Un ciclo di 8 lezioni online sulla musica contemporanea


Institution School propone un ciclo di 8 lezioni online, dal 1 dicembre al 16 febbraio, per approfondire la musica contemporanea dal Novecento ai giorni nostri, attraverso impressionismo, jazz, rock, minimalismo e sperimentazioni digitali, con esperti e critici di rilievo internazionale.

Ha inizio il 1 dicembre 2025 il corso di Storia della musica contemporanea in 8 lezioni online, promosso da Institution School. Il ciclo, intitolato Dall’impressionismo al digitale, offre un percorso strutturato per esplorare la musica come forma d’arte strettamente connessa alle principali rivoluzioni culturali, artistiche e sociali del XX e XXI secolo. Le lezioni, aperte a un pubblico ampio comprendente appassionati, studenti, docenti e operatori culturali, saranno trasmesse in live streaming sulla piattaforma Zoom, ogni lunedì dalle 18:00 alle 20:00, dal 1 dicembre 2025 al 16 febbraio 2026, con la possibilità di accesso alle registrazioni per tre mesi dopo la conclusione del corso. Il programma si propone di analizzare la musica contemporanea come linguaggio artistico fondamentale, intrecciato con arti visive, poesia, filosofia e danza, sottolineando le trasformazioni decisive che il Novecento ha portato e l’influenza di tali mutamenti sul panorama culturale odierno. Le lezioni guidano gli iscritti attraverso le principali tappe musicali, a partire dall’impressionismo di Debussy e Ravel fino alla complessità ritmica di Bartók e Stravinskij. Si approfondiscono inoltre le innovazioni jazz di Ellington, Parker, Davis e Coltrane, e l’apporto di influenze filosofiche orientali nell’opera di John Cage.

Il corso dedica ampio spazio anche alle rivoluzioni portate dalle band che hanno segnato la storia della musica moderna: dall’esplosione rock dei Beatles e dei Rolling Stones alle sperimentazioni psichedeliche dei Pink Floyd, fino ai battiti elettronici dei Kraftwerk. La tradizione progressive viene rappresentata da Genesis e King Crimson, mentre il punk e le forme di ribellione urbana emergono con i Sex Pistols e The Clash. Gli sviluppi dell’hip hop e del rap, con figure come Public Enemy, Tupac e Nas, completano il quadro della musica urbana e della sua dimensione poetica. Le ultime lezioni affrontano il minimalismo e le sue declinazioni contemporanee, con compositori come La Monte Young,Reich e Glass, l’ambient di Brian Eno e le sperimentazioni sonore che fondono elettronica, paesaggi sonori e glitch, rappresentate da artisti come Jon Hopkins, Sigur Rós, múm e Radiohead. Durante ciascun incontro saranno trasmessi brani musicali esemplificativi, consentendo di contestualizzare le teorie esposte dai docenti.

Elvis Presley, @Pixabay, Stockvault, CC0 
Elvis Presley, @Pixabay, Stockvault, CC0 
The Rolling Stones, Un gruppo di giovani uomini in piedi uno accanto all'altro. Foto da una pubblicità commerciale per promuovere l’album Sticky Fingers (1971). Foto: Wikimedia Commons
The Rolling Stones, un gruppo di giovani uomini in piedi uno accanto all’altro. Foto da una pubblicità commerciale per promuovere l’album Sticky Fingers (1971). Foto: Wikimedia Commons

I relatori del corso rappresentano alcune delle voci più autorevoli della critica musicale italiana e internazionale. Andrea Penna, Barbara Tartari, Luca Damiani, Felice Liperi, David Benini, Fabio De Luca e Arturo Stalteri vantano collaborazioni con Rai Radio e Radio Svizzera e un ampio curriculum come autori, divulgatori e critici musicali. Le loro lezioni affrontano periodi e temi specifici, dalla tonalità e l’impressionismo alle avanguardie sonore, dal jazz all’interazione tra canzone e società, dalla musica concreta e avanguardie europee alle rivoluzioni del rock, punk, industrial e hip hop fino alle sperimentazioni digitali contemporanee. Il corso è strutturato in incontri settimanali della durata di due ore, con circa un’ora e quarantacinque minuti dedicati alla lezione frontale e quindici minuti di domande e risposte tra docente e pubblico.

