Grecia, scavi al laboratorio di scultura ellenistico di Paro: cosa hanno scoperto gli archeologi


Conclusa la nuova campagna di scavo nel laboratorio di scultura di epoca ellenistica a Floga, in Grecia, condotta dalla EFA delle Cicladi. Le indagini hanno portato alla luce nuove strutture, reperti ceramici, opere marmoree incompiute e conferme sulla continuità d’uso dell’area dalla tarda età classica.

Si è conclusa la campagna di scavo 2024 nel sito archeologico dell’antico laboratorio di scultura situato nella zona di Floga, presso Paroikia, sull’isola di Paro in Grecia. I lavori, diretti da Sofia Detoratu per conto dell’Eforato delle Antichità delle Cicladi (EFA), si inseriscono nel quadro delle indagini sistematiche avviate stabilmente nel 2013 e costituiscono un importante aggiornamento sulla conoscenza dell’area, già oggetto di scavi a partire dalla metà degli anni Ottanta. All’epoca erano state individuate tre unità edilizie che, grazie alle numerose scorie di marmo e ai numerosi reperti scultorei non completati, avevano permesso di ipotizzare la presenza di un laboratorio attivo durante l’epoca ellenistica.

La ripresa delle indagini nel 2008 e il loro successivo consolidamento nel 2013 hanno permesso di approfondire la conoscenza delle dinamiche insediative del sito, evidenziando la sua funzione artigianale, e la continuità di utilizzo nel corso dei secoli. Le strutture emerse mostrano infatti fasi edilizie sovrapposte, alcune delle quali si fondano su costruzioni preesistenti, segno evidente di un uso protratto e trasformato del luogo nel tempo. Le tracce più antiche rinvenute nel sottosuolo risalgono alla fine del V secolo a.C. e al IV secolo a.C., con reperti mobili che attestano un impianto abitativo in età classica: si tratta soprattutto di frammenti di ceramica da mensa, destinata al consumo di cibo e bevande, con minor presenza di contenitori d’uso quotidiano o di stoccaggio.

I dati più recenti confermano una radicale riorganizzazione dello spazio tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C., fase in cui l’insediamento mantiene la sua vocazione abitativa, come dimostra la disposizione interna degli ambienti. Di particolare rilievo è la scoperta di un vano decorato con pavimento a ciottoli e resti di pitture murali imitanti lastre marmoree, probabilmente un andron, cioè una sala destinata a ricevimenti maschili. Tali elementi rafforzano l’interpretazione del sito come complesso residenziale. Ad ogni modo, l’ampio strato di scarti marmorei depositato nel cortile e la presenza massiccia di sculture in lavorazione indicano chiaramente che l’area fu riutilizzata anche per attività artigianali legate alla scultura.

Ingresso del nuovo spazio
Ingresso del nuovo spazio
Rivelazione di un nuovo spazio a nord-ovest del complesso
Rivelazione di un nuovo spazio a nord-ovest del complesso

Tra i materiali rinvenuti negli strati di abbandono spiccano matrici in terracotta, sigilli, pigmenti, porpora e scorie metalliche, tutti elementi che testimoniano una fase successiva in cui il sito ha ospitato attività laboratoriali più ampie, non limitate alla lavorazione del marmo. I dati indicano che l’area di Floga fu un luogo dinamico che ha attraversato fasi diverse di utilizzo, da abitazione a officina. Durante la campagna di scavo di quest’anno sono stati messi in luce ulteriori ambienti del complesso edilizio, le cui murature conservano alzati particolarmente rilevanti. Anche il materiale mobile raccolto si è rivelato di grande interesse: oltre a nuove sculture marmoree incomplete, tra cui figure attribuibili all’iconografia di Afrodite, sono state recuperate teste femminili in terracotta, altre matrici e sigilli in ceramica, e un’enorme quantità di frammenti ceramici, che arricchiscono il quadro delle attività condotte nel sito.

L’attività di ricerca ha potuto contare sul sostegno economico dell’Istituto Athanasios & Marina Martinou, il cui contributo continuativo è stato determinante per il proseguimento del progetto. Per l’edizione 2024, un supporto fondamentale è arrivato anche dal Comune di Paros, che ha messo a disposizione alloggi per gli studenti, dal Santuario della Panagia Ekatontapyliani, che ha offerto i pasti giornalieri, e dalla compagnia di trasporti KTEL Parou, che ha garantito gratuitamente gli spostamenti quotidiani tra gli alloggi e il sito.

Testa di una figurina femminile con elaborato copricapo e orecchini
Testa di una figurina femminile con elaborato copricapo e orecchini
Statuetta semilavorata, probabilmente Afrodite
Statuetta semilavorata, probabilmente Afrodite
Parte di un rilievo con parte di un letto
Parte di un rilievo con parte di un letto
Parte di un disco di lampada con raffigurazione di un gladiatore
Parte di un disco di lampada con raffigurazione di un gladiatore
Frammento di vaso in terra sigillata con maschera teatrale in rilievo
Frammento di vaso in terra sigillata con maschera teatrale in rilievo


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