A Bologna, al Davia Bargellini, in mostra i Presepi dalla collezione Forlai


Come ogni anno, il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini di Bologna rinnova l’appuntamento dedicato al presepe: dal 6 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 i Musei Civici d’Arte Antica ospitano la mostra “Presepi dalla collezione Forlai”. 

Come ogni anno, il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini di Bologna rinnova l’appuntamento dedicato al presepe. Nell’ambito di Festivamente, il programma di iniziative culturali promosso dal Comune di Bologna per il periodo delle feste, dal 6 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 i Musei Civici d’Arte Antica ospitano infatti la mostra Presepi dalla collezione Forlai, curata da Antonella Mampieri e visitabile gratuitamente. Come di consueto, l’esposizione nasce dalla collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare, diretto da Fernando e Gioia Lanzi, che da anni si dedica allo studio del rapporto tra sacro e tradizioni cristiane, contribuendo alla diffusione della conoscenza del presepe bolognese e delle sue caratteristiche artistiche e simboliche. La mostra si inserisce nel ciclo annuale che mette in dialogo la ricca collezione di statuette in terracotta policroma dei secoli XVIII-XIX del museo, la più importante conservata a Bologna per quantità e valore artistico, con diverse scuole presepiali italiane, a testimonianza della larga diffusione di questa forma d’arte nel Paese.

L’edizione di quest’anno è dedicata alla collezione di Edgardo Forlai, architetto bolognese di origine ma forlivese d’adozione, della quale viene presentata una selezione di sedici figure provenienti dalle aree bolognese, modenese e dell’Italia centro-meridionale, databili tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

Prima di dedicarsi ai presepi, Forlai ha raccolto un ingente patrimonio di burattini, marionette, teatrini, fondali e materiali cartacei ottocenteschi e novecenteschi, in gran parte dell’area emiliano-romagnola, donati al Comune di Forlì nel 2003. Un accostamento non casuale: presepi e teatro dei burattini condividono materiali semplici, colori brillanti e una galleria di personaggi ricorrenti che, combinati in modi sempre nuovi, danno vita a brevi storie dal lieto fine.

Plasticatore bolognese, Due pastori (1790; terracotta policroma, 33 x 19 cm; Forlì, Collezione Edgardo Forlai)
Plasticatore bolognese, Due pastori (1790; terracotta policroma, 33 x 19 cm; Forlì, Collezione Edgardo Forlai)
Scultore bolognese, La Tradizione (Donna che reca doni col bambino) (seconda metà XVIII secolo; terracotta policroma, 31 x 21 cm; Forlì, Collezione Edgardo Forlai)
Scultore bolognese, La Tradizione (Donna che reca doni col bambino) (seconda metà XVIII secolo; terracotta policroma, 31 x 21 cm; Forlì, Collezione Edgardo Forlai)

Tuttavia, il presepe bolognese ed emiliano resta la sua passione più profonda, senza escludere opere provenienti da altre regioni come Toscana e Campania. Forlai apprezza la fragilità dei materiali (terracotta, gesso, cera, cartapesta), i colori intensi, la vivacità dei tessuti e, soprattutto, la capacità di rinnovare le composizioni restando fedeli a una tradizione consolidata. Il presepe bolognese è una sorta di racconto popolare che ripropone personaggi tipici: il Dormiglione, forse stordito dal vino, la Meraviglia che apre le braccia in segno di stupore, l’Adorazione con il cappello portato al petto e la Tradizione che guida un bambino nella trasmissione della fede. Le figure non sono eleganti, ma è proprio l’autenticità di pastori rozzi, lavandaie chine sul mastello, anziane rugose e contadini malvestiti a restituire la voce più genuina di un popolo che la fede rende, simbolicamente, “più vero e più bello” dei raffinati Magi.

L’esposizione della collezione Forlai consente di ammirare pezzi particolarmente significativi, come la coppia di Pastori con data incisa “1790”, raro riferimento cronologico, e la figura della Tradizione, una madre con il figlio, attribuibile a scultori bolognesi di grande abilità. Molti esemplari trovano corrispondenza nei prototipi esposti nella collezione permanente, illustrando la continuità e l’evoluzione degli stampi presepiali. Ne sono esempio il San Giuseppe con bastone, la Madonna col Bambino, il Pastore inginocchiato e il Dormiglione.

