In Spagna una grande mostra su Félix González-Torres, artista dell'identità queer


Fino al 12 settembre, il MACBA di Barcellona ospita un’ampia retrospettiva su Félix González-Torres, artista che ha avuto larga influenza sull’estetica queer e che ha riflettuto a lungo sui problemi dell’identità e della relazione.

Il MACBA - Museo de Arte Contemporáneo de Barcelona organizza, dal 26 marzo al 12 settembre 2021, un’importante mostra retrospettiva sul grande artista cubano Félix González-Torres (Guámairo, 1957 - Madrid, 1996), prematuramente scomparso a trentanove anni per complicazioni dovute all’AIDS. La mostra, intitolata Félix González-Torres. Política de la relación, intende collocare l’opera dell’artista cubano nel dibattito sul postcolonialismo e all’interno delle storie che collegano la Spagna al continente americano, specialmente nella misura in cui queste storie hanno a che fare con questioni come la memoria, l’autorità, la libertà, l’identità nazionale. L’opera di González-Torres viene dunque letta in relazione con la cultura spagnola, con quella latinoamericana e con quella caraibica, e non come una semplice storia biografica individuale: l’obiettivo della mostra è quella di far emergere la complessità dell’opera dell’artista, e di conseguenza vengono proposte diverse interpretazioni che derivano da questa linea di ricerca, che sottolinea anche le influenze formative dell’opera di González-Torres sull’estetica queer.

Seguendo il pensiero dello scrittore e filosofo della Martinica Edouard Glissant, la mostra cerca di evidenziare l’idea della necessità di opacità in contrapposizione alla trasparenza totale o alla leggibilità istantanea: la dimensione concettuale del lavoro di González-Torres viene così paragonata alla posizione di Glissant a causa dell’enfasi che entrambi pongono sul concetto di mutabilità, e per la comune adesione a una poetica della relazione, un concetto che può essere esteso alla politica della relazione.

La mostra è strutturata in una successione di quattro sale, ognuna delle quali si concentra su una specifica serie di problematiche affrontate dall’artista. Questi temi sono interconnessi lungo il percorso espositivo e si dispiegano attraverso la presenza delle opere che si trovano fuori dal museo. Insieme, questi spazi costituiscono i cinque “capitoli” che compongono la mostra. La prima sala presenta una selezione di brani che affrontano l’ampio aspetto politico della pratica di González-Torres in relazione ai concetti di autorità, giudizio e memoria. Sono opere legate da allusioni indirette alla cultura autoritaria dell’establishment, al fascismo e al conservatorismo sociale, nonché alla repressione specifica della comunità gay e agli atteggiamenti omofobi, con ripetute incursioni nel contesto spagnolo (per via della repressione cui la comunità fu sottoposta durante il regime franchista e anche in seguito, per anni).

La seconda sala esplora le idee di coppia, relazione fisica, duplicità e somiglianza o identità, così come l’equilibrio, l’amore e il dialogo tra mutevolezza ed eternità nell’opera di González-Torres. Lo sviluppo di un linguaggio sottile e spesso deliberatamente criptico sulla condizione queer, che dà la priorità agli aspetti romantici e riformula il linguaggio del minimalismo e del concettualismo come veicoli per i contenuti affettivi, è uno dei suoi principali contributi dell’arte di González-Torres. Ma, allo stesso tempo, è anche uno dei suoi gesti più politici, poiché l’artista era pienamente consapevole che questo gli permetteva di parlare di omosessualità, nello specifico di desiderio e amore omosessuale, evitando la censura che la destra conservatrice cercava di imporre a questi contenuti.

La terza sala ruota attorno ad alcune delle opere più esistenziali di González-Torres, che tuttavia hanno un contenuto politico di fondo con forti risonanze contemporanee. Vengono affrontate problematiche come il viaggio, l’emigrazione, l’esilio, il turismo e la fuga/libertà, con immagini di elementi come la spiaggia, l’acqua e il cielo, che fungono da metafore poetiche all’interno del lavoro dell’artista. Il tema del viaggio racchiude sia ciò che Nancy Spector chiama “nomadismo della mente” sia il concetto di dispersione (delle persone, ma anche dispersione delle componenti fisiche dell’opera). Le opere sono collegate da una gamma cromatica di bianco, blu e grigio, e la relativa mancanza di contenuto dell’immagine o il fatto di concentrarsi su un motivo generale forniscono al visitatore uno spazio di riflessione.

Infine, l’ultima sala esamina e collega le idee di patriottismo, militarismo, machismo e desiderio omoerotico. Il senso di nazione di un popolo è anche radicato nei suoi monumenti: come ha affermato Spector, “I monumenti sono cronache storiche portate alla luce. Entità quasi sempre fisse, monolitiche e statiche nel soggetto, rimarcano quali dovrebbero essere, per la cultura, la sua storia ei suoi valori”. La complessa implicazione di González-Torres nella forma e nel significato dei monumenti costituisce quindi uno dei temi dell’ultima sala e uno degli aspetti che vengono affrontati attraverso gli interventi nello spazio pubblico.

Felix González-Torres ha conosciuto la Spagna quando, nel 1971, ha lasciato Cuba per recarsi a Madrid, prima di stabilirsi a Porto Rico. L’artista ha iniziato i suoi studi artistici a Porto Rico, per poi proseguirli a New York. Il suo lavoro parla di una politica dell’identità complessa e antiessenzialista, rifiutando le classificazioni semplicistiche in cui è spesso inclusa. L’uso sottile del linguaggio e la cura che González-Torres mette nella scelta dei titoli delle sue opere consente di ipotizzare che siano diventati una specie di «shibolet», che il loro significato cambia fino a diventare qualcosa come un constrassegno che indica l’identificazione o l’appartenenza a uno o un altro gruppo. González-Torres, in quanto esiliato e migrante che si è mosso attraverso diversi mondi e identità, con la sua opera affronta la complessa codificazione di un’identità variabile.

Per tutte le informazioni sulla mostra è possibile visitare il sito del MACBA.

Immagine: Félix González-Torres, Untited (Para un hombre en uniforme) (1991; New York, Hessel Museum of Art)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraFélix González-Torres. Política de la relación
CittàBarcellona
SedeMACBA - Museo de Arte Contemporáneo de Barcelona
DateDal 26/03/2021 al 12/09/2021
ArtistiFélix González-Torres
TemiNovecento, Barcellona, MACBA - Museo de Arte Contemporáneo de Barcelona, Félix González-Torres

In Spagna una grande mostra su Félix González-Torres, artista dell'identità queer
In Spagna una grande mostra su Félix González-Torres, artista dell'identità queer


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