Lago di Bolsena, cosa vedere: 10 luoghi da non perdere


Cosa vedere sul Lago di Bolsena, ecco 10 luoghi da non perdere: borghi, chiese, musei, parchi archeologici.

Sabbia nera, acque blu, boschi verdi. Il Lago di Bolsena non smette mai di stupire. Le coste di quello che è il più grande lago vulcanico d’Europa sono un continuo susseguirsi di penisole e promontori, spiagge sabbiose, campi coltivati e boschi rigogliosi. Una natura prorompente che incornicia alla perfezione borghi sospesi nel tempo che, abbarbicati lungo le pendici dei monti Volsini, o adagiati sulle sponde del Lago di Bolsena sono stati scenario della storia con la ’S’ maiuscola. Da qui l’antica strada consolare Cassia passa ancora lambendo le rive del lago e offrendo panorami mozzafiato, inoltre da qui, nel cuore dell’alto Lazio, ma già in odore di Toscana e con l’Umbria a pochi chilometri si può partire per andare alla scoperta di città d’arte, borghi medievali e perdersi tra le tradizioni millenarie dell’Italia centrale. Ecco 10 luoghi da non perdere durante il vostro soggiorno sul Lago di Bolsena.

1. Il Museo Territoriale del lago di Bolsena e l’Acquario

All’interno della rocca medievale Monaldeschi di Cervara e nel vicino palazzo Monaldeschi il Museo Territoriale del Lago di Bolsena ospita la documentazione geologica, archeologica e naturalistica proveniente da tutto il territorio. All’interno della rocca si trova poi anche l’interessante Acquario di Bolsena, una struttura completamente pubblica che conserva nelle sue vasche circa trenta specie tra pesci, anfibi e crostacei, provenienti dai fiumi e dai laghi del territorio provinciale. Il museo fa parte inoltre del più ampio Sistema museale del Lago di Bolsena che comprende musei dedicati alla storia di questo angolo d’Italia declinata in ogni suo aspetto e sparsi nei vari paesi e località attorno al lago.

La Rocca Monaldeschi, sede del Museo Territoriale del lago di Bolsena e dell'Acquario. Foto Visit Bolsena
La Rocca Monaldeschi, sede del Museo Territoriale del lago di Bolsena e dell’Acquario. Foto Visit Bolsena

2. La Basilica di Santa Cristina a Bolsena

Uno dei più importanti luoghi di culto dell’intera area, la basilica di Santa Cristina a Bolsena è stata per secoli tappa obbligata per i pellegrini impegnati a percorrere la via Francigena. La basilica risale all’XI secolo, anche se ha poi subito molte modifiche come testimoniato dalla facciata dalla quale traspira uno stile prettamente rinascimentale. È questo un luogo non solo dall’alto valore artistico, ma anche spirituale, visto che al suo interno, secondo la tradizione cristina, conserva le tracce di due fatti prodigiosi che ricordano il martirio della santa e il miracolo eucaristico di quando, nel 1263, un sacerdote vide scendere gocce di sangue da un’ostia consacrata.

La Basilica di Santa Cristina a Bolsena
La Basilica di Santa Cristina a Bolsena. Credit

3. Il parco archeologico naturalistico di Turona

Natura incontaminata e tracce di un lontano, e ricco, passato. Sono questi gli ingredienti del parco archeologico naturalistico di Turona, un piccolo gioiello fuori dagli itinerari del turismo di massa sui colli a sud di Bolsena. In questa oasi di pace che si trova lungo l’antica via Francigena è possibile immergersi completamente tra i magnifici scenari dei monti Vulsini, tra boschetti, cascate e corsi d’acqua pieni di vita. Non solo, durante la visita sarà possibile anche seguire le orme della storia ammirando antichi mulini e, soprattutto, i resti di un insediamento etrusco con un’area sepolcrale e anche le fondamenta di un imponente tempio.

Il parco archeologico naturalistico di Turona
Il parco archeologico naturalistico di Turona. Foto Visit Bolsena

4. Il Lungolago di Bolsena 

Sia che si sia alla ricerca di un posto dove rilassarsi a fine giornata, sia che si voglia andare alla scoperta di scorci suggestivi da conservare nei propri ricordi, il lungolago di Bolsena è un luogo assolutamente da non perdere. Percorrere la grande passeggiata che si snoda parallela alle sponde dello specchio d’acqua è un’esperienza davvero ricca e da qui si ha un punto di osservazione privilegiato per le tante meraviglie che questi luoghi conservano, tra borghi incantati e una natura rigogliosa per la quale le acque cristalline del lago sono al tempo stesso specchio e parte integrante. Se la stagione lo permette, poi, dal lungolago di Bolsena ci si può tuffare in acqua, partire per una gita in canoa oppure fermarsi su una spiaggia.

