È scomparso oggi, all’età di 91 anni, il gallerista Frediano Farsetti, titolare della galleria Frediano Farsetti Arte e fondatore della casa d’aste Farsetti, due nomi importanti del mercato dell’arte italiana. Nato nel 1934 all’Impruneta, alle porte di Firenze, Farsetti apparteneva a quella generazione cresciuta nel dopoguerra che credeva fermamente nella possibilità di reinventarsi e di costruire dal nulla un nuovo futuro, anche nel mondo dell’arte. Con la sua visione e una determinazione inusuale, riuscì a ritagliarsi uno spazio di primo piano un mercato in trasformazione, accompagnando l’evoluzione del collezionismo italiano e diventando protagonista di un percorso che ha segnato la storia culturale del Paese.
Il suo debutto avviene nel 1952, quando decide di trasferirsi a Prato su consiglio del pittore Ottone Rosai, suo amico che vedeva un’opportunità nella città laniera, che era sede di diversi collezionisti. All’inizio degli anni Cinquanta, Prato era una città in fermento, ed è in questo contesto che Frediano Farsetti inizia il suo percorso di gallerista, fondando nel 1955 una piccola galleria-laboratorio in via dei Cimatori, dove in breve tempo lo raggiunge il fratello Franco, allora quindicenne, che ne condividerà l’avventura professionale fino alla sua scomparsa nel 2022.
Nel 1957 apre in via Lanaioli la prima vera galleria Farsetti, divenuta presto un punto di riferimento per artisti, collezionisti, scrittori e intellettuali, oltre che luogo di incontro, di discussione e di sperimentazione. Negli anni successivi l’attività si amplia rapidamente e la galleria apre le sedi di Cortina d’Ampezzo nel 1964, della Versilia nel 1969, di Milano nel 1982. Nel frattempo, nel 1962, Farsetti aveva aperto anche l’omonima casa d’aste.
Nel 1991 viene inaugurata la nuova sede della casa d’aste a Prato, progettata dall’architetto Italo Gamberini accanto al Museo per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Con i suoi duemila metri quadrati di spazi espositivi, sale d’asta e caveau climatizzati, la struttura segna un punto di svolta, ponendo la casa d’aste Farsetti tra le più all’avanguardia d’Europa.
L’impegno di Frediano Farsetti come gallerista trovò espressione anche in eventi di grande risonanza. Nel 1962 organizzò la prima asta di arte moderna dell’Italia centrale trasmessa dalle telecamere della RAI, un evento che segnò un momento di svolta nella divulgazione dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Nel 1996 realizzò a Palazzo Reale di Milano la più grande antologica dedicata a Ottone Rosai, inaugurata dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Nel corso di settant’anni di attività, Frediano Farsetti ha bandito e organizzato più di duecento aste, presentando oltre centoseimila opere, molte delle quali sono entrate in collezioni pubbliche e private di rilievo internazionale. Tra gli episodi più emblematici, l’acquisto da parte della Galleria degli Uffizi, nel 2004, della monumentale Battaglia di Ponte dell’Ammiraglio di Renato Guttuso, che arricchì le raccolte del museo con un capolavoro del realismo novecentesco. Negli ultimi anni, la riqualificazione del complesso dell’ex Funivia Pocol a Cortina d’Ampezzo, avviata nel 2021, ha trasformato questi spazi in un centro espositivo e culturale multifunzionale, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
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