Ghiacciai: al Mart di Rovereto e al Muse di Trento, Sebastião Salgado racconta i custodi del pianeta


Tra arte e scienza, il nuovo progetto di Sebastião Salgado approda al Mart di Rovereto e al Muse di Trento. In mostra oltre 60 immagini spettacolari dei ghiacciai del mondo, in occasione dell’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai proclamato dall’ONU.

Nell’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai proclamato dalle Nazioni Unite, il nuovo progetto fotografico di Sebastião Salgado (Aimorés, 1944) diventa una mostra-manifesto di impatto visivo e civile. Ghiacciai, a cura di Lélia Wanick Salgado, vuole essere un racconto potente e silenzioso della bellezza in pericolo: oltre sessanta fotografie di grande e grandissimo formato che immortalano alcuni dei più spettacolari ghiacciai della Terra, esposti in due sedi del Trentino, il Mart di Rovereto (dal 12 aprile al 21 settembre 2025) e il Muse – Museo delle Scienze di Trento (dal 12 aprile 2025 all’11 gennaio 2026).

La mostra nasce da un’idea del Trento Film Festival e viene prodotta in collaborazione con Contrasto e Studio Salgado. Il coordinamento scientifico e artistico è curato da Gabriele Lorenzoni per il Mart e Luca Scoz per il Muse, con la partecipazione del Trento Film Festival, che arricchisce l’iniziativa inserendola nel cuore della sua 73a edizione (Trento, 25 aprile – 4 maggio 2025), di cui Salgado firma anche il manifesto.

Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Isole Sandwich Australi, 2009 © Sebastião Salgado/Contrasto
Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Isole Sandwich Australi, 2009 © Sebastião Salgado/Contrasto

Uno sguardo globale, una responsabilità condivisa

Dalla Penisola Antartica al Canada, dalla Patagonia all’Himalaya, dalla Georgia del Sud alla Siberia, Ghiacciai presenta una galleria fotografica in bianco e nero che attraversa paesaggi remoti e grandiosi. Con la consueta maestria compositiva e un bianco e nero ricco di profondità e contrasti, Salgado cattura la maestosità muta delle masse glaciali, elementi essenziali del sistema climatico e idrologico globale.

Dopo Genesis e Amazônia, progetti che hanno celebrato la natura incontaminata e le culture indigene, Salgado torna a interrogarsi sul rapporto tra uomo e pianeta, realizzando un’opera che è allo stesso tempo celebrazione e avvertimento. I ghiacciai non sono solo paesaggi: sono riserve d’acqua, archivi climatici, custodi di biodiversità. La loro scomparsa, accelerata dal riscaldamento globale, è una ferita irreversibile alla memoria geologica e culturale del pianeta.

Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Tra l’Isola Bristol e l’Isola Bellingshausen, Isole Sandwich Australi, 2009 © Sebastião Salgado/Contrasto
Gli iceberg sono pezzi di ghiacciaio che si staccano e vanno alla deriva nel mare. Tra l’Isola Bristol e l’Isola Bellingshausen, Isole Sandwich Australi, 2009 © Sebastião Salgado/Contrasto

Un doppio allestimento tra arte e scienza

Al Mart di Rovereto, oltre 50 fotografie compongono un percorso in cui le immagini, selezionate appositamente per questa occasione, offrono una visione globale e poetica delle forme e dei volumi glaciali, con un linguaggio visivo che, pur documentario, intende farsi contemplativo e lirico. La mostra si chiude con una sala video che propone una selezione tematica di film curata in collaborazione con il Trento Film Festival. Tra questi, Icemeltland Park di Liliana Colombo (2020), premiato nel 2021 con la Menzione Speciale della Giuria, affronta con linguaggio innovativo e ironico il collasso dei ghiacci terrestri.

Al Muse di Trento, le immagini si trasformano in un’unica grande installazione site specific, sospesa nel “Grande Vuoto”, lo spazio centrale progettato da Renzo Piano. Le fotografie, tutte scattate nel Parco nazionale e riserva di Kluane (Canada), formano un ciclo coerente che esprime la potenza scultorea e simbolica del ghiaccio, collocandosi al crocevia tra estetica, scienza e denuncia.

Ad accompagnare la mostra, un catalogo edito da Contrasto raccoglie le fotografie e testi critici, con un’introduzione della climatologa Elisa Palazzi, docente di Fisica del clima all’Università di Torino. Il volume si apre con la poesia Il Ghiacciaio di Primo Levi, pubblicata nel 1946, scelta per il suo potente legame emotivo e simbolico con il tema della memoria e della trasformazione.

Il manifesto del Trento Film Festival firmato Sebastião Salgado
Il manifesto del Trento Film Festival firmato Sebastião Salgado

Chi è Sebastião Salgado

Nato in Brasile nel 1944, Sebastião Salgado è uno dei più importanti fotografi contemporanei. Economista di formazione, ha attraversato il mondo con la macchina fotografica per documentare l’umanità e la natura, unendo sensibilità sociale, precisione scientifica e impatto visivo. Con la moglie e curatrice Lélia Wanick Salgado ha fondato Amazonas Images e l’Instituto Terra, per promuovere la riforestazione e la sostenibilità ambientale. I suoi progetti sono stati esposti nei più importanti musei internazionali e raccolti in libri fotografici di culto, come Genesis, Africa, Gold, Amazônia. Nel 2014 il documentario Il sale della terra di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado ha raccontato la sua vita e il suo impegno.

Attraverso la lente di Salgado, i ghiacciai non sono solo soggetti estetici: sono entità vive, fragili e vitali, da proteggere e da ascoltare. Con questa mostra, il Trentino diventa punto di incontro tra fotografia, arte, scienza e impegno civile, offrendo al pubblico l’occasione di riflettere sulla bellezza del nostro pianeta e sulla responsabilità condivisa di salvarlo.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSebastião Salgado. Ghiacciai
CittàRovereto
SedeMart
DateDal 12/04/2025 al 21/09/2025
CuratoriLélia Wanick Salgado

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