Institution è una startup di respiro internazionale con un approccio multidisciplinare volto alla promozione di nuovi modelli culturali. Institution School propone programmi che spaziano dall’arte contemporanea al design, dalla musica alla sperimentazione culturale, rivolgendosi a un pubblico diversificato e a professionisti del settore. L’obiettivo dichiarato dell’istituzione è fornire agli iscritti strumenti concreti per comprendere e orientarsi nel mondo dell’arte, consentendo un approfondimento mirato e la possibilità di sviluppare conoscenze solide in ambiti diversi. L’attenzione ai legami tra musica e altre forme d’arte, la partecipazione di esperti qualificati e la possibilità di fruire dei contenuti on-demand rappresentano strumenti concreti per chi desidera comprendere i cambiamenti che hanno segnato la musica moderna, dalla sua evoluzione armonica e ritmica all’interazione con movimenti culturali e sociali di riferimento.

The Beatles, Hötorgscity, Stoccolma (1963) Foto: Wikimedia Commons
The Beatles, Hötorgscity, Stoccolma (1963) Foto: Wikimedia Commons

Informazioni pratiche

La partecipazione può avvenire sia acquistando la singola lezione al costo di 13 euro, sia con il pacchetto completo di otto incontri a 80 euro. Sono previste tariffe agevolate: 70 euro per iscritti a precedenti corsi di Institution School entro il 24 novembre 2025 e 50 euro per studenti under 26. Le iscrizioni sono disponibili tramite Eventbrite, con un link dedicato che consente anche l’accesso successivo ai materiali registrati.

Note sui docenti

Andrea Penna conduce Radio3 Suite su Rai Radio 3, presentando concerti e opere liriche, con interviste a direttori d’orchestra, cantanti e solisti. Ha diretto numerosi concerti dal vivo in sedi Rai, al Parco della Musica e nei principali teatri italiani, scrivendo regolarmente su La RepubblicaIl Manifesto e The Classic Voice.

Barbara Tartari, flautista e musicista, svolge attività concertistica e di ricerca su repertori che collegano musica classica e contemporanea. Docente di flauto al Civico Liceo Musicale di Varese e diplomata in Musicoterapia, collabora dal 2012 con Rete Due della Radio Svizzera Italiana come redattrice e conduttrice musicale.

Luca Damiani è scrittore, critico musicale e conduttore radiofonico. Autore di racconti e saggi sulla critica musicale, nel 2018 pubblica POW (Stampa Alternativa). Collabora con Rai Radio 3 conducendo Sei gradi, è stato consulente musicale per Passepartout di Philippe Daverio e dal 2018 dirige la Fondazione Entroterre.

Felice Liperi è storico della canzone italiana e critico musicale per La Repubblica da oltre trent’anni. Conduttore e curatore di trasmissioni radiofoniche come StereonotteFahrenheit e Sei gradi, ha pubblicato saggi su LimesMicroMega e per l’Enciclopedia della Musica Treccani, tra cui La canzone italiana. Storia, storie, protagonisti (Treccani, 2025).

David Benini è vocalist, compositore e direttore d’orchestra. Ha guidato gruppi jazz e classici, ensemble e big band, e insegna voce parlata e cantata, improvvisazione collettiva e creatività musicale attraverso un metodo originale che favorisce consapevolezza e sperimentazione.

Fabio De Luca è giornalista musicale e DJ, ex vicedirettore di Rolling Stone Italia (2007-2014). Ha condotto programmi su Rai Radio2, tra cui Suoni & Ultrasuoni e Weekendance, ed è autore di Discoinferno (2006), Mamma mamma, voglio fare il DJ (2004) e Oh, oh, oh, oh, oh (2023). Attualmente conduce il podcast settimanale The Tuesday Tapes su Radio Raheem.

Arturo Stalteri è pianista, compositore e conduttore radiofonico di programmi Rai Radio 3 come Primo MovimentoIl Concerto del Mattino e Qui Comincia. Nel 2004 Franco Battiato lo ha voluto nel suo primo programma televisivo, Bitte, keine Réclame, e nel 2005 gli ha affidato un ruolo nel film Musikanten, presentato alla sessantaduesima Mostra del Cinema di Venezia. Le sue composizioni sono pubblicate a livello internazionale.


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