Adel Abdessemed a Roma, una primavera tra disegno, politica e simboli


Galleria Continua inaugura a Roma un nuovo programma espositivo con la prima personale capitolina di Adel Abdessemed. In mostra, dal 12 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026, un’ampia selezione di disegni realizzati tra il 2010 e il 2025, tra iconografia religiosa, politica e natura morta.

Dal 12 dicembre 2025 al 28 febbraio 2026 Galleria Continua Roma presenta Primavera Romana, mostra personale di Adel Abdessemed, artista francese di origine berbera noto a livello internazionale. L’esposizione inaugura venerdì 12 dicembre 2025 e segna l’avvio di un nuovo programma di mostre, progetti e collaborazioni con cui la galleria intende riaffermare la propria presenza nella scena culturale della capitale, puntando su pratiche artistiche contemporanee e su un dialogo tra linguaggi, generazioni e territori.

Attivo sulla scena internazionale dai primi anni Duemila, Abdessemed ha sviluppato una ricerca che attraversa media e tecniche diverse, dal video alla fotografia, dal disegno alla pittura, dalla performance all’installazione. Al centro del suo lavoro ricorrono temi quali integrazione, razzismo, nudità e superamento dei tabù imposti dalle religioni, affrontati in modo trasversale e spesso attraverso immagini di forte impatto visivo. La sua pratica si fonda su una costante revisione dei parametri espressivi e sull’uso di riferimenti ad altri ambiti artistici e a immagini culturali consolidate. PrimaveraRomana rappresenta la prima personale dell’artista a Roma e riunisce un ampio corpus di disegni realizzati tra il 2010 e il 2025. Le opere, organizzate per nuclei tematici, spaziano da formati intimi a lavori di grandi dimensioni. Il disegno, inteso come mezzo autonomo e non preparatorio, consente ad Abdessemed di oltrepassare i limiti tecnici per concentrarsi sull’essenza dei soggetti. Il tratto alterna precisione e istinto, rapidità ed energia, restituendo immagini che trasformano elementi ordinari in forme cariche di valenze simboliche.

Adel Abdessemed, Histoire de l'Art (2010; carbone e pastello su carta, filo spinato, 271 x 218 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 2025
Adel Abdessemed, Histoire de l’Art (2010; carbone e pastello su carta, filo spinato, 271 x 218 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 2025

Nel percorso espositivo, l’artista propone un dialogo con la città di Roma, evocata come spazio di luce, ombra e silenzio. La prima sala accoglie Histoire de l’art, grande disegno a carboncino su carta raffigurante un Cristo crocifisso, al quale è stato aggiunto un braccio di filo spinato a doppio taglio. L’opera nasce in relazione alla visita dell’artista al museo Unterlinden di Colmar, dove è conservata la pala d’altare di Isenheim di Matthias Grünewald. In risposta a una delle rappresentazioni più intense della sofferenza cristiana, Abdessemed ha realizzato una serie di disegni omonimi e quattro sculture a grandezza naturale, intitolate Décor, forgiate dall’intreccio di lame di rasoio in acciaio zincato.

Se Décor rielabora la potenza simbolica della figura del Cristo della Passione come corpo che accoglie la sofferenza collettiva, Histoire de l’art si concentra sul Cristo come soggetto storico-artistico, sul corpo umano e divino che ha attraversato secoli di sperimentazione formale. Nel disegno, le linee si intrecciano con il filo spinato, facendo emergere il braccio in una dimensione tridimensionale che intensifica l’espressività dell’immagine, come osserva lo storico dell’arte Giovanni Careri. Sulla parete opposta compare Politics of the Studio, Pope, immagine che raffigura Piazza San Pietro vuota e silenziosa, attraversata da vento e pioggia, con un Papa solitario in preghiera. Nella stessa sala sono esposti due disegni della serie Politics of Drawing, dedicati a un asino e a un agnello. L’asino, tradizionalmente associato a umiltà e docilità, e l’agnello, simbolo cristiano di sacrificio e redenzione, vengono rappresentati in una condizione sospesa. L’agnello appare accovacciato su un giaciglio esplosivo, introducendo una tensione tra innocenza e distruzione.

