Ville sul Lago di Como, quali vedere: le 10 da non perdere


Quali sono le migliori ville sul Lago di Como? Ecco secondo noi le 10 da non perdere!

Il Lago di Como è una delle mete turistiche più affascinanti d’Italia, celebre per la sua bellezza paesaggistica e le ville storiche che si affacciano sulle sue sponde. Questo gioiello lombardo ha attirato l’attenzione di numerosi scrittori e personaggi illustri nel corso dei secoli, che hanno scelto di costruire qui le loro dimore. “Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia”, scrive Stendhal nel suo romanzo La Certosa di Parma, pubblicato nel 1839. “Le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all’uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro, affrettati a goderne”. Tutto sul lago di Como parla d’amore e pazienza, nulla è brutale. Qui le storie di uomini e donne si sono sfiorate attraverso i secoli, o avviluppate in una stretta morsa e sono state spesso celate da alberi di cipressi e lecci da cui spuntano quelle 10 ville da visitare assolutamente sul lago di Como. Ecco quali sono secondo noi.

1. Villa Balbianello

Iniziamo il nostro viaggio con una delle ville più celebri e scenografiche sul lago di Como: Villa Balbianello a Lenno, che è stata location di film come Star Wars e 007. Casino Royale. Situata su antiche fondamenta di un monastero francescano, la villa che offre una vista indimenticabile sul lago, venne fatta costruire nel 1787 dal cardinale Angelo Maria Durini, che amava intrattenersi con amici e personaggi illustri dell’epoca quali Alessandro Manzoni. La proprietà passò successivamente a Luigi Porro Lambertenghi che assunse Silvio Pellico come educatore del figlio. Il poeta e patriota rimase così impressionato dalla villa che la citerà in molte delle sue lettere e nell’opera Le mie prigioni. Nel 1974 la villa fu acquistata dall’instancabile esploratore Guido Monzino che rinnovò profondamente il giardino, provando a riproporre come esso si presentava durante il Settecento. Non tutto però rimase intatto, infatti egli all’interno della sua dimora inserì innumerevoli passaggi segreti e, nei suoi appartamenti privati, espose statue regalategli dagli inuit durante i suoi viaggi e una ricca collezione di dipinti cinesi su vetro.

Villa Balbianello
Villa Balbianello. Foto: Markus Mark

2. Villa Carlotta

Anche Villa Carlotta, dimora neoclassica situata a Tremezzo, ha intrecciato legami con importanti personalità come, per esempio, la principessa Marianna di Prussia che donò la dimora  alla figlia Carlotta, nel 1850, per celebrare le nozze della giovane con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen. Fu proprio il duca a ribattezzare la villa come “Carlotta” proprio in onore della moglie che morirà prematuramente, dopo soli quattro anni di matrimonio. Costruita nel 1690 su commissione dei Marchesi Clerici, Villa Carlotta è circondata da un magnifico giardino all’italiana, famoso per la sua fioritura primaverile di azalee e rododendri. Nel 1801 ne divenne proprietario l’allora presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina, Giovanni Battista Sommariva, che possedeva un ingente patrimonio. Egli, amante appassionato di arte e poesia, acquisì infatti una moltitudine di opere tra cui il modello originale in gesso della Tersicore di Antonio Canova.

Villa Carlotta
Villa Carlotta. Foto: Diego Bonacina

3. Villa Melzi d’Eril

Affacciata sulle acque del lago, precisamente a Bellagio, si trova Villa Melzi d’Eril con i suoi giardini di 800 metri dal chiosco in stile arabo. Così spettacolari da essere stati dichiarati monumento nazionale, al loro interno custodiscono la villa, la cappella e l’orangérie, oggi allestita a museo. Il complesso fu creato tra il 1808 e il 1810 da Francesco Melzi d’Eril, duca di Lodi e figura politica di spicco nel Regno Italico, e progettato dall’architetto Giocondo Albertolli come villa neoclassica elegante e sobria, proprio per valorizzare al meglio il panorama circostante. Artisti famosi dell’epoca, come Andrea Appiani, Giuseppe Bossi, e Antonio Canova, contribuirono alla decorazione e all’arredamento. Francesco Melzi d’Eril visse qui durante la sua carriera politica e successivamente la utilizzò come residenza estiva fino alla sua morte nel 1816. Questo luogo unisce l’arte di illustri artisti e l’abilità di tecnici esperti in un’armonia unica, lodata da autori come Stendhal nel suo libro “Rome, Naples, Florence” del 1817.

