Le autorità francesi hanno eseguito degli arresti in relazione al recente furto di gioielli avvenuto al Museo del Louvre di Parigi. La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha confermato stamani che i fermi sono stati effettuati la sera precedente, sabato. Uno degli individui presi in custodia è stato bloccato all’aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle: stava per imbarcarsi su un volo diretto in Algeria, come appreso da fonti di stampa francesi che confermavano l’informazione intorno alle 20 di sabato. Un secondo sospettato è stato arrestato poco dopo nella regione parigina. Entrambi gli uomini, che hanno circa trent’anni e sono originari della zona di Seine-Saint-Denis, erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti, inclusi presunti reati come la rapina in gioiellerie.
Secondo quanto riportato da fonti vicine all’inchiesta, l’identificazione dei sospettati è stata resa possibile grazie all’analisi del DNA rinvenuto sul luogo del crimine. Gli investigatori erano riusciti a raccogliere campioni di DNA e impronte digitali, oltre a guanti e un giubbotto ad alta visibilità, e a tracciare i movimenti dei ladri tramite telecamere di sicurezza pubbliche e private a Parigi e nelle regioni circostanti. I due si trovano attualmente in stato di fermo con l’accusa di furto organizzato e associazione a delinquere.
Il furto è avvenuto in pieno giorno il 19 ottobre. I ladri, che si ritiene fossero quattro in totale (due entrati e due per la fuga), hanno impiegato solo quattro minuti per compiere il colpo. Hanno utilizzato una scala estensibile montata su un camion o un elevatore meccanico per raggiungere una galleria al primo piano (la Galerie d’Apollon), tagliando poi una finestra con attrezzi elettrici e minacciando le guardie prima di fuggire in scooter. Sono stati rubati otto pezzi di gioielleria di grande valore culturale, stimati complessivamente intorno agli 88 milioni di euro.
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