Adel Abdessemed, Politics of Drawing, Glass of Water (2025; carbone e pastello su carta, 42 x 30 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 2025
Adel Abdessemed, Politics of Drawing, Glass of Water (2025; carbone e pastello su carta, 42 x 30 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 2025

“Come creature esplosive destinate alla contemplazione”, scrive David Elliott, “sembrano serene, concentrate, indifferenti alla dinamite su cui rimangono perché sono state trasposte in una zona di libera riflessione in cui possibilità di essenza, potenziale, immobilità, felicità, trasformazione, gioia o persino morte, fluttuano nell’occhio della mente come i personaggi di un haiku. (...) Apparendo, scomparendo e riapparendo in tutta l’opera di Abdessemed come espressioni simboliche, a volte ironiche, di riorientamento energetico, emulano e celebrano i rischi, le gioie, le passioni e la bellezza dell’intero nostro universo, in onore di quel Big Bang che ha dato inizio a tutto”.

La riflessione su Politics of Drawing prosegue nella serie Politics of Drawing, Glass of Water, in cui dei pesci si muovono all’interno dello spazio ristretto di un bicchiere. L’artista ha definito queste immagini come nature morte viventi, sospese tra movimento e immobilità, in una condizione prossima al silenzio. Con la serie Nature Morte, Abdessemed si confronta infine con il mondo inanimato degli oggetti. I disegni, realizzati a carboncino e pastello, raffigurano vasi con composizioni di fiori recisi, rami e melograni, accostati a micce e candelotti di dinamite disposti alla base. L’apparente equilibrio formale convive con una latente violenza concettuale. Il disegno diventa lo strumento attraverso cui l’artista tenta di costruire un nuovo ordine visivo, capace di accogliere paura e stupore. In questo contesto, la figura del melograno assume una valenza simbolica legata al conflitto tra vita e morte, come ricordato dalla scrittrice Hélène Cixous, che ne sottolinea i riferimenti mitologici e letterari.

Adel Abdessemed, Politics of the Studio, Pope (2020; carbone e pastello su due fogli di carta uniti, dimensioni complessive: 260 x 460 cm | cada uno: 130 x 460 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 202
Adel Abdessemed, Politics of the Studio, Pope (2020; carbone e pastello su due fogli di carta uniti, dimensioni complessive: 260 x 460 cm | cada uno: 130 x 460 cm) Su concessione dell’artista e GALLERIA CONTINUA. Copyright: © Adel Abdessemed, Paris ADAGP 2025

Primavera Romana si configura come un attraversamento delle principali linee di ricerca di Adel Abdessemed, proponendo al pubblico romano un’indagine sul disegno come spazio di confronto tra estetica, politica e simbolo, all’interno di un progetto che apre una nuova fase dell’attività espositiva di Galleria Continua nella capitale.

Note sull’artista

Nato a Costantina, in Algeria, nel 1971, Adel Abdessemed vive e lavora a Parigi. Attivo sulla scena internazionale dai primi anni Duemila, ha esposto in numerose istituzioni tra Europa e Stati Uniti, tra cui PS1/MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Parasol unit di Londra, il Montreal Museum of Fine Arts e il MIT List Visual Arts Center di Cambridge. Il suo lavoro è stato presentato più volte alla Biennale di Venezia, nel 2003, 2009 e 2015, e in altre importanti rassegne internazionali come le biennali di San Paolo, Lione, Gwangju, L’Avana e Istanbul. Tra i progetti più recenti figurano la mostra personale An Imperial Message al Rockbund Museum di Shanghai nel 2022 e, nel 2024, la cura di messa in scena, scenografie e video per l’opera Saint-François d’Assise di Olivier Messiaen al Grand Théâtre de Genève. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali, tra cui il Centre Pompidou, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Museo di Israele e la Fondazione François Pinault.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraPrimavera Romana
CittàRoma
SedeGalleria Continua
DateDal 12/12/2025 al 28/02/2026
ArtistiAdel Abdessemed
TemiArte contemporanea

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