Finalmente pubblicato sul Portale del Reclutamento del Ministero per la Pubblica Amministrazione il nuovo concorsone del Ministero della Cultura per l’assunzione, su base regionale e per esami, di 1.800 unità di personale non dirigenziale da inquadrare a tempo pieno e indeterminato nell’Area Assistenti. L’iniziativa, gestita dalla Commissione RIPAM e Formez PA, mira a rafforzare la capacità amministrativa dell’Ente, agendo in conformità con i recenti provvedimenti legislativi per l’attuazione del PNRR e le disposizioni sul reclutamento nel pubblico impiego.
Il concorso, aperto a candidati in possesso di un diploma di istruzione superiore, è ripartito in due profili professionali con precise assegnazioni su base territoriale: Codice 01 (1.500 posti): Assistente per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali (Famiglia professionale “Promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio”); Codice 02 (300 posti): Assistente tecnico per la tutela e la valorizzazione (Famiglia professionale “Tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale”).
La distribuzione dei posti copre le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto.
Le domande di ammissione devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica tramite il Portale “inPA” (https://www.inpa.gov.it/), previa autenticazione con SPID/CIE/CNE/eIDAS e compilazione del curriculum vitae. È obbligatorio essere in possesso di un indirizzo PEC intestato. I termini per la presentazione delle candidature sono perentori: il concorso è partito ufficialmente l’11 dicembre 2025 e la chiusura è fissata per il 10 gennaio 2026 (ore 23:59). È richiesto il versamento di una quota di partecipazione di € 10, a pena di esclusione.
Oltre al diploma di scuola secondaria di secondo grado (o titoli equipollenti/equivalenti per i titoli esteri), sono richiesti i requisiti generali di accesso al pubblico impiego, inclusa la cittadinanza italiana (o equivalenti per UE/extra-UE), la maggiore età, il godimento dei diritti civili e politici, l’idoneità fisica e l’assenza di precedenti di destituzione o condanne penali ostative. Tali requisiti devono essere posseduti sia al termine di scadenza della domanda sia all’atto dell’assunzione.
Il bando stabilisce diverse quote di riserva di legge, che complessivamente non possono superare il 50% dei posti a concorso. Nello specifico, sono previste riserve per candidati con disabilità (Legge 68/99), che ammontano a 168 posti per il Codice 01 e 40 per il Codice 02. Ulteriori riserve sono destinate ai volontari delle Forze Armate (30%), agli operatori volontari del Servizio Civile Universale o Nazionale (15%) e, in misura non superiore al 40%, al personale che abbia svolto almeno trentasei mesi di servizio a tempo determinato presso la Pubblica Amministrazione.
Il concorso si articola in un’unica prova scritta su base territoriale, consistente in un test di 40 quesiti a risposta multipla da completare in 60 minuti. La prova si svolgerà in sedi decentrate, esclusivamente mediante l’uso di strumenti informatici e piattaforme digitali. I quesiti coprono tre aree principali: 25 quesiti professionali: 10 comuni a entrambi i profili (su diritto amministrativo, diritto penale, Codice dell’Amministrazione Digitale, contabilità di Stato, diritto UE, lingua inglese A2 e informatica), e 15 quesiti specifici per ciascun codice (ad esempio, per il Codice 01 su sicurezza sul lavoro e marketing; per il Codice 02 su archeologia, storia dell’arte, museologia e tecniche di scavo); 7 quesiti logico-deduttivi e di ragionamento critico-verbale; 8 quesiti situazionali relativi a problematiche organizzative e gestionali, volti a valutare la capacità di giudizio.
Il punteggio massimo è 30, e la prova si supera con un minimo di 21/30. Il sistema di valutazione prevede l’attribuzione di +0,75 punti per la risposta esatta, 0 punti per la mancata risposta e -0,25 punti per la risposta errata, con una lieve variazione per i quesiti situazionali. Non è prevista la pubblicazione di una banca dati.
I candidati regolarmente iscritti sono tenuti a presentarsi nel giorno e nell’ora stabiliti, pena l’esclusione. Sono previste misure dispensative e tempi aggiuntivi, adeguatamente documentati, per i candidati con disabilità o DSA, e la possibilità di svolgere prove asincrone per le candidate in stato di gravidanza o allattamento.
La commissione esaminatrice redigerà le graduatorie finali di merito basate unicamente sul punteggio della prova scritta. Queste saranno validate dalla Commissione RIPAM e pubblicate sul Portale “inPA” e sul sito del MiC. I vincitori, cui sarà data comunicazione dell’esito, sceglieranno la sede di assegnazione secondo l’ordine di graduatoria, con priorità per i soggetti titolari di Legge 104/1992. Il Ministero si riserva la facoltà di coprire eventuali posti non assegnati mediante scorrimento delle graduatorie degli idonei in ambiti territoriali confinanti che presentano il maggior numero di idonei. L’assunzione avverrà a tempo indeterminato, subordinata al controllo dei requisiti dichiarati. Per tutte le informazioni e per candidarsi, è possibile andare sul Portale del Reclutamento.
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