In Africa la moda è ribellione: le fotografie di Daniele Tamagni in mostra a Trento


Alla Galleria Civica di Trento una retrospettiva dedicata a Daniele Tamagni, fotografo milanese che ha raccontato l’identità attraverso la moda nelle strade di Africa e America Latina. In mostra 80 immagini che celebrano stile, orgoglio e ribellione.

Il Mart rende omaggio a uno dei fotografi più originali e visionari della scena internazionale contemporanea: Daniele Tamagni (Milano, 1975 - 2017). Scomparso prematuramente nel 2017, Tamagni ha lasciato un’eredità visiva e culturale unica nel suo genere, capace di unire fotogiornalismo, moda e ricerca identitaria in un racconto corale e potentemente politico. La mostra Style Is Life, visitabile presso la Galleria Civica di Trento, dal 17 maggio al 6 luglio 2025, è a cura di Gabriele Lorenzoni, Chiara Bardelli Nonino, Aïda Muluneh e in collaborazione con la Daniele Tamagni Foundation.

L’esposizione raccoglie 80 fotografie e documenta sette anni di attività dell’artista milanese, con un percorso suddiviso in sei sezioni tematiche. L’allestimento trentino segue l’anteprima milanese del 2024 e anticipa l’edizione africana, che si inaugura in contemporanea al Museo Théodore Monod d’Art Africain – IFAN e all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar. Due luoghi emblematici nella vita del fotografo: Trento, città adottiva, legata agli affetti familiari, e Dakar, tra le mete più importanti della sua attività creativa.

“Tamagni voleva capire e fotografare lo stile”, dichiara Chiara Bardelli Nonino, co-curatrice della mostra, “in particolare quel momento in cui il gusto da radicalmente personale si trasforma in un gesto, e volendo in un messaggio, destinato agli altri. La sua ricerca passava sempre, prima di tutto, dalle persone: voleva conoscere i suoi soggetti, intrecciare amicizie, scoprire perché si vestissero in un certo modo, cosa volevano comunicare e a chi”.

“Daniele Tamagni ha intrapreso una missione per dimostrare quanto ricco sia il continente africano in termini di diversità e storie non ancora narrate”, spiega la co-curatrice Aïda Muluneh. Dal mio punto di vista, l’arte ruota attorno alla trasmissione delle nostre verità personali. Daniele si è deliberatamente concentrato su individui ai margini della società, su coloro che sfidano le norme, privilegiando l’affermazione di sé rispetto all’approvazione altrui, su coloro che aprono la strada ai loro viaggi unici. A mio parere, ha scelto narrazioni strettamente allineate al suo cuore e al suo percorso di vita”.

Daniele Tamagni Tembisa Revolution #3 (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Tembisa Revolution #3 (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Untitled (serie Afrometals) (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Untitled (serie Afrometals) (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni

Una visione globale, un approccio radicale

Tamagni ha saputo portare l’attenzione internazionale su fenomeni di resistenza culturale e affermazione personale che nascono dal basso, documentando comunità urbane capaci di usare la moda come linguaggio simbolico e gesto politico. Laureato in Beni Culturali, con un Master in Storia dell’Arte all’Università Cattolica di Milano, ha iniziato a dedicarsi alla fotografia dopo i trent’anni, riuscendo in pochi anni a imporsi come una voce inconfondibile grazie a una prospettiva rispettosa, inclusiva e mai stereotipata. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Canon Young Photographer Award (2007), l’ICP Infinity Award (2010) e il World Press Photo Award (2011).

Le fotografie di Daniele Tamagni compaiono oggi in libri, riviste accademiche e magazine internazionali, e sono state esposte in numerose istituzioni di rilievo, tra cui il LACMA di Los Angeles, il MoMA di New York, il Vitra Museum in Germania, il Museum of Contemporary Photography di Chicago, il Brighton Royal Pavilion and Museums, il Museo de Ciudad di Lisbona, il Carrousel du Louvre di Parigi, il Lentos Kunstmuseum in Austria e il Prins Claus Fund di Amsterdam. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di musei europei e statunitensi: oltre al LACMA, al MOCP e al Brighton Royal Pavilion già citati, figurano anche lo Houston Fine Art Museum e lo Schwules Museum di Amburgo.

