Dopo l’apertura prevista per il 3 luglio, abbiamo la data ufficiale. Il Grand Egyptian Museum aprirà ufficialmente le sue porte al pubblico il 1° novembre 2025. L’annuncio è arrivato dal primo ministro egiziano Mostafa Madbouly nel corso di una riunione del Gabinetto tenutasi nella Nuova Capitale Amministrativa. Secondo quanto dichiarato, il presidente Abdel Fattah Al Sisi ha dato la propria approvazione definitiva alla data, segnando così una tappa attesa da anni per il settore culturale e turistico egiziano. La conferma ufficiale giunge dopo una lunga fase di preparazione e completamento dei lavori che hanno coinvolto numerosi ministeri e istituzioni. Il Grand Egyptian Museum, situato nei pressi delle Piramidi di Giza, è stato concepito come uno dei più grandi musei archeologici del mondo e punta a diventare un punto di riferimento internazionale per la valorizzazione del patrimonio dell’antico Egitto. Esteso su una superficie di 120 acri, il progetto si configura come uno dei più ambiziosi mai realizzati, sostenuto da un investimento che supera il miliardo di dollari, pari a circa 920 milioni di euro.
Nel corso dell’incontro, Madbouly ha dato disposizioni precise a tutti i ministeri e agli enti interessati affinché completino le attività ancora in corso e garantiscano che il museo e tutta l’area circostante siano pienamente pronti per l’inaugurazione. L’obiettivo è quello di presentare l’evento nel modo più efficace possibile sotto ogni punto di vista, dalle infrastrutture alla logistica, dalla sicurezza all’accoglienza dei visitatori e delle delegazioni ufficiali. L’inaugurazione del museosi presenta come un’occasione storica, destinata ad avere risonanza internazionale. La cerimonia di apertura sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali di alto profilo, che coinvolgeranno personalità di rilievo provenienti da diversi paesi.
Il Grand Egyptian Museum è progettato per ospitare oltre 100.000 reperti. Si tratta infatti della più vasta collezione di reperti archeologici dell’antico Egitto mai riunita in un unico luogo e una parte importante dell’esposizione sarà dedicata ai tesori del faraone Tutankhamon, molti dei quali verranno mostrati al pubblico per la prima volta. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un polo museale che contribuisca anche allo sviluppo del turismo culturale, considerato una componente chiave della strategia economica egiziana. Il GEM (già in parte accessibile) è articolato in 12 sale principali, organizzate secondo dinastie e periodi storici. Tra le epoche rappresentate figurano il Terzo Periodo Intermedio, il Periodo Tardo, il periodo Greco-Romano e il Nuovo Regno, che vide regnare faraoni come Ramses II e Tutankhamon. Altre sezioni saranno dedicate al Regno Medio e all’Antico Regno, periodo di massimo sviluppo dell’architettura piramidale. Ogni sala ospita almeno 15.000 reperti, tra cui statue e oggetti di uso quotidiano, mentre una scalinata di sei piani è pronta per offrire una vista panoramica sulle piramidi e accogliere monumenti ed esposizioni. Il museo integra inoltre spazi per bambini, realtà aumentata, ristoranti, negozi, un Centro Congressi e un Auditorium, con l’obiettivo di attrarre un pubblico eterogeneo.
Secondo il premier il museo rappresenta una delle più rilevanti iniziative culturali dell’Egitto contemporaneo, con l’ambizione di attrarre visitatori da ogni parte del mondo e di rafforzare la posizione del Paese come custode di una delle civiltà più antiche e influenti della storia. Il governo punta dunque a fare del museo un simbolo di rilancio e centralità culturale su scala globale. L’inaugurazione rappresenterà anche un banco di prova per la capacità delle autorità egiziane di gestire eventi complessi e di rilievo mondiale. A meno di tre mesi dalla data ufficiale, i preparativi entrano perciò nella fase finale. Con l’approvazione definitiva del presidente Al Sisi e il coordinamento richiesto da Madbouly, il Grand Egyptian Museum si avvia a diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama museale internazionale.
![]() |
Il Grand Egyptian Museum aprirà il 1° novembre: via libera del presidente Al Sisi |
L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.Per inviare il commento devi
accedere
o
registrarti.
Non preoccuparti, il tuo commento sarà salvato e ripristinato dopo
l’accesso.