Prende il via il 18 ottobre 2025 Chimera Mostruosa, la prima mostra personale di Agnes Questionmark (Roma, 1995) a Napoli, ospitata da Whitespace Projects e visitabile fino al 30 novembre. L’installazione site-specific nasce come esito della Inaugural Summer Residency del nuovo spazio napoletano, diretto da Alessandra Troncone, che ne firma la curatela. L’esposizione costituisce una tappa fondamentale nel percorso di ricerca della trentenne artista romana, che intreccia arte contemporanea, biologia, mitologia e fantascienza in una riflessione sull’identità e sulla metamorfosi del corpo umano.
Chimera Mostruosa prende il nome da una specie marina abissale, ma al tempo stesso evoca il mito della chimera, essere ibrido e perturbante che attraversa culture e tempi. Come spiega Alessandra Troncone, guest curator di Whitespace Projects e tra i curatori della 18ª Quadriennale d’Arte di Roma, la mostra “evoca insieme tassonomia scientifica e immaginario mitologico, unendo figure e discipline differenti in un racconto che mette in scena la coesistenza tra realtà e visione”. Le opere esposte, realizzate durante la residenza estiva, includono disegni, rilievi in cera e resina, video, sculture, costumi e oggetti di scena che restituiscono il processo di ricerca condotto da Questionmark nei musei e nei luoghi scientifici di Napoli, dal Museo Darwin-Dohrn al Museo Anatomico, fino al Museo Filangieri.
Il materiale raccolto in questi mesi di esplorazione, osservazione e studio si è trasformato in un insieme di tavole visive dove si incontrano anatomia, zoologia, archeologia e fantascienza. Nelle sale di Whitespace Projects, queste tracce assumono la forma di un “racconto sci-fictional” – come lo definisce la curatrice – che si sviluppa tra Napoli e Roma, unendo i due poli del progetto artistico. L’installazione napoletana si presenta come un preludio alla grande opera che Agnes Questionmark ha presentato alla Quadriennale d’Arte di Roma, nella sezione “Il corpo incompiuto”, dove l’artista espone l’inedito Exiled in Domestic Life, frutto dello stesso percorso di ricerca.
Agnes Questionmark, nata a Roma nel 1995, ha costruito in pochi anni un percorso fondato sulla capacità di coniugare linguaggi differenti e di interrogare i confini dell’identità umana. La sua pratica artistica, che attraversa performance, video, scultura e installazione, esplora le soglie tra biologia e politica, tecnologia e corporeità. Le sue opere intendono mettere in discussione le definizioni di genere, specie e umanità attraverso azioni e installazioni di lunga durata che trasformano il corpo in un terreno di sperimentazione.
In performance come TRANSGENESIS (2021) e CHM13hTERT (2023), Questionmark costruisce ambienti immersivi in cui il corpo assume forme ibride e mutanti, sfidando le convenzioni sociali e mediche. Il suo lavoro indaga esperimenti genetici, pratiche chirurgiche e processi riproduttivi artificiali, trattando il corpo come un luogo di resistenza e trasformazione. La relazione di potere tra medico e paziente, tra umano e macchina, viene ribaltata in un’ottica queer e postumana: l’artista utilizza il proprio corpo come mezzo critico per smascherare le strutture che patologizzano le identità non conformi.
La dimensione del corpo, nelle opere di Questionmark, diventa così un campo di tensione tra scienza e mito, controllo e libertà, dove la metamorfosi non è solo biologica ma anche simbolica. Chimera Mostruosa porta questa riflessione nel contesto di Napoli, città che per l’artista rappresenta un archivio vivente di stratificazioni storiche e scientifiche. Durante la residenza, Questionmark ha visitato laboratori, musei e istituzioni locali, raccogliendo materiali iconografici, disegni anatomici, strumenti e reperti che sono confluiti nella mostra sotto forma di oggetti-scultura e composizioni visive. Il percorso espositivo si sviluppa come un’installazione totale, dove ogni elemento dialoga con l’altro in un continuo processo di ibridazione. I disegni e i video si alternano a strutture sospese, superfici modellate in resina e cera, frammenti di corpi e forme marine. L’effetto è quello di un ambiente in bilico tra laboratorio scientifico e scenario fantastico, in cui il visitatore è immerso in una dimensione di continua trasformazione. Il titolo Chimera Mostruosa diventa metafora di un mondo in cui le categorie si dissolvono, lasciando spazio a un’umanità fluida e mutante.
La mostra si inserisce in un progetto di ricerca più ampio che collega idealmente Napoli e Roma attraverso la pratica dell’artista. Durante la residenza presso Whitespace Projects, Questionmark ha lavorato parallelamente al progetto Fantastica per la 18ª edizione della Quadriennale d’Arte di Roma, in programma negli stessi mesi autunnali. I due eventi condividono il tema della metamorfosi e del corpo incompiuto, e costituiscono le due estremità di una narrazione che attraversa città, linguaggi e spazi diversi.
Agnes Questionmark, già presente in contesti internazionali di rilievo come la 60ª Biennale di Venezia, il Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il MAXXI di Roma, la 14ª Biennale di Gwangju, la Malta Biennale di Valletta, Mimosa House di Londra, Casa Flash Art di Milano e König Galerie di Berlino, conferma con questo nuovo lavoro le linee di ricerca della sua arte. I suoi testi e riflessioni teoriche sono apparsi su NERO Magazine e sono stati presentati all’ICA di Milano, a dimostrazione della dimensione discorsiva che accompagna la sua produzione.
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