Villa Melzi d'Eril
Villa Melzi d’Eril. Foto: Wikimedia/Marcus90

4. Villa Monastero

Situata a Varenna, come suggerisce il nome, questa villa era originariamente un monastero femminile di fondazione cistercense della fine del secolo XII, trasformato in seguito in un museo composto da 14 stanze, dove è possibile ammirare mobili antichi e opere d’arte. Villa Monastero è circondata da un incantevole giardino botanico, che offre uno spettacolo di colori e profumi durante tutto l’anno. La villa passò di mano in mano attraverso i secoli, dai valsassinesi Mornico a Carolina Maumari (nipote della prima moglie di Alessandro Manzoni), giungendo infine ai milanesi De Marchi. La costruzione del XVII secolo, con ampie vetrate che affacciano sul lago di Como, forma il nucleo della casa-museo in cui si trovano i saloni arredati alla fine del XIX secolo, ognuno in uno stile distintivo: la Sala Rossa, che deve il suo nome al colore delle tappezzerie e degli arredi, è in stile neorococò, mentre gli arredi della sala della Musica seguono il neobarocco. Un imponente scalone, ornato da marmi policromi, stucchi e piastrelle colorate, collega il piano terra al primo piano, diventando esso stesso uno dei tesori più pregiati del palazzo.

Villa Monastero
Villa Monastero. Foto: Mauro Cassina

5. Villa d’Este

La nostra lista prosegue con Villa d’Este, una villa rinascimentale che occupa un posto d’onore sulle rive del Lago di Como, a Cernobbio. Questa dimora, famosa per la sua raffinatezza e per essere stata dimora di principesse, marchesi, sultani e zar, dal 1873 è un elegante resort a cinque stelle, eletto miglior hotel del mondo nel 2009. Costruita nel 1568 per essere la residenza estiva del cardinale Gallio, la villa fu progettata da Pellegrino Pellegrini, detto “Il Tibaldi”, che la immerse in un parco immenso corredato da piante secolari e strutture elegantissime quali il Ninfeo di Pellegrino Pellegrini, la Fontana dell’Ercole e il Tempietto di Telemaco. Vagando senza meta tra i saloni della villa d’Este, il visitatore potrà ammirare decorazioni di Andrea Appiani e opere della scuola del Canova.

Villa d'Este
Villa d’Este. Foto: K. Weise

6. Villa Erba

Anche Villa Erba, come Villa Monastero era in origine un monastero di suore benedettine. Secondo alcuni autori del periodo tra il Quattro e il Cinquecento, il nome del luogo in cui sorge Cernobbio potrebbe derivare da “cenobio”, cioè monastero. Questa ipotesi suggerisce che il luogo sulla riva del Lago di Como prese il nome da un complesso religioso costruito nel 966, dedicato a Santa Maria e abitato dalle suore Benedettine e il cui monastero avrebbe poi dato origine a Villa Erba, che fu costruita sopra di esso. Essa venne acquistata nel 1815 dalla contessa Vittoria Calderara alla quale si devono moltissime delle migliorie oggi visibili come il salone affrescato con lo stemma della famiglia. Nel corso degli anni essa passò poi di mano in mano, di famiglia in famiglia, fino ad arrivare alla dinastia degli Erba che su progetto degli architetti Savoldi e Borsani di Milano, acquisirà uno stile neoclassico all’esterno, mentre al suo interno si susseguono stanze sfarzosissime.

