Firenze accoglie un nuovo e inatteso protagonista nel suo pantheon artistico. Tetsuo Hara, celebre mangaka giapponese e autore di Ken il guerriero (Hokuto no Ken), è entrato ufficialmente a far parte della collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi, la più grande al mondo. Con la donazione del proprio autoritratto, avvenuta nel pomeriggio durante una visita alla Galleria, Hara diventa il primo artista del fumetto giapponese – e il primo mangaka in assoluto – ad essere accolto in questa prestigiosa raccolta, che attraversa secoli di storia dell’arte e include opere di maestri da Raffaello a Chagall, da Guttuso a Marina Abramović.
L’incontro si è svolto al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dove il maestro è stato ricevuto dal direttore Simone Verde, che ha accolto personalmente l’opera, e da Emanuele Merlino, capo della segreteria tecnica del Ministero della Cultura, in rappresentanza del Ministro Alessandro Giuli. Quest’ultimo, impossibilitato a partecipare di persona, ha fatto giungere a Hara un dono simbolico: una riproduzione della celebre statua del Pugile a riposo, capolavoro della scultura antica conservato al Museo Nazionale Romano, omaggio al tema del corpo e della forza che attraversa da sempre l’immaginario di Ken il guerriero.
La visita segna un momento importante per la Galleria e per i rapporti culturali tra Italia e Giappone. Per la prima volta, infatti, un autore di manga entra in un museo che rappresenta la culla del Rinascimento, sancendo un riconoscimento ufficiale del fumetto giapponese come forma d’arte a pieno titolo. L’ingresso di Hara nella collezione degli autoritratti si inserisce nel quadro della collaborazione attiva tra le Gallerie degli Uffizi, il Ministero della Cultura (MiC) e Lucca Comics & Games, il più importante festival europeo dedicato al fumetto, al gioco e alla cultura pop, che da anni dialoga con le istituzioni museali italiane per valorizzare il linguaggio del fumetto e dell’illustrazione.
Hara è arrivato a Firenze accompagnato da una delegazione di Lucca Comics & Games, dove è ospite d’onore dell’edizione 2025 con la mostra Come un fulmine dal cielo, una grande esposizione dedicata alle tavole originali di Ken il guerriero. Gli Uffizi hanno contribuito alla mostra lucchese con il prestito di tre disegni cinquecenteschi di Baccio Bandinelli, sottolineando ancora una volta il dialogo fra arte classica e cultura visiva contemporanea.
Durante la sua visita, durata oltre un’ora, Hara ha esplorato le sale del museo con grande curiosità e attenzione. Ha ammirato il Tondo Doni di Michelangelo e la Sala di Michelangelo e Raffaello, ma è rimasto particolarmente colpito dal Laocoonte di Baccio Bandinelli, scultura che ha definito fonte di ispirazione per il suo lavoro. Il maestro ha voluto farsi fotografare davanti alla monumentale opera, dichiarando che proprio quella figura ha influenzato la creazione di una delle tavole centrali della sua mostra lucchese, intitolata Il Salvatore nell’arena.
Il legame tra il fumettista e il mondo classico non è casuale. Nelle sue opere, Tetsuo Hara ha spesso rappresentato corpi scolpiti e tensioni morali che richiamano la tradizione eroica occidentale. La sua arte mescola infatti la forza plastica delle statue antiche con la drammaticità della narrativa giapponese, fondendo disciplina formale e intensità emotiva. L’ingresso del suo autoritratto agli Uffizi testimonia questa continuità ideale tra la classicità e l’arte popolare contemporanea.
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