Al Palazzo Ducale di Urbino l'arte contemporanea celebra Federico da Montefeltro, a 600 anni dalla sua nascita


Fino all’8 gennaio 2022 le Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino celebrano Federico da Montefeltro, a 600 anni dalla nascita, con una mostra di arte contemporanea, sottolineando il legame tra arte e potere. 

Ha aperto il 1° ottobre e rimarrà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2023 la mostra Arte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro allestita nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino. Curata da Vittorio Sgarbi, l’esposizione celebra i seicento anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, grande signore, condottiero e umanista. Una mostra di arte contemporanea che intende porre l’attenzione sul rapporto tra gli artisti e i potenti in ogni campo, dalla politica alla finanza allo sport, per sottolineare il sempre forte legame tra arte e potere.

La mostra parte dalla figura di Federico da Montefeltro, tra i principali mecenati di ogni tempo, che fece di Urbino la culla e il centro del Rinascimento. Sono esposte ventisei opere contemporanee di Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Tullio Cattaneo, Giuseppe Ducrot, Marco Lodola, Igor Mitoraj, Livio Scarpella e Ivan Theimer, prodigi di tecnica, virtuosismo e di invenzione. Sculture realizzate su commissione, pubblica o privata, per celebrare un fatto o qualificare un luogo o ancora per esaltare la gloria individuale.

“Così come si celebra ovunque l’arte contemporanea nelle grandi città del mondo, sarebbe sembrato provinciale ritenere Urbino un mausoleo o un memoriale di una grandezza perduta, non intendendone la condizione e il ruolo di capitale ideale (e reale) anche nel nostro tempo”, ha dichiarato il curatore Vittorio Sgarbi. “È proprio per questo che ho voluto proporre, nello spirito di attualità dell’esempio di Federico da Montefeltro, la mostra su Arte e potere, evitando il facile riferimento ai monumenti nelle piazze stabiliti grazie ad appartenenze politiche o all’alibi di soggetti di esaltazione di valori civili, in chiave prevalentemente retorica, dopo la stagione della celebrazione degli eroi risorgimentali. Una selezione di artisti liberi, di eccezionale qualità, che abbiano operato in regime di commissioni pubbliche, senza nascondersi dietro la copertura e l’impegno sociale, ma in nome dei valori assoluti della invenzione, della creatività e della bellezza”.

L’esposizione offre l’occasione di interrogarsi sui nuovi modelli di affermazione sociale ed economica e di verificare in quali forme la produzione artistica sia possibile, più o meno liberamente, nei confronti del committente. Il pubblico può ammirare ad Urbino opere celebrative come il Mario Balotelli di Livio Scarpella, autore anche del monumento a Niccolò Paganini e del San Bartolomeo. Svetta la stele bronzea di Ivan Theimer realizzata in onore di Vittorio Sgarbi per la violazione dell’embargo in Libia, posta in dialogo con il busto spezzato di Igor Mitoraj e le due sculture di Tullio Cattaneo per le nicchie della navata laterale della cattedrale di Noto, il San Matteo e il San Giacomo Maggiore. Le ceramiche policrome di Bertozzi & Casoni omaggiano invece le quattro stagioni di Arcimboldo aggiungendone una quinta, le sculture di Giuseppe Bergomi raffigurano santi e allegorie, mentre Giuseppe Ducrot è in mostra con un San Matteo in bronzo. Luminosissima, infine, la scultura in lamiera zincata e led di Marco Lodola dai colori pop e forme sintetizzate, tipica del suo stile vintage anni Cinquanta.

“Si tratta di alcuni ancora rari e notevolissimi esempi di commissioni pubbliche che contemplano insieme l’esigenza celebrativa e la libertà creativa degli artisti. Proprio in questo spirito, di fertili e fruttuosi rapporti fra arte e potere, in una grande città rinascimentale che riafferma la propria presenza nella contemporaneità, si ripete l’esempio, nel modo più originale e stimolante, senza retorica commemorativa, di Federico da Montefeltro”, aggiunge Sgarbi.

La mostra è realizzata dal Comune di Urbino, con il sostegno e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, e dalla Regione Marche, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.

Per info: www.vieniaurbino.it

Orari: Lunedì dalle 10 alle 14; da martedì a domenica dalle 10 alle 18.

Immagine: Bertozzi & Casoni, Autunno (2018; ceramica policroma)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraArte e potere. In dialogo con Federico da Montefeltro
CittàUrbino
SedePalazzo Ducale
DateDal 01/10/2022 al 08/01/2023
ArtistiBertozzi & Casoni, Marco Lodola e Giovanne Fra, Igor Mitoraj, Ivan Theimer, Giuseppe Bergomi, Giuseppe Ducrot, Livio Scarpella, Tullio Cattaneo
CuratoriVittorio Sgarbi
TemiArte contemporanea

Al Palazzo Ducale di Urbino l'arte contemporanea celebra Federico da Montefeltro, a 600 anni dalla sua nascita
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