Probabilmente modenese è invece il presepe in terracotta policroma che affianca alla Natività un Re Magio con caudatario e una coppia agreste composta da un Contadino e dal suo asino. Alcune opere permettono di riconoscere la fortuna di modelli creati da maestri come Filippo Scandellari e Pietro Righi, riprodotti per oltre un secolo grazie all’uso degli stampi e diffusi in numerose varianti.

La prima sezione della mostra, allestita nella Sala 2, è dedicata alla serialità nella produzione delle statuette: attraverso l’accostamento di esemplari molto simili, talvolta realizzati a distanza di decenni, il pubblico può osservare l’evoluzione formale di un archetipo. La Madonna col Bambino è affiancata da due versioni di San Giuseppe in adorazione: il prototipo firmato da Scandellari nel 1770 e la derivazione appartenente alla collezione Forlai. Attorno al gruppo sacro si dispongono i personaggi tipici del presepe bolognese, come il Dormiglione, la Tradizione, l’Adorazione e la Meraviglia, rappresentata da due robusti pastori, uno dei quali datato 1790. Anche il Pastore con zampogna della collezione Forlai dialoga con un esemplare analogo conservato presso la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Filippo Scandellari, San Giuseppe in adorazione (1770; terracotta policroma; Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, inv. 114)
Filippo Scandellari, San Giuseppe in adorazione (1770; terracotta policroma; Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, inv. 114)

Nato nelle chiese barocche, il presepe si diffonde nelle residenze aristocratiche a fine Seicento e, nel secolo successivo, anche nelle case borghesi. La crescente domanda porta a un aumento degli artisti che modellano statue e dei plasticatori che, partendo da prototipi noti, realizzano versioni più semplici destinate a un pubblico popolare. La Sala 4 ospita un’Adorazione dei Pastori della collezione Forlai affiancata a un gruppo simile con i Magi, derivanti dal famoso Presepe di Giovanni Putti, databile ai primi dell’Ottocento.

Nella stessa sala è esposta anche una delicata coppia in cera policroma, una Madonna e un San Giuseppe, probabilmente opera di un maestro toscano o dell’Italia meridionale, regioni in cui la tecnica ceroplastica ebbe grande fortuna per statue processionali, figure religiose e presepi. La tradizione bolognese della cera è documentata anche dai ritratti settecenteschi e dalle celebri cere anatomiche del Palazzo Poggi.

Tra gli artisti presepiali più documentati figura Pietro Righi, proveniente da una famiglia borghese e costretto a interrompere gli studi per difficoltà economiche. Tornato all’Accademia come bidello, dedica la sua carriera ai presepi, che spesso firma e data. Le sue opere, modellate tramite stampi a partire da prototipi non ancora identificati, variano dalla semplice Sacra Famiglia alle composizioni più complesse come quelle della chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore. In Sala 6 il presepe di Righi della collezione Forlai è confrontato con due versioni esposte stabilmente dal museo.

Durante tutto il periodo espositivo saranno proposte attività di mediazione per adulti e bambini, gratuite e senza necessità di prenotazione.

Orari: Martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 15; venerdì dalle 14 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18.30. Chiuso nei lunedì non festivi.

Orari di apertura festività natalizie:

8 dicembre 10.00 - 19.00
24 dicembre 10.00 - 14.00
25 dicembre chiuso
26 dicembre 10.00 - 19.00
31 dicembre 10.00 - 14.00
1 gennaio chiuso
6 gennaio 10.00 - 19.00

Pietro Righi, Presepe con pastore offerente (inizio XIX secolo; terracotta policroma; Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, inv. 29)
Pietro Righi, Presepe con pastore offerente (inizio XIX secolo; terracotta policroma; Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, inv. 29)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraPresepi dalla collezione Forlai
CittàBologna
SedeMuseo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
DateDal 06/12/2025 al 11/01/2026
CuratoriAntonella Mampieri
TemiBologna, Presepe

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