La mostra

Cuore della mostra sono i sapeurs congolesi della SAPE – la Società degli Animatori e delle Persone Eleganti – fotografati nel quartiere Bacongo di Brazzaville. In questi ritratti, Tamagni mette in luce il potenziale trasformativo dello stile e la capacità della moda di diventare atto di rivendicazione, dignità e consapevolezza storica. I sapeurs, con i loro abiti impeccabili e dai colori sgargianti, riscrivono simbolicamente l’eredità coloniale, trasformando lo sguardo altrui in un atto di orgoglio. Le loro immagini sono diventate iconiche grazie al libro Gentlemen of Bacongo, pubblicato nel 2009 da Trolley Books, volume che ha ispirato stilisti come Paul Smith, Stella Jean e Solange Knowles, e recentemente rilanciato da Vogue Italia per il suo legame concettuale con il MET Gala 2025 – Super Fine: Tailoring Black Style. A questi si affianca un altro gruppo inaspettato e potente: i metallari del Botswana, fotografati nel 2012. Attraverso la lente di Tamagni, anche l’universo afrometal si rivela nel suo valore sociale: catene, borchie e giubbotti di pelle diventano simboli di autonomia estetica e culturale, tracciando una nuova mappa dei luoghi del rock. Un’immersione in una sottocultura vivace, nata dall’incontro tra retaggi europei e desiderio di autoaffermazione nel contesto africano contemporaneo.

Daniele Tamagni, Untitled (serie Dakar Fashion Week) (2011; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Untitled (serie Dakar Fashion Week) (2011; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Vintage Dance Crew (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Vintage Dance Crew (2012; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Willy Covary (2008; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni
Daniele Tamagni, Willy Covary (2008; stampa 2024) © Daniele Tamagni, su concessione di Giordano Tamagni

Le donne che combattono

Un altro nucleo centrale dell’esposizione è costituito dalla serie dedicata alle cholitas boliviane, premiata con il World Press Photo nel 2011. Le lottatrici indigene, riconoscibili dalle tradizionali polleras, incarnano una forma di resistenza attiva: attraverso il wrestling – praticato in pubblico e in abiti tradizionali – rivendicano il loro ruolo nella società boliviana, sfidando discriminazioni culturali e di genere. Tamagni ne restituisce l’energia, la dignità e la determinazione, offrendo uno sguardo capace di cogliere la loro lotta come forma di orgoglio collettivo.

La moda come linguaggio urbano

La mostra prosegue con le fotografie realizzate a Johannesburg nel 2015, in cui Tamagni ritrae giovani crew urbane nate in contesti politici repressivi. In queste immagini, la moda è mezzo di emancipazione, codice per costruire appartenenze alternative, strumenti per elaborare un’identità personale e sociale svincolata da pregiudizi. Anche qui, la fotografia diventa racconto di resistenza quotidiana, dove l’estetica è sostanza.

L’ultima sezione è dedicata alla Settimana della Moda di Dakar del 2012, una delle realtà emergenti più interessanti della fashion industry africana. Tamagni, con il suo consueto sguardo sensibile, si concentra su ciò che precede e segue la passerella: i laboratori, i backstage, i momenti di attesa e concentrazione, rivelando un mondo fatto di dettagli, relazioni e autenticità.

La monografia e l’eredità

Le fotografie della mostra, insieme a una ricca selezione di inediti, sono raccolte nella monografia Daniele Tamagni. Style Is Life, edita da Kehrer Verlag. Il volume è arricchito dai testi delle curatrici e dai contributi di importanti studiosi e scrittori: Alain Mabanckou, Angelo Ferracuti, Gerardo Mosquera, Emmanuelle Courreges, Lekgetho Makola, oltre alle testimonianze di Alessia Glaviano, Duro Olowu, Michele Smargiassi e Deborah Willis. Un’opera corale che ripercorre la traiettoria umana e artistica di Tamagni, il cui lascito ha saputo connettere mondi, culture, linguaggi.

Dopo la sua scomparsa, è nata la Daniele Tamagni Foundation, che oggi promuove attività di formazione e supporto per giovani fotografi africani, attraverso borse di studio, workshop e il Daniele Tamagni Grant, a sostegno delle nuove generazioni impegnate nel racconto della contemporaneità.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraStyle Is Life
CittàTrento
SedeGalleria Civica di Trento
DateDal 17/05/2025 al 06/07/2025
ArtistiDaniele Tamagni
CuratoriGabriele Lorenzoni, Chiara Bardelli Nonino, Aïda Muluneh
TemiFotografia, Mostra fotografica

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