È stato avviato il progetto di restauro e di valorizzazione della Tomba Oceane a Viterbo, sulla Strada Bagni. La tomba fa parte dell’ampia necropoli di Poggio Giudio ed è, ad oggi, l’unica testimonianza di camera funeraria di epoca romana dipinta finora nota nel territorio. La Tomba Oceane è costituita da una piccola camera funeraria interamente ricavata nel tufo. Sulla parete orientale si conserva l’elemento decorativo più significativo: l’iscrizione “Oceane”, dipinta in rosso, dalla quale deriva il suo nome. Le altre pareti presentano invece nicchie rivestite da un intonaco dipinto.
L’attuale Strada Bagni, che collega la città con l’area delle sorgenti termali, segue il percorso di un’antica via scavata nella roccia. Nonostante le modifiche moderne dovute all’ampliamento della strada, in alcuni tratti è ancora riconoscibile l’aspetto originario di via cava, insieme a resti di ambienti ipogei e tombe a camera.
Il progetto promosso dalla Soprintendenza ABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, con il sostegno del MIC nell’ambito della Programmazione finanziaria – Legge 190, ha come obiettivi il restauro, la tutela e la valorizzazione del sito.
Gli interventi di restauro mirano a ripristinare le condizioni conservative delle superfici e dei materiali, recuperando le decorazioni pittoriche oggi difficilmente leggibili a causa dei depositi accumulati. Verrà inoltre effettuato un lavoro sui frammenti di intonaco dipinto provenienti da questo contesto e attualmente custoditi presso il deposito del Museo della Rocca Albornoz di Viterbo, valutandone anche una possibile ricollocazione. La manutenzione periodica e specialistica garantirà un costante monitoraggio dello stato di conservazione, prevenendo fenomeni di degrado e assicurando la tutela del sito nel tempo.
“I lavori sono stati avviati con un finanziamento di 400mila euro e intendono porsi in continuità con una serie di interventi che dovrebbero interessare anche il sistema di accesso alla sovrastante necropoli più antica, la necropoli di Poggio Giudio”, ha dichiarato la soprintendente Margherita Eichberg. Obiettivo è innanzitutto “rendere fruibile una tomba molto vicina alla città, che quindi può inserirsi bene nel circuito turistico-culturale viterbese. Il restauro interesserà anche l’apparato decorativo della Tomba Oceane. L’ufficio di Tutela lavorerà insieme all’Ufficio regionale Musei Lazio, che detiene la Rocca Albornoz, per ricostituire un patrimonio smembrato: tutti potranno conoscere qualcosa di più di questo frammento della necropoli viterbese”.
Nell’immagine: Oasi archeologica naturalistica di Poggio Giudio
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Viterbo, sarà restaurata la Tomba Oceane, camera funeraria di epoca romana dipinta ricavata nel tufo |
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