedicata a Pasolini


Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita dall’8 luglio al 4 settembre 2022 la prima personale in Italia del fotografo tedesco Ruediger Glatz. Più di sessanta immagini in bianco e nero dedicate a Pier Paolo Pasolini.

Dall’8 luglio al 4 settembre 2022 il Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta la prima personale in Italia del fotografo tedesco Ruediger Glatz (Heidelberg, 1975), dal titolo Reflecting Pasolini. A cura di Alessio de’Navasques, la mostra esporrà più di sessanta immagini in bianco e nero dedicate a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita; è promossa da Roma Culture e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, nell’ambito del programma PPP100 - Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.

Le immagini dell’artista mostrano l’ineffabile solitudine, il dramma esistenziale che ricorre nell’opera pasoliniana, il vuoto lasciato dai personaggi che hanno vissuto e attraversato i luoghi ormai diventati tòpoi della sua produzione letteraria e cinematografica. Con una visione clinica, quasi documentale, e attraversata da un profondo lirismo, Glatz ha compiuto un vero percorso di avvicinamento a Pasolini, incontrandolo in un processo di riflessione e rifrazione che si rispecchia e attraversa oggetti, situazioni e memorie.

Quella “qualità magica” e imprevista della fotografia, che Walter Benjamin ha definito come una “scintilla minima di caso”, lo ha guidato nel documentare la performance Embodying Pasolini, ideata e interpretata dall’attrice e performer Tilda Swinton e dal curatore e storico della moda Olivier Saillard e presentata nel giugno 2021 negli spazi del Mattatoio di Roma.

In mostra, immagini inedite ripercorrono l’esperienza performativa. In un bianco e nero potente, attraverso l’esposizione prolungata o multipla della pellicola, Glatz ha colto la trasfigurazione dell’attrice, la sacralità austera dei movimenti, la loro ineccepibile e silenziosa drammaturgia. Ricreata dai costumi monumentali creati da Danilo Donati, indagati da Swinton e Saillard nella loro qualità scultorea materica e immateriale, la cinematografia pasoliniana rivive nell’assenza e nella memoria dei personaggi che hanno indossato quegli abiti. Le immagini evocano la Giocasta interpretata da Silvana Mangano in Edipo Re, la terribile Signora Vaccari di Hélène Surgére in Salò o le 120 giornate di Sodoma, l’epos picaresco incarnato da Totò in Uccellacci e Uccellini, la fantasmagoria de Il Fiore delle mille e una notte, fino l’apparizione di Pasolini stesso come Chaucer, ne I Racconti di Canterbury.

Il pathos dell’azione, il volto enigmatico della Swinton, sono il dispositivo riflettente che ha sollecitato la creatività del fotografo, innescando un processo di conoscenza dell’opera di Pasolini nella riflessione e nella rifrazione di questa azione. Da qui il titolo della mostra Reflecting Pasolini e l’idea del progetto, che si completa con le immagini dei luoghi, quelli che Ruediger Glatz ha incontrato attraversando l’Italia alla ricerca dell’immaginario di Pier Paolo Pasolini.

Il ciclo di fotografie denominato On PPP è il racconto di questo viaggio geografico ed emotivo, che si sviluppa in un percorso che si muove tra passato e presente, registrando cambiamenti e magiche persistenze, ritrovando nei luoghi, negli oggetti, in certe particolari vedute, nei dettagli, quella stessa qualità dirompente così caratteristica del poeta.

“I luoghi topografici, così come le architetture, ma anche gli oggetti, in qualche modo denaturalizzati, tornano a essere i ’personaggi’ della narrazione. Pier Paolo Pasolini ha scelto di impostare la propria narrazione partendo da paesaggi urbani, naturali, periferici, con una forza semantica tale da mantenere un carattere antropologico e politico anche nella finzione del cinema”, ha scritto il curatore. “Così, Ruediger Glatz ne restituisce la memoria dello spazio scenico e letterario attraverso i dettagli, con un processo mutuato dallo stesso poeta, che conferisce alle sue immagini un rapporto nuovo e ambivalente con il tempo”.

Dalla purezza luminosa dei dettagli della pittura di Giotto e Piero della Francesca, ad Assisi e ad Arezzo, che offrirono a Pasolini suggestioni compositive e spirituali, alla casa natale del poeta, a Bologna, alle ombre di Villa Feltrinelli, l’obiettivo di Glatz intende colmare quel senso di vuoto, trarre nuove rappresentazioni e significati. A Roma, lo sguardo del fotografo si sovrappone a quello di Pasolini regista e scrittore, nella rappresentazione di una città-set colta da un punto di vista decentrato, volutamente marginale. Così Glatz non cerca i luoghi di Mamma Roma o di Accattone o di Ragazzi di Vita con intento filologico, ma li ritrova nella forza trasversale del racconto, andando a comporre un suo personale atlante di miti, emozioni, forme simboliche: dagli archi del Parco degli Acquedotti, nella borgata romana, alle immagini che fermano le architetture del Quadraro e di Centocelle, l’ingresso iconico del Palazzo di Piazza de Cristoforis a Casal Bertone, i palazzi di Donna Olimpia, la veduta dai tetti del Mattatoio, le facciate delle chiese di Don Bosco e di San Felice da Cantalice, quasi delle quinte sceniche, che incombono sulle vite dei personaggi. Un viaggio che idealmente si conclude alla Torre di Chia, immersa nella natura, dove l’obiettivo del fotografo si ferma, senza oltrepassare il cancello dell’ultimo amato rifugio, dove Pasolini scrisse Petrolio.

Per info: www.palazzoesposizioni.it

Orari: da martedì a domenica dalle ore 10 alle 20. Chiuso il lunedì.

Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 8 euro; ridotto 4 euro per bambini e ragazzi dai 7 ai 18 anni. Gratuito per bambini fino a 6 anni. Immagine: Ruediger Glatz, Embodying Pasolini, Performance di Tilda Swinton e Olivier Saillard (2021; Roma, Mattatoio)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraReflecting Pasolini
CittàRoma
SedePalazzo delle Esposizioni
DateDal 08/07/2022 al 04/09/2022
ArtistiPier Paolo Pasolini, Ruediger Glatz
CuratoriAlessio de'Navasques
TemiFotografia

Al Palazzo delle Esposizioni la prima personale italiana di Ruediger Glatz, dedicata a Pasolini
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