Al Mudec di Milano una mostra su Rodin e la danza, in collaborazione con il Museo Rodin di Parigi


Il Mudec di Milano accoglie dal 25 ottobre 2023 al 19 marzo 2024 la mostra “Rodin e la danza”, in collaborazione con il Museo Rodin di Parigi, da cui provengono cinquantatré opere. 

Dal 25 ottobre 2023 al 19 marzo 2024 il Mudec di Milano accoglie la mostra Rodin e la danza, in collaborazione con il Museo Rodin di Parigi da cui provengono cinquantatré opere. Le tre sezioni di mostra, attraverso un complesso e accurato lavoro a sei mani, sono curate rispettivamente da Aude Chevalier, assistente conservatrice del dipartimento di sculture del Museo Rodin, Cristiana Natali, docente di Antropologia dell’Asia meridionale, Antropologia della danza e Metodologie della ricerca etnografica presso l’Università di Bologna ed Elena Cervellati, professoressa associata di Storia della danza e Teorie e pratiche della danza presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

L’allestimento scenografico multimediale e interattivo è stato disegnato e realizzato dallo studio di design Dotdotdot: le stanze del museo saranno trasformate in un ambiente teatrale, in cui quinte sceniche, pieni e vuoti e tessuti trasparenti evanescenti si alternano a pannelli di cartongesso grezzo e video proiezioni, per realizzare un dialogo poetico con le opere in un crescendo emozionale che si conclude con un’installazione interattiva, dove il visitatore diventa protagonista. La mostra intende raccontare attraverso un progetto espositivo inedito e originale il fascino che la danza ebbe sul genio artistico di Auguste Rodin. Da un lato, la danza fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, dall’altro la danza contemporanea trova ancora oggi ispirazione dall’artista attraverso le sue opere danzanti.

Per la prima volta saranno esposte in Italia, in serie, quindici statuine di danzatrici dedicate da Rodin a Movimenti di danza. Quattordici provengono infatti dal Museo Rodin di Parigi, e a questo nucleo, in occasione della mostra, sarà affiancata una quindicesima statuetta, conservata presso la GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Si confronteranno inoltre le statuette con una selezione di diciassette disegni dell’artista e cinque fotografie, provenienti dalla stessa collezione.

Il progetto espositivo è frutto di un lavoro di attenta ricostruzione filologica del percorso di sperimentazione plastica che Rodin portò avanti per tutta la sua vita e che il museo parigino conduce da anni, insieme al restauro e alla conservazione di queste fragilissime terrecotte.

Insieme a questa raccolta, che rappresenta il primo grande focus nonché la prima sezione del percorso espositivo, incentrato sull’artista e lo studio dei movimenti che rappresentano la danza occidentale come massima espressione corporea nell’arte plastica e scultorea, il fascino che Rodin nutrì per la danza sarà illustrato anche dal racconto - uno storytelling multimediale - dei suoi incontri con i più grandi ballerini dell’epoca, quali Isadora Duncan, Loïe Fuller, le danzatrici del balletto reale cambogiano, la danzatrice giapponese Hanako. È questo il secondo grande tema/sezione della mostra: il rapporto che Rodin ebbe con la cultura extraeuropea del sud-est asiatico, in particolare con la danza cambogiana e la contaminazione tra arte occidentale e sud-est asiatico in ambito performativo e teatrale nonché l’influenza che questa ebbe su un sostanziale ripensamento del concetto di corpo in movimento all’interno della sua personalissima ricerca artistica. Nelle sale sarà possibile ammirare una selezione di oggetti provenienti da collezioni museali etnoantropologiche italiane (stampe, sculture di piccole dimensioni, strumenti musicali, marionette e ombre).

Il racconto verrà poi completato attraverso testimonianze video, estratti di film e di documentari sia riferiti alle danzatrici che Rodin incontrò durante la sua vita e la sua carriera, sia legati alla cultura cambogiana e le sue danze. Il mondo della danza si ispirerà reciprocamente al grande lavoro di Rodin. Molte sono infatti le coreografie di danza contemporanea che a lui ancora oggi si ispirano. È questo infatti il terzo tema e sezione del percorso espositivo: un confronto visivo unico tra i balletti moderni e la loro ispirazione scolpita.

Inoltre l’esposizione sarà occasione anche di vedere una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Il dialogo tra le sculture di Rodin e l’apparato multimediale e digitale, insieme all’allestimento immersivo, intendono dunque creare un costante gioco di rimandi visivo e simbolico.

La mostra è prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e vede come Institutional Partner Fondazione Deloitte.

Per info: www.mudec.it

Orari: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30.

Auguste Rodin, Donna accovacciata, modello piccolo (1881-1882; gesso, 32 x 29,2 x 21,3 cm; Parigi, Musée Rodin) © Musée Rodin. Foto di Christian Baraja
Auguste Rodin, Donna accovacciata, modello piccolo (1881-1882; gesso, 32 x 29,2 x 21,3 cm; Parigi, Musée Rodin) © Musée Rodin. Foto di Christian Baraja

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRodin e la danza
CittàMilano
SedeMUDEC
DateDal 25/10/2023 al 19/03/2024
ArtistiAuguste Rodin
CuratoriAude Chevalier, Cristiana Natali, Elena Cervellati
TemiNovecento, Ottocento, Scultura

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