Un nuovo record mondiale consacra la fama di Rosalba Carriera (Venezia, 1673 – 1757), la grande pittrice veneziana pioniera della tecnica del pastello. L’altro ieri, presso la casa d’aste Cheffins di Cambridge, il suo Ritratto di Coulson Fellowes, appena riemerso e messo sul mercato dopo essere rimasto per tre secoli nella proprietà della stessa famiglia, ha raggiunto le 508.000 sterline (583mila euro), stabilendo un primato assoluto per l’artista. L’opera raffigura Coulson Fellowes, aristocratico inglese, all’età di 28 anni, ed è stata eseguita nel 1724 durante il soggiorno veneziano del nobile.
L’opera, presentata sul mercato per la prima volta dopo oltre tre secoli, è stata contesa da numerosi offerenti, sia britannici che internazionali, per poi essere aggiudicata via telefono a un collezionista privato con sede nel Regno Unito. La stima iniziale, compresa tra le 15.000 e le 25.000 sterline (17-29mila euro), è stata ampiamente superata, a conferma dell’interesse crescente per la pittrice veneziana, già celebre nel suo tempo e oggi considerata figura centrale della ritrattistica settecentesca. Il precedente record apparteneva a un altro suo pastello, il Ritratto di Gustavus Hamilton, venduto a New York nel 2002 per 421.250 sterline. L’asta di Cambridge ha dunque fissato una nuova soglia, sancendo il riconoscimento della qualità e del valore storico dell’opera di Carriera.
Il dipinto, un ritratto a mezzo busto realizzato a Venezia, trova riscontro nel diario dell’artista, che registra la visita di Coulson Fellowes al suo studio nel corso del Grand Tour, tra il 1723 e il 1725. Quella di Fellowes, all’epoca giovane rampollo destinato a una carriera politica, fu una delle tante committenze di aristocratici inglesi che nel Settecento si rivolsero a Carriera per un ricordo del loro viaggio in Italia.
Coulson Fellowes, nato nel 1696, era figlio dell’avvocato William Fellowes di Eggesford, nel Devon. Alla morte del padre, nel 1725, ereditò Eggesford Manor. Fu proprietario terriero e parlamentare per la circoscrizione di Huntingdonshire, che rappresentò dal 1741 al 1761. Nel 1737 acquistò l’abbazia di Ramsey e, insieme al dottor John Addenbrooke, divenne uno dei principali sostenitori dell’omonimo ospedale di Cambridge. Il ritratto rimase per lungo tempo nella collezione di famiglia, conservato a Shotesham Park nel Norfolk fino alla morte del maggiore Charles Fellowes nel 1979. Dopo la vendita della tenuta, l’opera restò comunque proprietà della famiglia ed è stata ora messa all’asta per la prima volta dalla sua esecuzione.
Rosalba Carriera era tra le pittrici più richieste della sua epoca. La sua abilità con il pastello, tecnica che contribuì a elevare al rango di genere autonomo, le assicurò committenze da parte di nobili, sovrani e intellettuali di tutta Europa. Tra i suoi ritratti figurano Luigi XV di Francia, Horace Walpole e Antoine Watteau. L’artista veneziana seppe trasformare la ritrattistica in uno strumento di immediata espressione, capace di restituire intimità, freschezza e naturalezza, caratteristiche che colpirono i viaggiatori del Grand Tour e le corti europee.
Luke Bodalbhai, specialista di dipinti presso Cheffins, ha sottolineato l’importanza del risultato ottenuto: “Si tratta di uno studio particolarmente elegante, che evidenzia il talento di Rosalba come una delle protagoniste della ritrattistica del XVIII secolo. Quest’opera è affascinante perché nasce dall’incontro tra una delle artiste più innovative del suo tempo e un giovane viaggiatore inglese negli anni cruciali del Grand Tour. Rosalba Carriera fu una delle prime donne a conquistare fama internazionale come ritrattista, e poter offrire quest’opera sul mercato per la prima volta è stato un privilegio”.
Il successo dell’asta conferma l’interesse che Carriera seppe riscuotere già nei primi decenni del Settecento, in particolare tra gli aristocratici britannici. Nel 1721 l’artista scriveva al pittore francese Nicolas Vleughels, direttore dell’Accademia di Francia a Roma, di essere stata “attaqué par des Angles”, segnalando il numero crescente di commissioni provenienti dall’Inghilterra. A partire dal 1723, inoltre, il suo diario annota numerosi incarichi ottenuti tramite Joseph Smith, console britannico a Venezia e importante mecenate, che con ogni probabilità presentò Fellowes alla pittrice.
L’opera del 1724 si colloca in un momento chiave della carriera di Carriera, poco dopo il suo soggiorno parigino del 1719-1720. Durante quel viaggio, l’artista fu ospite del collezionista Pierre Crozat e incontrò alcuni dei maggiori pittori del tempo, come Hyacinthe Rigaud, Nicolas de Largillière e lo stesso Watteau, di cui divenne amica e con cui condivise un comune spirito rococò. Fu proprio a Parigi che Carriera consolidò la sua fama internazionale, prima di tornare a Venezia e continuare a ricevere prestigiose committenze.
Secondo Bodalbhai, il ritratto di Fellowes esprime “spontaneità, schiettezza e intimità, qualità che portarono Rosalba alla celebrità internazionale all’inizio del XVIII secolo. Il suo rapporto con Watteau riflette un gusto tipicamente rococò, perfettamente reso attraverso il pastello, che divenne il segno distintivo della sua produzione”.
Le opere di Rosalba Carriera sono oggi conservate nei più importanti musei del mondo, dal Louvre alla National Gallery di Londra, dalla Frick Collection di New York a istituzioni europee e americane che custodiscono ritratti e allegorie di sua mano. La vendita di Cambridge non solo stabilisce un record d’asta, ma riafferma il ruolo centrale della pittrice veneziana nella storia dell’arte europea.
Il valore raggiunto, ben al di sopra delle stime iniziali, testimonia la vitalità del mercato per le opere del Settecento e l’attenzione verso figure femminili che, come Carriera, seppero affermarsi in un contesto dominato da artisti uomini. L’asta di Cheffins ha dunque segnato un momento importante per il riconoscimento di un’artista che, già nel suo tempo, seppe imporsi con originalità e maestria, aprendo la strada a generazioni di pittrici e consolidando il pastello come tecnica di grande dignità artistica.
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