Si avvicina il momento del concorso nazionale per le guide turistiche, che attuerà la riforma della professione della guida turistica così come delineata dalla legge 190 del 13 dicembre 2023, che ha istituito il nuovo elenco nazionale delle guide turistiche presso il Ministero del Turismo. L’elenco verrà formato dopo l’esame nazionale che consisterà in una prova scritta, una prova orale e una prova tecnico-pratica. Al superamento delle tre prove, si diventerà guide abilitate. Il bando per partecipare all’esame è stato aperto dal 28 gennaio al 27 febbraio 2025, e solo a fine giugno è stata formata la commissione che dovrà giudicare gli iscritti: un lavoro mostruoso, dal momento che sono state presentate addirittura 25mila domande.
Lo scorso 3 luglio si è tenuta, presso la sede del Ministero del Turismo in via di Villa Ada a Roma, la riunione della commissione esaminatrice che ha articolato il programma delle materie che saranno oggetto della prova d’esame e fissato i criteri per l’assegnazione dei punteggi e le modalità di valutazione delle prove. Le materie sono divise in quattro sezioni: la I, la II e la IV saranno oggetto dello scritto e dell’orale, mentre la III è per le materie della prova tecnico-pratica. Sulle sezioni I e II, rispettivamente dedicate a siti generici e a musei, i candidati dovranno prepararsi studiando le destinazioni incluse negli elenchi dal punto di vista della storia dell’arte, della geografia, della storia e dell’archeologia.
Ogni candidato dovrà prepararsi su tutti gli argomenti, non soltanto su quelli della sua regione. Nell’elenco, i siti, per facilitare la consultazione, sono suddivisi su base regionale, ma ognuno dovrà conoscere i siti di tutta Italia. Per il Lazio, per esempio, si chiederà ai candidati di conoscere la basilica di San Giovanni in Laterano, Castel Gandolfo, il Castello Orsini di Bracciano, la Cattedrale di Anagni, il Circo Massimo e le Terme di Caracalla, Civita di Bagnoregio, il Parco Archeologico del Colosseo, i Giardini di Ninfa, i monasteri di Subiaco, le necropoli di Tarquinia e Cerveteri, il Parco Archeologico di Ostia Antica, il Pantheon, la necropoli di Porto all’Isola Sacra, il Parco di Veio, i Fori Imperiali, le ville di Tivoli, il Mitreo di Santa Prisca e il Mitreo Barberini, il Parco Archeologico di Vulci, il Parco naturale di Sutri, il Parco Archeologico di Minturnae, la Fontana di Trevi, Piazza Navona, la basilica di San Pietro, l’abbazia di Farfa, il Parco Archeologico dell’Appia Antica. Per la Lombardia i candidati dovranno conoscere l’Abbazia di Chiaravalle, la Piazza Vecchia di Bergamo, il Castello di Vezio, il Duomo di Milano, il Duomo e il Battistero di Cremona, le Grotte di Catullo, la Certosa e il Castello di Pavia, il centro storico di Bellagio, il Castello Scaligero di Sirmione, Palazzo Besta a Teglio, il Palazzo Ducale di Mantova, il Parco Archeologico di Castelseprio, il Parco Archeologico di Oppidum degli Orobi, il Teatro alla Scala di Milano, la Villa Reale di Monza, la Villa Romana di Desenzano del Garda, i parchi archeologici di Castenedolo, Bagnolo San Vito e Brescia e l’area archeologica di Iseo. In Toscana occorrerà prepararsi sul Parco Archeologico di Baratti e Populonia, su Santa Maria Novella, sui centri storici di Anghiari e Cortona, sul Duomo e sul Battistero di Firenze, sull’isola d’Elba, su Montalcino e l’abbazia di Sant’Antimo, sulla necropoli di Sovana, sul Parco naturale delle Alpi Apuane, su piazza dei Miracoli, su piazza dell’Anfiteatro e sulla torre dell’Orologio di Lucca, sul Ponte Vecchio e su Palazzo Vecchio, sulla Riserva Naturale della Maremma, sul Parco Archeologico di Roselle, sulle torri di San Gimignano, sul Santuario della Verna, sull’Area Archeologica di Vetulonia, sul Duomo e il Teatro Romano di Volterra, sull’Area Archeologica di Cosa, sulla città etrusca di Chiusi.
Richiesta anche conoscenza, per la sezione II, dei principali musei: per il Lazio, per esempio, sono stati scelti i Musei Vaticani (con particolare riferimento alla Cappella Sistina, alle Stanze di Raffaello, alle Gallerie delle Carte Geografiche, al Museo Pio-Clementino), la Galleria Borghese (focus sulle opere di Bernini, Caravaggio, Raffaello e Canova), Castel Sant’Angelo, la GNAM, il Museo Nazionale Romano, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo delle Navi di Nemi, i Musei Capitolini, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, il Vittoriano e Palazzo Venezia e la Centrale Montemartini. Per la Lombardia sarà sufficiente prepararsi su Pinacoteca di Brera, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Museo del Novecento, Palazzo Te, Cenacolo Vinciano e Castello Sforzesco. Per la Toscana, gli Uffizi (le sale di Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Caravaggio), l’Accademia (la Tribuna del David, la Galleria dei Prigioni, la Sala del Colosso), Palazzo Pitti (Galleria Palatina e Appartamenti Reali), il Museo Galileo, la Pinacoteca Nazionale di Siena, il Bargello e il Museo Archeologico Nazionale.
La sezione III contiene un altro elenco di siti che saranno oggetto, come detto, della prova tecnico-pratica, mentre invece per la sezione IV occorrerà prepararsi su disciplina dei beni culturali e del paesaggio (quindi il Codice dei Beni Culturali), diritto del turismo (tutte le leggi sulla materia, dalla Costituzione alle direttive UE passando per le leggi italiane), accessibilità e inclusività dell’offerta turistica. Tutti gli argomenti sono elencati nell’allegato A del verbale della riunione.
Ma, nella fattispecie, come saranno articolate le prove? Lo scritto sarà composto da 80 quesiti a risposta multipla che andranno risolti in 90 minuti. Ogni risposta corretta dà 0,50 punti, ogni risposta sbagliata ne toglie 0,25, mentre la mancata risposta dà 0 punti. Si passerà alla prova successiva soltanto con un punteggio di 25/40. L’orale accerterà invece la conoscenza delle materie delle varie sezioni, le capacità di comunicazione e di esposizione in pubblico degli argomenti, l’attitudine allo svolgimento della professione, l’accertamento della conoscenza della lingua straniera. Anche in questo caso, la prova verrà superata con un punteggio minimo di 25/40. Infine, la prova tecnico-pratica sarà una simulazione di visita guidata, in italiano e in lingua straniera, in uno dei siti scelti (per la Toscana, per esempio, selezionati l’area archeologica di Roselle, i centri storici di Pienza e San Gimignano, Montecatini Terme, piazza dei Miracoli a Pisa, la Val d’Orcia e la Villa Medicea di Poggio a Caiano). La commissione accerterà le conoscenze sulla destinazione, la capacità di condurre una visita guidata in modo chiaro, conciso e coinvolgente, la capacità di evidenziare le caratteristiche e gli aspetti più significativi della destinazione estratta, la capacità di condurre con proprietà di linguaggio e disinvoltura la visita guidata in lingua straniera. Anche in questo caso, prova superata con punteggio di 25/40. Tutti i criteri sono indicati nell’allegato B. Ai candidati, dunque, non rimane che studiare.