Lee Miller in mostra a CAMERA: 160 scatti per raccontare arte, guerra e surrealismo


Dal 1° ottobre 2025 al 1° febbraio 2026 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia dedica una grande retrospettiva a Lee Miller: 160 immagini dai suoi archivi per ripercorrere un’esistenza segnata da arte, surrealismo, guerra e scelte radicali.

Sarà dedicata a Lee Miller, figura complessa e poliedrica della fotografia del Novecento, la grande mostra d’autunno Lee Miller. Opere 1930-1955 di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. L’esposizione, curata dal direttore artistico Walter Guadagnini, aprirà al pubblico il 1° ottobre 2025 e resterà visitabile fino al 1° febbraio 2026. In mostra oltre 160 immagini, tutte provenienti dai Lee Miller Archives, molte delle quali quasi del tutto inedite, per proporre un itinerario che unisce l’aspetto pubblico e privato della produzione fotografica di una delle più iconiche testimoni visive del secolo scorso. L’iniziativa segna anche l’avvio delle celebrazioni per i dieci anni di attività di CAMERA, che per l’occasione ha previsto un ricco programma di eventi e approfondimenti dedicati all’universo della fotografia. Il percorso espositivo mette in luce l’intensità e la varietà della produzione di Lee Miller in un arco temporale che va dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento, delineando una parabola professionale che attraversa con lucidità e originalità l’arte, il giornalismo, la moda e la storia.

Nata nel 1907 a Poughkeepsie, nello Stato di New York, Miller approda a Parigi alla fine degli anni Venti, determinata a diventare fotografa. La svolta arriva con l’ingresso nello studio di Man Ray, che la accoglie come assistente e che sarà al contempo maestro, collaboratore e figura centrale nella sua formazione. L’esperienza accanto al fotografo americano le consente di entrare in contatto con l’ambiente surrealista, stringendo relazioni artistiche e intellettuali con nomi come Pablo Picasso, Max Ernst e Paul Éluard, e con artiste come Eileen Agar, Leonora Carrington e Dorothea Tanning. In quegli anni Miller realizza alcune delle immagini più emblematiche della fotografia surrealista, contribuendo alla sperimentazione di tecniche nuove come la solarizzazione, sviluppata insieme a Man Ray. La mostra torinese restituisce anche questa fase pionieristica, in cui lo sguardo dell’autrice si afferma con forza e autonomia.

Lee Miller, Nusch Éluard [by the side of a car] (1937; Francia) © Lee Miller Archives, England 2025. Tutti i diritti riservati leemiller.co.uk
Lee Miller, Nusch Éluard [by the side of a car] (1937; Francia) © Lee Miller Archives, England 2025. Tutti i diritti riservati leemiller.co.uk

Verso la metà degli anni Trenta, dopo il matrimonio con un uomo d’affari egiziano, Miller si trasferisce al Cairo. È in questa parentesi africana che realizza paesaggi fotografici enigmatici, capaci di unire visione onirica e documentazione del reale. Il ritorno in Europa coincide con l’approssimarsi del secondo conflitto mondiale, che segnerà un nuovo snodo nella sua attività. Nel corso della guerra, la fotografa collabora con Vogue, producendo servizi che vanno oltre la moda. Nei suoi reportage dalla Londra bombardata dai raid tedeschi emerge un’inedita commistione tra eleganza e dramma quotidiano. Ma è nel periodo finale del conflitto che il lavoro di Miller assume una portata storica. Seguendo l’avanzata alleata, documenta la liberazione dei campi di concentramento e la caduta della Germania nazista. I suoi scatti mostrano ufficiali suicidi, città distrutte, rovine fumanti: immagini dure, che trovano spazio sulle pagine di Vogue e restano ancora oggi tra le testimonianze visive più forti del Novecento.

La mostra torinese include anche questa fase cruciale, evidenziando come la fotografia possa farsi documento, memoria e atto di denuncia. L’esperienza bellica lascia in Miller un segno profondo. Dopo la guerra, si ritira con il marito Roland Penrose nella campagna del Sussex. Pur abbandonando progressivamente l’attività fotografica, continua a fotografare in ambito domestico e familiare. Anche in questi scatti privati si coglie l’ironia e l’intelligenza visiva che avevano caratterizzato il suo lavoro, a testimonianza di una personalità sempre in dialogo con il proprio tempo. Attraverso il susseguirsi delle immagini, il visitatore potrà seguire i mutamenti dello sguardo dell’autrice, tra sperimentazione formale, racconto del presente e riflessione sulla condizione umana.

Ad accompagnare la mostra sarà disponibile un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore. Inoltre, CAMERA ha previsto un programma di attività collaterali che includeranno laboratori, incontri e proposte educative rivolte a un pubblico ampio e trasversale, con l’obiettivo di approfondire i temi affrontati nell’esposizione e stimolare una partecipazione consapevole e critica all’universo delle immagini.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLee Miller. Opere 1930-1955
CittàTorino
SedeCAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
DateDal 01/10/2025 al 01/02/2026
ArtistiLee Miller
CuratoriWalter Guadagnini
TemiNovecento, Fotografia, Mostra fotografica

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