Dal 20 settembre 2025 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma apre al pubblico una nuova sala interamente dedicata a Cy Twombly, che accoglie dodici opere donate dalla Cy Twombly Foundation. La stessa fondazione ha inoltre finanziato il rinnovamento del laboratorio di restauro dell’istituzione e reso possibile l’avvio di un corso post lauream internazionale sulla conservazione delle opere contemporanee su carta. Tre interventi distinti che, insieme, raggiungono un valore complessivo di 42,5 milioni di dollari e segnano una tappa rilevante nella storia recente del museo.
Il nucleo principale della donazione riguarda le opere. Con l’apertura della Sala Cy Twombly, collocata nel settore IV della nuova disposizione cronologica e monografica della collezione permanente, il pubblico potrà accedere a un insieme unico di lavori eseguiti tra il 1957 e il 1963, periodo in cui l’artista statunitense visse a Roma e sviluppò alcuni dei tratti distintivi della sua ricerca. La donazione, valutata 39,5 milioni di dollari, include tra gli altri Untitled (Navel of the World), grande tela realizzata tra il 1959 e il 1961 con matita, olio e pastelli a cera, e la scultura Untitled del 1959, composta da legno, plastica, gesso e pigmento rosso. Le opere si affiancano a due lavori già custoditi dalla Galleria: Second Voyage to Italy (La caduta di Iperione) del 1962, dono di Giorgio Franchetti, e Untitled del 1958, lascito di Palma Bucarelli. Il nuovo allestimento, concepito anche con finalità didattiche, permette così di leggere in modo unitario e continuativo la fase romana dell’artista, considerata fra le più importanti della sua carriera.
La donazione comprende anche un pastello di Pablo Picasso, Nu Debout del 1906, che sarà esposto nel settore II, in dialogo con le opere di Modigliani e van Dongen. L’ingresso di un lavoro di Picasso arricchisce ulteriormente la collezione della Galleria, rafforzando la possibilità di confrontare esperienze e linguaggi della prima metà del Novecento.
“La donazione della Cy Twombly Foundation alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea rappresenta un gesto di grande valore culturale e simbolico”, dichiara il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Arricchisce la collezione pubblica con opere di rilievo e, a differenza di altre donazioni storiche, in questo caso c’è la scelta consapevole di una fondazione americana di investire sul futuro di un museo nazionale, come segno di fiducia e di riconoscimento del ruolo istituzionale del Ministero della Cultura”.
“Ringrazio la Cy Twombly Foundation e in particolare il Presidente Nicola Del Roscio che ha voluto arricchire notevolmente il patrimonio materiale e immateriale della GNAMC, con dodici capolavori e sostenendo un progetto che riafferma la sua vocazione storica di ‘museo del presente’”, dichiara Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. “Confermando l’eccellenza della GNAMC nell’arte moderna e Contemporanea e del sistema restauro italiano nel mondo, le donazioni aprono una nuova stagione di ricerca, costruendo un’innovativa piattaforma di dialogo internazionale”.
“La Cy Twombly Foundation è lieta di aver donato alla Galleria un gruppo di opere che documentano un momento cruciale della carriera dell’artista, quando visse a lungo in Italia e si lasciò ispirare dalla cultura mediterranea”, dichiara Nicola Del Roscio, presidente della Cy Twombly Foundation. “Roma, la sua architettura, la musica, il cinema e il paesaggio italiano furono per Twombly fonte inesauribile di ispirazione: per questo ci è sembrato naturale che queste opere trovassero casa nella GNAMC”.
La figura di Twombly, nato a Lexington, Virginia, nel 1928, si lega strettamente a Roma, città dove giunse nel 1957 e dove espose già l’anno successivo presso la Galleria La Tartaruga. L’ambiente artistico romano divenne per lui terreno fertile: tra suggestioni letterarie, riferimenti al mito classico e sperimentazioni grafiche e cromatiche, l’artista elaborò un linguaggio che coniugava stratificazione pittorica e gesto calligrafico. Negli anni italiani nacquero lavori come Olympia, Arcadia, Blue Room e Sunset, mentre nel 1961 sviluppò le celebri serie Ferragosto e The Italians. La nuova sala museale restituisce dunque una testimonianza diretta del legame profondo con l’Italia.
Oltre all’arricchimento della collezione, la Cy Twombly Foundation ha destinato 1,475 milioni di dollari alla riqualificazione del laboratorio di restauro della Galleria. Lo spazio, fondato nel 1976 e collocato al piano seminterrato del braccio est, necessitava di un intervento radicale. Il progetto, che sarà avviato nei prossimi mesi, prevede un ampliamento fino a 470 metri quadrati, il raddoppio della superficie attuale, la creazione di un ingresso indipendente e l’allestimento di postazioni destinate a borsisti e tirocinanti. Sono previsti depositi attrezzati per materiali e rifiuti speciali e nuove finiture pensate per garantire durabilità e adeguate condizioni di lavoro. Il laboratorio, intitolato a Cy Twombly, diventerà così un punto di riferimento per la formazione di giovani restauratori, inseriti in un contesto dotato di tecnologie aggiornate e spazi più funzionali.
“Nel contempo”, dichiara il Direttore generale Archivi, Antonio Tarasco, che attualmente guida l’ICPAL, “consentirà un nuovo rilancio dell’ICPAL, consentendo al prestigioso Istituto di integrare il restauro dei materiali antichi con quelli moderni: la GNAMC offrirà la materia di studio e i laboratori mentre l’Istituto per la patologia degli archivi e del libro offrirà esperienza e capacità sedimentate nel corso di circa un secolo di vita. Siamo felicissimi di questa collaborazione”.
“La collaborazione tra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro (ICPAL) e la Scuola di Restauro di Botticino”, dichiara Salvatore Amura Ad Valore Italia, “dà vita a un progetto di formazione di altissimo profilo, incentrato sull’arte contemporanea e sul restauro delle opere su carta. Si tratta di un’iniziativa che mette in risalto un tema innovativo e unico per modalità operative e approccio progettuale e apre nuove prospettive nella valorizzazione del patrimonio artistico globale”.
La terza donazione riguarda la ricerca e la didattica. Con un finanziamento di 1,5 milioni di dollari, erogato in tranche annuali per i prossimi quindici anni, la Galleria annuncia l’attivazione del corso post lauream internazionale Cy Twombly in restauro delle opere contemporanee su carta. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro (ICPAL) e la Scuola di Restauro di Botticino – Valore Italia. Il programma, che prevede borse di studio finanziate dalla fondazione, è pensato per formare professionisti specializzati in un settore particolarmente complesso, quello della conservazione della carta in ambito contemporaneo. In questo modo la Galleria si inserisce in una rete internazionale di ricerca, rafforzando il proprio ruolo nel dibattito scientifico e nella formazione avanzata.
Complessivamente, le tre donazioni definiscono un intervento che investe anche sulla conservazione e sulla trasmissione delle competenze. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, da oltre un secolo punto di riferimento per l’arte italiana e internazionale, trova in questo progetto un’opportunità per ampliare il proprio raggio d’azione, confermando Roma come uno dei centri nevralgici per lo studio dell’arte contemporanea e delle sue pratiche conservative. L’apertura della Sala Cy Twombly, il rinnovamento del laboratorio di restauro e l’avvio del nuovo corso universitario segnano così un passaggio di rilievo, destinato ad avere effetti duraturi sia per la vita del museo sia per la comunità scientifica e culturale.
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