Importante scoperta in Egitto, nell’area archeologica di Saqqara, dove è stata scoperta la tomba del principe Userefra, figlio del re Userkaf, primo re della V dinastia, che regnò tra il 2500 e il 2490 a.C. La scoperta è frutto del lavoro della missione guidata dal Consiglio Supremo delle Antichità e dalla Fondazione Zahi Hawass per le Antichità e il Patrimonio, e ha portato alla luce la tomba del principe durante i lavori di scavo nel sito di Saqqara, oltre a numerosi importanti reperti archeologici di quest’epoca e di periodi successivi. Si tratta di una scoperta che porta la firma di un team di ricerca interamente egiziano.
Una scoperta importante anche perché per la prima volta è stata ritrovata una falsa porta di dimensioni imponenti realizzata in granito rosa (la falsa porta era un monumento che simulava, appunto, una porta, e simboleggiava la connessione del defunto col regno dei vivi). È alta quattro metri e mezzo e larga 1,15 metri, ed è decorato con iscrizioni geroglifiche che riportano il nome e i titoli del principe, tra cui “Principe ereditario, governatore delle regioni di Buto e Nekhbet, scriba reale, ministro, giudice e sacerdote lettore”.
Inoltre la missione ha trovato, per la prima volta, una statua del re Djoser, di sua moglie e delle sue dieci figlie all’interno della tomba. Studi iniziali hanno dimostrato che queste statue si trovavano all’interno di una stanza accanto alla piramide a gradoni del re Djoser e furono trasferite nella tomba del principe Userefra molto tempo dopo. La missione continuerà il suo lavoro per determinare il motivo per cui queste statue sono state spostate dalla loro ubicazione originale a questa.
Oltre al ritrovamento di un altare per le offerte in granito rosso con un diametro di 92 cm e mezzo, recante un testo che registrava gli elenchi delle offerte, all’interno di una delle camere della tomba è stata scoperta un’enorme statua in granito nero, con un’altezza di 1,17 metri, raffigurante un uomo in piedi con iscrizioni geroglifiche sul petto che riportano il nome e i titoli del suo proprietario. Questa statua sembra appartenere alla XXVI dinastia.
Di fronte alla facciata orientale è stato trovato un altro ingresso della tomba, con spalle in granito rosa, anch’esso recante iscrizioni del proprietario della tomba, i suoi titoli e il cartiglio del re Neferirkare. A nord dell’architrave è stata fatta una scoperta considerata la prima del suo genere nell’area di Saqqara: si tratta di un gruppo di 13 statue di granito rosa sedute su un sedile con schienale alto. Ci sono anche teste di statue più alte rispetto alle altre, che rappresentano le mogli del defunto, sedute al centro. Alla sua sinistra ci sono due statue senza testa. Di fronte a loro è stata trovata un’altra statua di granito nero, capovolta, alta circa 1,35 metri.
La missione, fa sapere il Ministero delle Antichità dell’Egitto, continua il suo lavoro per riportare alla luce gli elementi rimanenti della necropoli, una delle più importanti della regione.