Nasce a Loreto Aprutino (Pescara) lo Spazio Ex Caserma, nuovo centro per la ceramica contemporanea


Da due settimane è aperto a Loreto Aprutino (Pescara) lo Spazio Ex Caserma, progetto della Fondazione No Man’s Land dedicato alla ceramica d’artista. Mostre, ricerca e attività didattiche al centro di un’iniziativa sostenuta dal MiC, con opere di grandi maestri italiani e internazionali.

Lo scorso 11 ottobre, a Loreto Aprutino (Pescara), è stato inaugurato un nuovo spazio dedicato alla ceramica d’artista. Nei locali dell’ex caserma di via Roma 59 apre infatti lo Spazio Ex Caserma, un progetto promosso dalla Fondazione No Man’s Land con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e del Laboratorio di Creatività Contemporanea. Il nuovo centro nasce come luogo dedicato alla conservazione, valorizzazione e ricerca nel campo della ceramica contemporanea, con un programma espositivo e didattico che coinvolge istituzioni e realtà artistiche nazionali e internazionali. L’apertura è affidata a una mostra collettiva curata da Alessandro Cocchieri, direttore di Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno, che riunisce opere di alcuni tra i nomi più importanti della scena artistica italiana e internazionale: Marco Bagnoli, Alberto Garutti, Fabrice Hyber, Gülsün Karamustafa, Felice Levini, H.H. Lim, Luigi Ontani, Gino Sabatini Odoardi, Remo Salvadori, Donatella Spaziani, Giuseppe Stampone, Vedovamazzei. La selezione presenta un ampio panorama delle possibilità espressive della ceramica nel linguaggio artistico contemporaneo, mostrando come un materiale profondamente legato alla tradizione possa essere reinterpretato in chiave attuale e sperimentale.

Il progetto nasce anche come prosecuzione della collaborazione tra la Fondazione No Man’s Land, i Musei Civici di Loreto Aprutino e la Fondazione Giacomo Acerbo, da tempo impegnata nella valorizzazione delle ceramiche di Castelli, eccellenza storica dell’Abruzzo. Lo Spazio Ex Caserma si pone dunque come un nodo di connessione tra memoria e ricerca, capace di intrecciare il patrimonio ceramico tradizionale con le pratiche più innovative dell’arte contemporanea. L’obiettivo è quello di trasformare il nuovo centro in un laboratorio attivo. Accanto all’attività espositiva, infatti, sono previste iniziative rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, finalizzate alla conoscenza e alla sperimentazione diretta della materia ceramica. A queste si aggiungono collaborazioni con istituzioni accademiche come la Facoltà di Architettura dell’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara e l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, che contribuiranno a sviluppare percorsi di ricerca e formazione per studenti e giovani artisti.

Il progetto è sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, dalla Fondazione Pescarabruzzo e dal Comune di Loreto Aprutino, e rappresenta un tassello importante nella costruzione di una rete territoriale dedicata alla ceramica d’autore. L’iniziativa conferma inoltre la volontà di rafforzare il legame tra produzione artistica contemporanea e tessuto culturale locale, inserendosi nel più ampio percorso di valorizzazione dell’arte in Abruzzo. Lo Spazio Ex Caserma nasce nell’ambito delle attività della Fondazione No Man’s Land (NML), progetto avviato nel 2016 da un’idea condivisa tra l’architetto Yona Friedman, figura chiave dell’architettura utopica del Novecento, e Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier dell’associazione Zerynthia. Situata su circa due ettari di terreno agricolo nel paesaggio collinare di Loreto Aprutino, la fondazione è concepita come uno spazio aperto alla sperimentazione artistica, all’incontro e alla condivisione di pratiche collettive. Un luogo in cui natura e arte si uniscono, e dove gli interventi degli artisti si configurano come strumenti di dialogo con il paesaggio circostante, tra uliveti e vigneti.

Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto Gino Di Paolo
Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Fabrice Hyber, Senza titolo (2021; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Gülsün Karamustafa, A Pendantive for a brave (2024; ceramica). Foto: Gino Di Paolo
Gülsün Karamustafa, A Pendantive for a brave (2024; ceramica). Foto: Gino Di Paolo

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