Antonio Grulli nominato direttore del nuovo corso culturale del CAMeC della Spezia


Il critico e curatore Antonio Grulli guiderà il partenariato pubblico-privato per le attività culturali del Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, in un percorso di rilancio già avviato da Comune e Fondazione Carispezia.

Il CAMeC, Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, entra in una nuova fase della propria storia con la nomina del nuovo direttore del partenariato pubblico-privato non istituzionalizzato per la valorizzazione delle attività culturali: Antonio Grulli. L’annuncio è stato ufficializzato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 2 luglio, alla presenza del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, del Consigliere di Amministrazione della Fondazione Carispezia Debora Cossu e del Presidente del Comitato Tecnico Giacomo Bei.

“È per me un onore poter dirigere il CAMeC”, dice Antonio Grulli, direttore del partenariato pubblico-privato non istituzionalizzato per la valorizzazione delle attività culturali del CAMeC – Centro d’Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. “In primis per le sue radici, che affondano in una storia viva, in cui La Spezia ha svolto un innegabile ruolo di laboratorio del contemporaneo: dal Futurismo ai molti fermenti culturali e controculturali degli ultimi decenni, passando per il prestigioso Premio del Golfo e intrecciandosi indissolubilmente con la presenza costante della poesia e dei poeti in questo meraviglioso golfo. Ma anche per la storia recente dell’istituzione museale CAMeC, fatta di importanti lasciti, acquisizioni di livello assoluto, e mostre straordinarie. Ne è un ottimo esempio l’esposizione ora in corso, che mette a confronto due giganti dell’arte mondiale del Novecento, Fontana e Morandi, curata da professionisti indiscussi come Maria Cristina Bandera e Sergio Risaliti. È da questa storia, più o meno recente, dal DNA stesso del CAMeC, che voglio ripartire per costruire assieme a Fondazione Carispezia e al Comune della Spezia il futuro di questa istituzione. Guardando a un territorio sempre più attrattivo e senza dimenticare il ruolo di confine di una città come La Spezia, che può permettere al CAMeC di essere istituzione di riferimento anche per i vicini e dinamici territori toscani, con l’obiettivo di farne un museo stabilmente internazionale e sempre più attivo”.

“Qualcosa al CAMeC è cambiato”, sostiene Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia, “e a confermarlo sono i numeri: dal 5 ottobre 2024, data di riapertura del museo con il rinnovato restyling e il ripensamento della collezione civica permanente a cura di Wolf, ad oggi, quasi 14mila visitatori hanno ammirato la sala del Premio del Golfo, l’Accessibility Room, la mostra temporanea Morandi Fontana. Visibile e Infinito e hanno partecipato ai numerosi ed eterogenei eventi proposti. La scelta di inserire in quella che credo ormai una grande squadra di lavoro, Antonio Grulli, è un’ulteriore testimonianza della volontà congiunta di Comune e Fondazione di proseguire con grande determinazione a una vera e propria svolta nelle attività culturali del Museo. Per questo auguro a Antonio Grulli e a tutti coloro che collaborano al CAMeC e per il CAMeC buon lavoro”.

Antonio Grulli nominato direttore del nuovo corso culturale del CAMeC della Spezia
Antonio Grulli è il direttore del nuovo corso culturale del CAMeC della Spezia

La prima uscita pubblica di Grulli è fissata per venerdì 4 luglio alle ore 19, in occasione della presentazione del catalogo della mostra in corso al CAMeC, intitolata Morandi Fontana. Invisibile e Infinito. All’incontro parteciperanno anche i curatori della mostra Sergio Risaliti e Maria Cristina Bandera, insieme a Rosanna Cappelli, amministratrice delegata della casa editrice Electa, che ha curato la pubblicazione del volume. La mostra, che resterà aperta fino al 14 settembre, rappresenta la prima grande esposizione temporanea promossa dal museo in questa nuova fase gestionale.

“La nomina di Antonio Grulli rappresenta un ulteriore passo fondamentale nel percorso di rilancio del Museo, che Fondazione Carispezia porta avanti con il Comune della Spezia in un’azione sinergica e condivisa”, afferma Andrea Corradino, Presidente di Fondazione Carispezia. “Dopo la riapertura e il riallestimento della Collezione permanente curata da Gerhard Wolf, primo importante passo di questo progetto, e dopo la mostra Morandi Fontana. Invisibile e Infinito, secondo passaggio di questo cammino di valorizzazione, oggi il CAMeC si prepara ad affrontare una nuova fase di crescita. Un percorso che rafforza il ruolo del Museo come punto di riferimento culturale per la città e il territorio, e che conferma l’;impegno di Fondazione a sostenere una cultura dinamica, capace di guardare al futuro con ambizione e visione”.

Il CAMeC è attualmente coinvolto in un articolato processo di trasformazione, nato da una collaborazione tra l’amministrazione comunale e Fondazione Carispezia, che si è concretizzata con una serie di interventi mirati al rinnovamento degli spazi museali e alla valorizzazione della collezione civica permanente. Il nuovo allestimento, affidato allo storico dell’arte Gerhard Wolf, propone una lettura tematica delle oltre 200 opere esposte, suddivise in sezioni che includono corpo e performance, architettura, ecologia, Pop Art, anni Ottanta e un’area dedicata al Premio del Golfo.

Note su Antonio Grulli

Critico d’arte e curatore, Antonio Grulli è attualmente responsabile del progetto di arte pubblica Luci d’Artista a Torino (lucidartistatorino.org). Nel 2024 ha curato il Padiglione Albanese alla 60ª Biennale di Venezia e, nella stessa città, è oggi impegnato nella direzione del programma di studi della Fondazione Bevilacqua La Masa.

In passato ha seguito la collezione e le attività di arte contemporanea di Palazzo Bentivoglio a Bologna (palazzobentivoglio.org), ha fatto parte del board di Viafarini a Milano (viafarini.org) e ha ideato diversi progetti espositivi, editoriali e sperimentali in collaborazione con artisti, curatori e collezionisti. Tra questi si ricordano Lucerna, a Milano, creato insieme a Federico Pepe, e lo spazio FBI ospitato nello studio dell’artista Jacopo Benassi alla Spezia.

Nel corso della sua carriera ha curato mostre in sedi pubbliche e istituzionali come l’Ala Scaligera della Rocca di Angera (Varese), la Fondazione Carispezia (La Spezia), la Fondazione del Monte (Bologna), la Match Gallery di Lubiana, il MAMbo (Bologna) e il Museo di Castelvecchio (Verona); in realtà no profit come C21 (Reggio Emilia), Codalunga (Vittorio Veneto), Hamlet (Zurigo), Le Dictateur (Milano), Neon Campobase (Bologna), Viafarini (Milano); nonché in gallerie private tra cui 3+1 (Lisbona), Artnoble (Milano), De Foscherari (Bologna), Francesca Minini (Milano), Francesco Pantaleone e Giovanni Rizzuto (Palermo), MAI36 (Zurigo), P420 (Bologna), Raffaella Cortese (Milano), Tiziana di Caro (Napoli).

Ha scritto per numerose riviste specializzate, tra cui Arte e Critica, Arte Mondadori, Artribune, ATP Diary, Boite, Cura Magazine, Exibart, Flash Art, Le Dictateur, Mousse Magazine e Studio Magazine. Collabora regolarmente con le pagine nazionali del quotidiano La Stampa, per cui firma articoli dedicati all’arte contemporanea.


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