Nel bicentenario dalla nascita di Giovanni Fattori (Livorno, 1825 – Firenze, 1908), Livorno si prepara a celebrare uno dei suoi figli più illustri con un evento culturale di grande portata. Dal 6 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, la città toscana sarà teatro di una serie di iniziative dedicate al pittore che ha rivoluzionato la pittura italiana dell’Ottocento. Cuore pulsante della celebrazione sarà la grande mostra Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura, allestita a Villa Mimbelli, sede del Museo Civico a lui intitolato, che riaprirà appositamente per la mostra, dopo i lavori di risistemazione.
L’iniziativa segna non solo il ritorno di Fattori alla sua città natale, ma anche la rinascita di un luogo simbolo della cultura livornese. Oltre 200 opere tra dipinti, disegni e acqueforti — molte delle quali poco note o inedite — compongono un percorso espositivo che racconta l’essenza più autentica dell’artista: osservatore della natura, del paesaggio e dell’umanità, narratore della realtà sociale e militare del suo tempo. Curata da Vincenzo Farinella, la mostra presenta una selezione poderosa di lavori che ripercorrono l’intera carriera di Fattori, dal primo apprendistato fino alle ultime, intense prove. Cavalli, campi e contadine, soldati del Risorgimento, covoni dorati, cieli accesi dalla luce, mare e tamerici: il mondo di Fattori si dispiega davanti agli occhi del visitatore in un viaggio sensoriale e storico, capace di trasmettere i colori, i profumi e i ritmi dilatati dell’estate mediterranea.
Le opere selezionate esprimono la rivoluzione pittorica del maestro livornese: un’arte che rifiuta l’accademismo e abbraccia la libertà espressiva, il valore della “macchia” come veicolo di verità e umanità. Ogni quadro è un frammento di realtà colto con sguardo sincero, mai retorico, profondamente empatico. “L’arte libera soddisfa e consola e distrae”, affermava Fattori, e le sue tele lo dimostrano con forza disarmante. Lungo tutta la sua vita, l’artista livornese non ha mai rinunciato alla consapevolezza e all’orgoglio di avere nelle vene “sempre il sangue livornese strafottente” e di sentirsi pertanto, anche per questo, così emancipato, sia nelle grandi opere, testimoni dei moti e dello spirito risorgimentale e della appartenenza al nuovo e potente linguaggio dei Macchiaioli, sia nelle ultime e intense prove.
La riapertura del Museo Fattori rappresenta il primo passo concreto di W FATTORI, il grande progetto di promozione culturale lanciato dal Comune di Livorno per valorizzare non solo la figura dell’artista, ma l’intero patrimonio cittadino. Villa Mimbelli, chiusa per restauro in vista del bicentenario, si trasforma così in un centro culturale dinamico.
Accanto alla mostra principale, il progetto prevede infatti la riqualificazione di spazi chiave come i Granai di Villa Mimbelli, dove ha sede il Museo Mediceo, che racconta il ruolo della famiglia dei Medici nella nascita di Livorno. È prevista inoltre l’apertura di un punto ristoro all’interno del parco, il ripristino del Piccolo Teatro Storico per eventi culturali, e lo sviluppo di nuovi servizi come il bookshop, la biblioteca d’arte e una ludoteca.
W FATTORI è un progetto articolato che va oltre la mostra: un programma di lungo periodo rivolto a un pubblico eterogeneo, dai bambini alle famiglie, dai giovani agli adulti. Attraverso collaborazioni con realtà associative del territorio, il Comune di Livorno intende assicurare massima visibilità e accessibilità al patrimonio fattoriano, creando occasioni di fruizione e dialogo in tutta la città. L’obiettivo è duplice: da un lato, celebrare Fattori e riaffermarne il ruolo centrale nella storia dell’arte italiana; dall’altro, investire in cultura come leva di sviluppo urbano, inclusione sociale e identità collettiva. In quest’ottica, ogni intervento su Villa Mimbelli e sulle sue pertinenze si configura come parte di un processo condiviso di rigenerazione, in cui la memoria storica diventa motore di futuro.
