Emilio Isgrò a Roma, tra parola e immagine nella mostra di Tornabuoni Arte


Tornabuoni Arte Roma presenta Rosso Shakespeare, una retrospettiva che indaga il rapporto tra la scrittura e l’arte visiva di Emilio Isgrò, dall’attività poetica agli ultimi lavori con la Cancellatura rossa dedicati a Shakespeare.

Mercoledì 5 novembre 2025 Tornabuoni Arte Roma a Roma inaugura Emilio Isgrò. Rosso Shakespeare, una mostra visitabile fino al 14 febbraio 2026 e concepita per mettere in dialogo gli scritti e le opere visive dell’artista siciliano, nato a Barcellona di Sicilia nel 1937. Il progetto espositivo propone un percorso in cui la scrittura costituisce il punto di partenza e di raccordo tra la produzione letteraria e quella visiva di Isgrò, confermando come la sua attività di poeta e scrittore sia altrettanto importante quanto quella artistica.

Le prime pubblicazioni poetiche di Isgrò risalgono al 1956, ed ebbero immediata attenzione critica, come evidenziato dall’articolo di Pasolini La Poesia e il Sud apparso su Il Punto il 25 maggio 1957. L’artista intrattenne rapporti stretti con figure della letteratura italiana, tra cui Montale, che reagì con disappunto a una dichiarazione di Isgrò nel 1966: “La parola è morta”. La sua produzione letteraria include raccolte di poesie pubblicate da Vittorini e Calvino sul Menabò di Einaudi e romanzi editi da Feltrinelli, Mondadori e Sellerio. Tra questi, L’avventurosa vita di Emilio Isgrò, recentemente riproposto da Interlinea, fu candidato al Premio Strega. Parallelamente alla scrittura, Isgrò ha svolto attività giornalistica. Ha collaborato con Il Gazzettino di Venezia, occupandosi della revisione e curatela di testi come quelli di Giovanni Comisso. Proprio rivedendo uno di questi articoli, cancellando parti ritenute superflue, nacque l’idea di esplorare la Cancellatura come strumento espressivo e poetico. Successivamente è stato redattore di Oggi sotto la direzione di Enzo Biagi, e negli ultimi anni ha contribuito al Corriere della Sera e a La Lettura.

Emilio Isgrò, Romeo and Juliet, Gentle (2019; acrilico su tela stampata montata su legno, 50 x 70 cm) Su concessione di Tornabuoni Arte
Emilio Isgrò, Romeo and Juliet, Gentle (2019; acrilico su tela stampata montata su legno, 50 x 70 cm) Su concessione di Tornabuoni Arte
Emilio Isgrò, Romeo e Giulietta (2022; acrilico su tela stampata montata su libro montata su legno, 38 elementi 31,5 x 39,8 x 4 cm cad.) Su concessione di Tornabuoni Arte
Emilio Isgrò, Romeo e Giulietta (2022; acrilico su tela stampata montata su libro montata su legno, 38 elementi 31,5 x 39,8 x 4 cm cad.) Su concessione di Tornabuoni Arte

La sua esperienza teatrale si lega a Gibellina, città siciliana ricostruita dopo il sisma del 1968. Il sindaco Ludovico Corrao commissionò a Isgrò un’opera ispirata all’Orestea di Eschilo. La trilogia teatrale L’Orestea di Gibellina venne messa in scena tra le rovine della città tra il 1983 e il 1985, confermando il legame tra parole e luoghi. Anche nell’attività visiva, la parola resta un elemento centrale: la sua cancellatura, presenza ricorrente, diventa metafora dell’essenziale, trasponendo il linguaggio scritto in forma artistica.

La mostra si struttura come un confronto tra scrittura e immagini. Sono esposti testi teatrali, raccolte di poesia e romanzi accanto a opere visive ispirate a soggetti letterari o alla scrittura stessa. Tra i lavori più rappresentativi figurano opere degli anni Settanta come Vitale (1972), seguite da Odysséus (2018), dedicata all’Odissea, e Ala italiana, Corriere (2013), basata sulla prima pagina del Corriere della Sera. Le ultime due sale sono interamente dedicate a WilliamShakespeare. Qui la Cancellatura rossa, tecnica caratterizzante la produzione recente di Isgrò, raggiunge una dimensione monumentale in Romeo e Giulietta (2022) e Othello (2019), rispettivamente composti da 38 e 36 volumi. In queste opere, il colore rosso della cancellatura definisce un dialogo visivo con la parola, segnando il confine tra testo e immagine. La mostra rimarrà aperta fino al 14 febbraio 2026, offrendo una lettura integrata dell’opera di Isgrò, in cui letteratura, giornalismo, teatro e arte visiva convivono senza soluzione di continuità. L’inaugurazione è prevista il 5 novembre 2025 dalle 17:00 alle 19:30 presso la sede romana di Tornabuoni Arte, in via Bocca di Leone 88.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRosso Shakespeare
CittàRoma
SedeTornabuoni Arte Roma
DateDal 05/11/2025 al 14/02/2026
ArtistiEmilio Isgrò
TemiNovecento, Arte contemporanea

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