Ad Astana (capitale del Kazakistan), un nuovo accordo segna un passo importante nella cooperazione culturale tra Italia e Kazakhstan. L’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) del Ministero della Cultura della Repubblica Italianae il Museo Nazionale della Repubblica del Kazakhstan, principale istituzione museale del Paese, hanno firmato un Memorandum d’intesa finalizzato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. La firma dell’accordo è avvenuta alla presenza di figure istituzionali di rilievo. Hanno sottoscritto il Memorandum il Direttore dell’ICR, Architetto Luigi Oliva, e Ibraeva Aқmaral Ғosmanқyzy, delegata dal Direttore del Museo Nazionale, Berik Abdygaliuly. Tra i presenti, la Ministra della Cultura e dell’Informazione del Kazakhstan, Aida Balaeva, e l’Ambasciatore d’Italia in Kazakhstan, S.E. Antonello De Riu.
L’intesa rappresenta un’estensione concreta del Memorandum culturale sottoscritto tra il Ministero della Cultura italiano e il Ministero della Cultura e dell’Informazione kazako lo scorso 18 gennaio 2024. L’obiettivo è costruire una rete di cooperazione tecnico-scientifica che favorisca la tutela, lo studio e la promozione del patrimonio culturale, consolidando i rapporti tra i due Paesi attraverso scambi e iniziative condivise. Il Memorandum d’intesa prevede lo sviluppo di progetti congiunti di formazione avanzata e ricerca applicata. Tra le attività programmate figurano scambi di esperti e studenti, seminari, conferenze e percorsi di aggiornamento professionale. A seguito della firma, si sono già svolti i primi seminari di alta formazione dedicati alle metodologie di restauro e conservazione dei materiali.
“Siamo pronti a condividere le più avanzate tecniche di restauro”, ha sottolineato il Direttore Luigi Oliva, “a partecipare attivamente alla formazione dei professionisti kazaki. Il progetto si svilupperà in due attività organizzate in più fasi: l’implementazione dei laboratori per la diagnostica e il restauro di diversi materiali; il supporto dell’ICR allo sviluppo di competenze interne al Museo che possano costituire la base del futuro sistema di formazione kazako sul restauro”.
“La cultura è il ponte che unisce i nostri popoli”, ha dichiarato la Ministra Aida Balaeva, “vorremmo contribuire attivamente allo sviluppo di un pool di professionisti che si occuperanno del restauro di tesori artistici e storico-culturali in metallo, pietra, tessuto, legno e altri materiali”.
Gli incontri sono stati condotti da un team multidisciplinare dell’ICR, composto da funzionari restauratori e da un biologo, e hanno coinvolto professionisti del settore museale kazako. I seminari rappresentano il primo esempio concreto di trasferimento di competenze e collaborazione scientifica internazionale, con l’obiettivo di promuovere standard avanzati di conservazione nel contesto museale kazako. La partnership mira inoltre all’implementazione di laboratori dedicati alla diagnostica e al restauro presso il Museo Nazionale, nonché alla creazione di un nucleo formativo permanente per la conservazione del patrimonio artistico del Kazakhstan.
La cooperazione tra l’ICR e il Museo Nazionale conferma il ruolo dell’Italia come punto di riferimento internazionale nel campo della conservazione e del restauro. Allo stesso tempo, l’accordo consolida i legami culturali tra Italia e Kazakhstan, favorendo un dialogo scientifico e formativo che potrà sostenere progetti futuri in ambito museale e culturale. La firma del Memorandum rappresenta, in questo senso, un esempio concreto di diplomazia culturale e di scambio tecnico-scientifico tra istituzioni, con ricadute significative sulla formazione dei professionisti del patrimonio culturale kazako. Attraverso la collaborazione, le due istituzioni puntano a rafforzare le competenze locali, garantire la conservazione delle collezioni e promuovere la ricerca applicata in materia di restauro. Gli esperti dell’ICR, già coinvolti nella formazione iniziale, continueranno a fornire supporto tecnico e scientifico, permettendo lo sviluppo di metodologie condivise e l’adozione di pratiche innovative nella gestione dei beni culturali.
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