USA, fermata vendita di due dipinti trafugati dai nazisti: torneranno agli eredi


Negli USA la Monuments Men and Women Foundation ha fermato la vendita di due dipinti olandesi del XVII secolo trafugati dai nazisti alla collezione di Adolphe Schloss. Grazie a una segnalazione, i quadri sono stati ritirati all’asta in Ohio e ora potranno essere restituiti ai legittimi eredi.

Negli Stati Uniti è stata bloccata la vendita all’asta di due dipinti olandesi del Seicento che vennero trafugate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. A ottenere questo risultato è stata la Monuments Men and Women Foundation, fondazione no-profit che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale concentrandosi in particolare sull’individuazione delle migliaia di opere d’arte disperse o sottratte illegalmente durante il conflitto e ancora non pervenute ai loro legittimi proprietari.

In questo caso, grazie ad alcune segnalazioni ricevute tramite il programma Art Leads, la Fondazione è riuscita a bloccare la vendita di due piccoli dipinti a olio su rame del XVII secolo attribuiti al maestro olandese Ambrosius Bosschaert, che erano finiti in vendita in una casa d’aste di Newark nell’Ohio, la Apple Tree Auction Center. Le ricerche condotte dalla fondazione hanno chiaramente indicato che queste opere furono trafugate durante la seconda guerra mondiale e provengono originariamente dalla raccolta del collezionista Adolphe Schloss. Entrambi i dipinti recano numeri di inventario tedeschi – uno “S 16” (Schloss 16) e l’altro “S 17” (Schloss 17) – assegnati nel 1943 dopo il sequestro della collezione.

I due dipinti che stavano per andare in asta
I due dipinti che stavano per andare in asta

Non volendo correre il rischio che i dipinti sparissero di nuovo, il fondatore della Monuments Men and Women Foundation, Robert M. Edsel, è volato a Newark per incontrare i proprietari della Apple Tree Auction Center. Ha spiegato la provenienza dei dipinti e ha sollecitato il ritiro di entrambi i lotti per garantire la restituzione dei dipinti agli eredi di Schloss. Ottenendo riscontro favorevole. “Questo caso è un altro esempio di come le persone di buona volontà possano collaborare per riparare ai torti della seconda Guerra Mondiale, restituendo le opere d’arte trafugate ai legittimi proprietari”, ha commentato Edsel. “Entro 48 ore dalla ricezione di questa informazione, la fondazione ha documentato la provenienza delle opere che confermano la proprietà Schloss, ha ispezionato personalmente i due dipinti, ha ottenuto la collaborazione della casa d’aste per rimuoverli dalla vendita e ha contattato l’avvocato degli eredi Schloss. Non vediamo l’ora di completare questo approccio collaborativo per risolvere la questione e ci auguriamo che tornino presto alla famiglia Schloss”.

“Sono orgogliosa del nostro team per il suo lavoro rapido e meticoloso”, ha dichiarato Anna Bottinelli, presidente della fondazione. “La Monuments Men and Women Foundation riceve ogni giorno segnalazioni di opere d’arte scomparse, ma i nostri ricercatori sono abili nell’identificare quelle opportunità che ci impongono di abbandonare tutto e agire immediatamente. Non sorprende che questi due dipinti siano venuti alla luce in una piccola casa d’aste del Midwest, ma potrebbe essere successo ovunque. Centinaia di migliaia di beni culturali saccheggiati durante la seconda guerra mondiale risultano ancora dispersi. Alcuni si trovano negli Stati Uniti, nascosti in soffitte, appesi alle pareti e stipati in scatole mai aperte, tramandati di generazione in generazione".

Il destino della celebre collezione di Adolphe Schloss in tempo di guerra è ben documentato. Questa collezione privata di dipinti antichi fu sequestrata e andò dispersa durante la seconda guerra mondiale attraverso vendite forzate e manovre legali che coinvolsero sia le autorità francesi che quelle tedesche. Le opere di Schloss destinate al museo progettato da Hitler a Linz, compresi i due dipinti in Ohio, furono trasferite a Monaco e conservate nel Führerbau, il quartier generale di Hitler, prima di essere successivamente saccheggiate nei caotici ultimi giorni del Terzo Reich, quando le forze alleate entrarono in città. Adesso, una piccola parte di quella raccolta ritornerà ai legittimi proprietari.


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