Un insolito mosaico romano è stato scoperto in Inghilterra, nel villaggio di Wroxeter (Shropshire), dove alcuni scavi archeologici condotti nel sito della città romana di Viroconium (la quarta più grande della Britannia romana, si estendeva per quasi 80 ettari tra le sue mura e aveva una popolazione stimata di circa 15mila persone) hanno fatto riemergere diversi resti: un possibile santuario o mausoleo, un monumentale edificio civico a bordo strada e accenni di un tempio. Gli scavi hanno indagato una parte inesplorata del sito dove i resti del periodo romano giacciono quasi completamente sotto terra.
A dare la notizia della scoperta è la società Vianova Archaelogy che sta conducendo lo scavo assieme all’Università di Birmingham e Albion Archaeology per conto dell’English Heritage Trust. Trenta archeologi hanno trascorso un mese sul sito tra luglio e agosto: tra di loro 20 studenti archeologi e volontari di tutte le età, mentre più di 1000 persone hanno visitato lo scavo con visite guidate per vedere cosa stavano facendo gli archeologi e cosa avevano trovato. Lo scavo è stato diretto dal dottor Peter Guest (Vianova Archaeology), dal dottor Roger White (University of Birmingham) e da Mike Luke (Albion Archaeology).
Il mosaico, il primo ad essere scoperto a Wroxeter dal 1859, proviene da una stanza di una grande casa a schiera, probabilmente di proprietà di una famiglia ricca e potente, ed è decorato con una scena acquatica con delfini stilizzati e vari tipi di pesci. Le parti inferiori del muro della stanza del mosaico sono intatte e presentano ancora l’intonaco dipinto originale. Il mosaico risale probabilmente al II secolo ed è sopravvissuto perché l’edificio fu in seguito ristrutturato, probabilmente nel tardo III o IV secolo, quando la stanza fu riempita con detriti per sollevare l’interno della casa (probabilmente per adattarsi all’altezza aumentata delle strade adiacenti).
Il santuario o mausoleo era una piccola struttura quadrata in pietra con una camera centrale. In origine poteva essere alto diversi piani e le sue pareti esterne erano ricoperte di intonaco dipinto, parte del quale era ancora al suo posto, il che significa che sarebbe stato visibile da miglia di distanza. Se fosse stato un mausoleo, la sua camera doveva probabilmente contenere i resti di un individuo importante nella storia più antica di Wroxeter, forse qualcuno associato alla precedente fortezza legionaria o forse un padre fondatore della nuova città. L’edificio pubblico a lato della strada correva lungo una delle strade principali di Wroxeter di fronte al foro della città, era largo solo 8 metri ma lungo almeno 50. L’interno era decorato con intonaco dipinto e il pavimento era stato rialzato almeno in un’occasione.
Si pensa che il blocco in cui è avvenuto lo scavo fosse il luogo dove sorgeva il principale tempio pubblico della città. Non è stata trovata alcuna prova diretta di un tempio, ma un certo numero di vasi di ceramica completi e rotti provenienti da questa parte del sito potrebbero essere la prova delle offerte dei fedeli alle divinità qui venerate.
“È stato un progetto fantastico a cui partecipare ed è stato un privilegio essere invitati dall’English Heritage a scavare in un sito iconico come Wroxeter”, dice il responsabile degli scavi Peter Guest. “Ciò che abbiamo scoperto questa stagione ha superato tutte le nostre aspettative: nessuno avrebbe pensato che i resti romani di Wroxeter sopravvivessero così incredibilmente bene qui. Il mosaico è una cosa davvero incantevole ed è stato un piacere vederlo scoprire e pulire, è come guardare un acquario di 2.000 anni congelato nella pietra! Il santuario o mausoleo è un’altra scoperta molto speciale perché sembrerebbe risalire ai primi capitoli della storia di Wroxeter come sito romano, forse ai decenni in cui era una base militare da cui è stata lanciata la conquista delle tribù celtiche nell’odierno Galles. Abbiamo ottenuto grandi cose questa stagione di scavi, il tutto a testimonianza della dedizione e del duro lavoro del nostro piccolo team che ha vissuto e lavorato in loco per 4 settimane, tra cui archeologi professionisti di Albion Archaeology e studenti archeologi e volontari dell’Università di Cardiff. Siamo molto fortunati ad aver scavato a Wroxeter: ogni giorno produceva nuove meravigliose scoperte e l’emozione era palpabile. È stato anche fantastico che in tanti abbiano potuto visitare gli scavi e vedere cosa stavamo facendo quest’estate”.
Roger White, co-direttore dello scavo, ha detto: “Dopo aver trascorso molti anni a scavare e studiare la città romana di Wroxeter e la sua storia successiva, è stato estremamente emozionante essere coinvolti in nuove scoperte così importanti. Abbiamo a lungo sospettato che qui si trovasse un importante edificio pubblico e, sebbene ora ne abbiamo la conferma, l’edificio è per certi aspetti sconcertante da comprendere. Ciò non sorprende, data la grandezza apparente di questo edificio, ma le nuove conoscenze sono una prova sorprendente della ricchezza dei fondatori della città, enfatizzata dalla straordinaria sopravvivenza di un mosaico multicolore e di pareti affrescate costruite nei primi decenni di esistenza della città. È estremamente raro trovare sia un mosaico che il suo intonaco associato, e nulla di simile è mai stato trovato prima a Wroxeter. È importante sottolineare che il sito offre anche opportunità scientifiche per comprendere come la città romana sia diventata un terreno agricolo produttivo per oltre 1.500 anni dopo la sua scomparsa nel V secolo. Questa parte della città non è mai stata scavata in tempi moderni e la nostra ricerca sulle prove dgli scavi antichi potrebbe offrire spunti sulla futura evoluzione del suolo alla luce del cambiamento climatico”.
“Albion Archaeology”, dichiara Mike Luke, “è stata lieta di essere partner di un progetto così importante e di successo. Sebbene la nostra area di lavoro principale sia nelle Midlands orientali, ho lavorato a Wroxeter con Roger White negli scavi degli anni Ottanta, quindi è stato meraviglioso essere invitato di nuovo. Albion Archaeology ha fornito archeologi altamente qualificati ed esperti per supervisionare il lavoro sul campo, formare e ispirare studenti che diventeranno la prossima generazione di archeologi. È stato anche un piacere lavorare con una serie di volontari dell’English Heritage le cui nuove esperienze si baseranno sulle loro conoscenze e sulla loro passione per l’archeologia. Albion Archaeology ha anche contribuito con una serie di servizi tecnici, il che significa che il lavoro sul campo e le attività successive al lavoro sul campo saranno svolte secondo i più alti standard professionali. Le partnership tra organizzazioni archeologiche commerciali come Albion Archaeology e scavi di ricerca/formazione sono sorprendentemente rare in Gran Bretagna, ma i vantaggi di tali iniziative sono enormi per tutti i partner e i partecipanti”.