Il Lungolago di Bolsena. Foto Visit Bolsena
Il Lungolago di Bolsena. Foto Visit Bolsena

5. Il Lungolago di Marta 

Stretta tra le rive del lago e i campi coltivati, Marta conserva un fascino unico che ne fa uno dei luoghi più suggestivi di questo angolo di alto Lazio. Il paese si trova alle pendici dell’omonimo monte dove sorge il Santuario della Madonna del Monte da cui si può godere di panorami mozzafiato. Questo borgo di pescatori è però anche un luogo dove staccare la spina dalla frenesia di tutti i giorni e ricaricare le batterie passeggiando sul lungolago dal quale si possono ammirare le due isole del lago, la Martana e la Bisentina, e il promontorio di Capodimonte. Le acque nella spiaggia di Marta sono poi tra le più limpide di tutto il lago e sono uno dei punti migliori dove fare il bagno.

Veduta di Marta
Veduta di Marta. Credit

6. La Rocca Farnese di Capodimonte

Inconfondibile con la sua massiccia imponenza la rocca Farnese di Capodimonte è un palazzo signorile, ma pensato anche per scopi prettamente militari che domina il centro storico del paese. Di pianta ottagonale questo edificio risale al XIV secolo ed ha visto passare all’interno delle sue mura papi, artisti e politici che da qui hanno potuto riempirsi gli occhi con gli splendidi paesaggi del lago di Bolsena e in particolare dell’isola Bisentina che vi si trova proprio davanti. Sulla rocca di Capodimonte aleggiano ancora oggi numerose leggende, molte delle quali legate alla figura di Giulia Farnese, sorella di papa Paolo III, che si dice qui ebbe i natali. Oggi la rocca è privata, ma saltuariamente viene aperta alle visite.

Veduta di Capodimonte con la Rocca Farnese sulla parte sommitale del borgo. Foto di Eugen Kalloch
Veduta di Capodimonte con la Rocca Farnese sulla parte sommitale del borgo. Foto di Eugen Kalloch

7. Le rovine di Castro

La furia che nel XVII secolo si accanì sulla città di Castro, all’epoca fiorente centro della Maremma laziale e capitale dell’omonimo ducato, è paragonata da molti storici solo a quella toccata a Cartagine. Castro fu completamente rasa al suolo nel 1649 per ordine di papa Innocenzo X e da allora la natura ha fatto il suo corso riprendendosi i suoi spazi. Per visitare le rovine di Castro oggi dunque i viaggiatori devono farsi trascinare un po’ dall’immaginazione e a quel punto non faranno fatica a vedere nei ruderi che affiorano tra erba e piante i resti di un’antica città rinascimentale dove lavorarono grandi artisti e architetti. Dal 2017 è stato poi creato il parco archeologico Antica Castro e oggi si può così seguire un percorso segnalato durante il quale si potranno ammirare non solo le rovine di strade, chiese e palazzi, ma anche le numerose cave di epoca etrusca che si trovano nei dintorni.

Le rovine di Castro. Foto Visit Montalto di Castro
Le rovine di Castro. Foto Visit Montalto di Castro

8. La chiesa di San Flaviano a Montefiascone

Edificata lungo la via Francigena, la sua costruzione è cominciata attorno all’XI secolo secondo uno stile romanico-gotico. A rendere particolare San Flaviano a Montefiascone è il fatto che si tratti di due chiese sovrapposte ognuna orientata in direzione opposta rispetto all’altra e messe in comunicazione tra loro da una scala Nella basilica inferiore spicca un pregevole ciclo di affreschi allegorici ancora ben conservati che ne adornano le pareti laterali. La chiesa superiore, invece, fungeva anticamente da matroneo, e al suo centro conserva un trono fatto costruire nel 1262 da papa Urbano IV.

La chiesa di San Flaviano a Montefiascone
La chiesa di San Flaviano a Montefiascone. Credit

9. La Rocca dei Papi di Montefiascone

Edificio simbolo di Montefiascone, Rocca dei Papi sorge su un altura dal quale domina non solo il paese, ma anche tutto il lago di Bolsena. Questa antica fortezza, fatta erigere da Innocenzo III alla fine del XII secolo è stata a lungo dimora dei pontefici ognuno dei quali vi ha lasciato il proprio segno. Oggi la rocca ospita il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane, un centro studi e documentazione che presenta diverse opere eseguite dal grande architetto rinascimentale nell’Alto Lazio e nel territorio dei Farnese.

La Rocca dei Papi di Montefiascone
La Rocca dei Papi di Montefiascone. Credit

10. La Cattedrale di Montefiascone

La cattedrale di Santa Margherita è uno dei gioielli più ammirati di tutto l’alto Lazio. La sua imponente cupola, realizzata su progetto dell’architetto Carlo Fontana, si può distinguere da molto lontano ed è una delle più grandi d’Italia tanto da essere considerata uno dei simboli della regione e, di sicuro, uno degli elementi maggiormente caratteristici dello skyline di queste zone. Assolutamente suggestiva è poi una visita all’interno della cattedrale dove sono conservate le spoglie di Santa Margherita d’Antiochia e dove non si può che rimanere a bocca aperta quando si volge lo sguardo all’insù e ci si accorge della maestosità della cupola e di come sia riccamente affrescata.

La Cattedrale di Montefiascone. Foto di Hans Peter Schaefer
La Cattedrale di Montefiascone. Foto di Hans Peter Schaefer

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