Roma ha bisogno di molto più del Giubileo per ritrovare la propria centralità culturale. È il messaggio emerso dall’intervento del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, durante la Festa di Fratelli d’Italia, Piazza Italia, che si è svolta a Roma dal 3 al 5 luglio 2025. Salendo sul palco, il ministro ha toccato alcuni punti centrali relativi alla visione del governo per la Capitale, dichiarando che “Roma è troppo importante per essere trascurata e lasciata a una governance che non ne ha fatto la grande città mondiale che dovrebbe essere”.
Nel corso del suo intervento, Giuli ha sottolineato la necessità di superare una narrazione della città basata unicamente sull’attesa degli eventi straordinari, come l’Anno Santo. “Non esiste solo l’anno del Giubileo, esistono gli anni ordinari in cui la città ha bisogno di ritrovare se stessa, un racconto di se stessa, un’ autorappresentazione e, aggiungo, una classe dirigente nuova”. Una dichiarazione che pone l’accento su una visione più strutturale e continuativa della gestione culturale e amministrativa della Capitale.
Il ministro ha poi annunciato una delle iniziative più concrete in agenda: il sostegno alla candidatura di Ostia Antica per l’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Si tratta di un’area di notevole rilevanza storica, la cui valorizzazione è al centro dell’impegno del ministero. Giuli ha citato anche il caso di Cinecittà, definendolo una realtà ormai “rinata”.
“Ostia è la nostra Pompei, un unicum che restituisce la grandezza e la bellezza delle stratificazioni storiche dell’identità italiana”, sostiene Giuli. “È una proiezione ortogonale di Roma, quindi è anch’essa caput mundi. Ma serve una visione: la candidatura deve accompagnarsi alla rigenerazione urbana, deve esserci integrazione dell’antico con il contemporaneo e serve il rilancio dell’amministrazione locale. Vogliamo trasformare Ostia in un simbolo di attrattività internazionale. Del resto il nostro impegno per le periferie è costante, come dimostra il Decreto Cultura approvato a febbraio, i cui decreti attuativi sono pressoché pronti”.
L’annuncio sulla candidatura Unesco di Ostia Antica arriva dunque in un momento in cui l’attenzione su Roma e il suo patrimonio è destinata ad aumentare, anche in vista degli appuntamenti internazionali previsti nei prossimi anni. Ostia Antica, che conserva testimonianze fondamentali della Roma antica, rappresenterebbe quindi un ulteriore tassello nel mosaico delle eccellenze italiane riconosciute a livello mondiale.