Accanto alla mostra e al rinnovato Museo Fattori, il progetto si estende a tutta Livorno con I luoghi di Fattori, un percorso urbano pensato per immergere cittadini e visitatori nell’universo del pittore. Piazze, edifici storici e scorci paesaggistici diventano tappe di un itinerario che unisce biografia e contesto, visione artistica e memoria collettiva.
Dal Duomo al Teatro San Marco, dalla casa natale dell’artista fino alla statua a lui dedicata in Largo del Cisternino, passando per paesaggi iconici come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri, il percorso invita a riscoprire la città con lo sguardo di Fattori. Le tappe saranno corredate da targhe interattive dotate di QR Code, attraverso cui accedere a un sito dedicato con testi e contenuti audio. Un approccio multidisciplinare che combina cultura, turismo e tecnologia, pensato per offrire un’esperienza autentica e coinvolgente.
L’intero progetto è promosso dal Comune di Livorno, in collaborazione con l’Istituto Matteucci di Viareggio, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e della Fondazione Piacenza. Fondazione Livorno e la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ricoprono il ruolo di main sponsor, affiancate da Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci come sponsor e da Howden SpA in qualità di sponsor tecnico.
“Continua il percorso di valorizzazione dei grandi talenti di Livorno, da Modigliani a Mascagni, da Caproni a Piero Ciampi, per arrivare oggi a Giovanni Fattori, il ‘maestro’ dei Macchiaioli, nell’anno del bicentenario della nascita”, dichiara Luca Salvetti, sindaco di Livorno. “Un artista che è rimasto legato alla propria città, pur avendo operato anche altrove, e che ha saputo immortalarla in indimenticabili scorci visibili dal vivo anche oggi (penso ai tratti di lungomare, alla tamerice di Antignano...). Con la mostra, e con la riqualificazione del polo museale civico dedicato a Giovanni Fattori, intendiamo valorizzare uno degli artisti più importanti dell’Ottocento italiano e rilanciarlo a livello internazionale”.
“Giovanni Fattori: una rivoluzione in pittura. La parola ‘rivoluzione’, collegata nel titolo della mostra al nome di Fattori, potrebbe a prima vista sorprendere gli appassionati e i conoscitori d’arte. In realtà”, spiega il curatore Vincenzo Farinella, “Fattori fu un pittore doppiamente rivoluzionario: sia negli anni eroici della ‘macchia’ e della scuola di Castiglioncello, quando fu uno dei maggiori protagonisti del radicale rinnovamento dell’arte italiana che avviene nel settimo decennio dell’Ottocento, sia negli anni della maturità e della vecchiaia, quando la rottura delle regole accademiche e dello spazio prospettico, apprezzabile in molti suoi dipinti e nelle memorabili acqueforti, lo propone come un maestro decisivo per i giovani artisti che si affacciavano al Novecento”.
“Con il bicentenario di Giovanni Fattori celebriamo non solo un grande maestro della pittura, ma anche l’anima più autentica di Livorno”, sottolinea Angela Rafanelli, assessora alla cultura del Comune di Livorno. “Fattori ci ha lasciato in eredità uno sguardo libero, profondo e irripetibile, capace di raccontare con verità la natura, la fatica quotidiana e l’umanità. In questo percorso espositivo e culturale, la città si ritrova e si riconosce: nei luoghi, nei paesaggi, nelle persone. È un omaggio che parte da Livorno e parla al mondo, restituendo a Fattori la centralità che merita e rafforzando il legame indissolubile tra l’artista e la sua terra. Con il progetto W Fattori e la riapertura del Museo dopo il restauro, vogliamo che questo anniversario sia non solo una celebrazione ma un nuovo inizio per la valorizzazione continua della nostra identità culturale, aperta, viva e partecipata”.
Titolo mostra | Giovanni Fattori. Una rivoluzione in pittura | Città | Livorno | Sede | Museo Civico Giovanni Fattori | Date | Dal 06/09/2025 al 11/01/2026 | Artisti | Giovanni Fattori | Curatori | Vincenzo Farinella | Temi | Novecento, Ottocento, Macchiaioli, Giovanni Fattori, Livorno, Arte Moderna |