Villa Erba
Villa Erba. Foto: Wikimedia/Arnaud25

7. Villa Bernasconi

Situata a Cernobbio, Villa Bernasconi è uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago di Como. Le forme sinuose della villa si fondono perfettamente con il giardino circostante, creando un’atmosfera idilliaca, all’interno del quale è presente un museo che racconta la storia di questa dimora, dalla sua nascita alla sua costruzione fino ai giorni nostri. Nel 1876, il Cavalier Bernasconi avviò la sua industria, successivamente nota come Tessiture Bernasconi. Inizialmente essa era solamente una piccola tessitura con 40 telai, ma crebbe rapidamente nel 1906, con 560 telai. La zona intorno all’originale stabilimento di Cernobbio fu ampliata, diventando una cittadella industriale con case per operai, impiegati e una residenza padronale, insieme a un asile e costruì una nuova dimora per rappresentare il suo successo.. Situata vicino al centro cittadino e ai propri stabilimenti serici, la villa fu completata nel 1906, coincidendo con l’Esposizione Universale di Milano e l’apertura del Traforo del Sempione.

Villa Bernasconi
Villa Bernasconi. Foto: Dario Crespi

8. Villa Serbelloni

Occupando una posizione privilegiata sul crinale di una collina, a Bellagio, Villa Serbelloni offre una vista panoramica mozzafiato sul Lago di Como. Secondo la leggenda, proprio la collina su cui sorge la villa, accoglieva un tempo un’antica dimora romana appartenuta a Plinio il Giovane che tanto amò queste sponde. Trasformata poi in castello durante il medioevo, essa fu ben presto abbandonata e divenne covo di ladri e briganti. Gli interni della villa sono oggi adornati da raffinati saloni con soffitti decorati secondo lo stile dei secoli XVII e XVIII, caratterizzati da volte a botte e a cassettoni, mentre il parco circostante si estende per gran parte del promontorio di Bellagio e presenta ampi tratti di folto bosco. Il tortuoso viale che conduce alla villa è ornato da terrazze fiorite e aiuole dove crescono tassi e bossi, sapientemente modellati in forme geometriche. 

Villa Serbelloni
Villa Serbelloni. Foto: Wikimedia/Trolvag

9. Villa del Grumello

Villa del Grumello, insieme a Villa Olmo (della quale abbiamo parlato nei 10 luoghi da non perdere a Como, e vi rimandiamo dunque a quell’articolo), è un gioiello sul lago di Como, che custodisce un’importante storia. In passato nota come Castellazzo, fu fondata nel XV secolo come rustico circondato da vigneti e frutteti e poi ricostruita nel XVI secolo da Tommaso d’Adda. Nel corso dei secoli, è passata attraverso varie famiglie e restauri, inclusi quelli dell’architetto Tibaldo Pellegrini e di Simone Cantoni, che aggiunse alla villa delle ali laterali. Essa ha ospitato personaggi illustri come Vincenzo Monti, Alessandro Volta e Ugo Foscolo del quale si trova un busto in giardino. Ci si può quasi immaginare il loro passeggiare tra gli interni della villa, mentre ammirano affreschi e stucchi seicenteschi con temi per lo più agresti e calpestando i pavimenti di legno e marmo. Durante il Novecento essa fu poi tramutata in casa di riposo e successivamente in ufficio delle seterie Ratti, ma fu solamente nel 2006 che l’Associazione Villa del Grumello ristrutturò l’edificio per renderlo sede di iniziative culturali e eventi.

Villa del Grumello
Villa del Grumello. Foto: Wikimedia/CristianNX

10. Villa Pizzo

Villa Pizzo, una delle antiche dimore del lago di Como, deve il suo nome allo sperone roccioso su cui è posizionata, poiché “Piz” in dialetto comasco significa punta o sporgenza. Situata tra Moltrasio e Cernobbio, la villa e i suoi annessi sono visibili solo dal lago e i suoi terreni furono acquistati nel XV secolo e custoditi gelosamente per oltre quattro secoli, dalla famiglia Mugiasca. La famiglia però non fu mai restia nell’invitare spesso personaggi illustri e tra essi spicca, per esempio,  lo scienziato Alessandro Volta, del quale fecero costruire un monumento proprio all’indomani della sua morte nel 1827. Successivamente la proprietà passò a Ranieri d’Asburgo, viceré del Lombardo-Veneto, che trovò nel Pizzo uno spazio in cui rifugiarsi. A seguito dei Moti del ’48, la villa passò nelle mani di Elise Musard, una affascinante donna parigina, che impreziosì la villa e la dipinse di rosa: tratto distintivo ancora oggi di questa proprietà.

Villa Pizzo
Villa Pizzo. Foto: Riccardo Ortelli

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