Arte contemporanea a Milano: 10 luoghi (più 1) da visitare in città


Dove trovare la grande arte contemporanea a Milano? Ecco un tour tra 10 luoghi (più uno) in città!

Da alcuni anni ormai Milano è diventata un importante punto di riferimento europeo per l’arte contemporanea: mostre di rilievo internazionale, la fiera Miart, la Milano Art Week e molti altri eventi l’hanno resa una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea, e pertanto è possibile trascorrere alcuni giorni nel capoluogo lombardo col preciso intento di aggirarsi tra mostre, inaugurazioni e musei che consentono al pubblico di esplorare tutta l’arte contemporanea in ogni sua forma. Ma da dove cominciare, dato che l’offerta negli ultimi anni si è notevolmente ampliata? Suggeriamo di seguito dieci luoghi più uno per avere una buona panoramica!

1. La GAM (Galleria d’Arte Moderna) e il Museo del Novecento

Prima di immergersi nell’arte contemporanea di Milano, forse si può cominciare... dalle basi: una visita alla GAM (per l’arte dell’Ottocento) e al Museo del Novecento (per, appunto, l’arte del XX secolo) è il modo migliore per prepararsi a vedere le creazioni del presente. La GAM è un percorso che conduce dal Neoclassicismo (da Canova, per intenderci) fino ai primi del Novecento con autori come Gaetano Previati e Giuseppe Pellizza da Volpedo, mentre il Museo del Novecento, erede del Civico Museo d’Arte Contemporanea chiuso nel 1998, parte proprio da qui (e per l’esattezza dal 1902, anno del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, a cui è dedicata un’intera sala) fino ad arrivare alle soglie della contemporaneità, passando attraverso le avanguardie internazionali (il cubismo, l’astrattismo di Kandinskij e così via), il futurismo, la metafisica, l’arte del dopoguerra, l’Arte Povera fino ad arrivare agli anni Ottanta con la Transavanguardia. Al Museo del Novecento non è comunque raro vedere opere di artisti contemporanei nell’ambito di mostre temporanee che le mettono in dialogo con quelle della collezione permanente dell’istituto.

Museo del Novecento
Museo del Novecento

2. PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea

È uno dei templi dell’arte contemporanea di Milano fin dagli anni Cinquanta: il PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di via Palestro si trova vicino alla GAM e fu costruito tra il 1951 e il 1953 su progetto di Ignazio Gardella, per essere poi riqualificato nel 1973 e nuovamente restaurato nel 1996, tre anni dopo l’attentato mafioso che lo aveva danneggiato. Il PAC è lo spazio pubblico della città riservato all’arte contemporanea: “un luogo aperto a tutti dove vivere e condividere la cultura contemporanea attraverso l’arte”, recita la presentazione ufficiale. Obiettivo dell’istituto è quello di far arrivare l’arte contemporanea al pubblico attraverso mostre che esplorano le novità dell’arte italiana e internazionale con approfondimenti monografici o rassegne collettive. Inoltre, il PAC promuove la conoscenza dell’arte contemporanea attraverso attività gratuite e un apposito programma rivolto sia agli adulti che ai bambini. Dotato di un Comitato Scientifico nominato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, il PAC si presenta come un unico ambiente articolato in più sale, dove hanno luogo le mostre. Negli anni, il PAC ha ospitato i più grandi artisti nazionali e stranieri.

PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea
PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea

3. Studio Museo Francesco Messina

Con lo Studio Museo Francesco Messina chiudiamo il viaggio tra gli istituti civici: ospitato nell’ex chiesa di San Sisto al Carrobbio, si tratta del museo comunale che conserva, valorizza e promuove le opere del grande scultore Francesco Messina (Linguaglossa, 1900 - Milano, 1995), del quale costituisce l’istituto di riferimento. La raccolta si è arricchita nel corso del tempo, ed è una tappa fondamentale del tour tra i luoghi milanesi dell’arte contemporanea perché dal 2014 lo Studio Museo Francesco Messina accoglie mostre e iniziative dedicate proprio all’arte contemporanea “che lo rendono un laboratorio aperto alle sollecitazioni contemporanee e un luogo pubblico e gratuito dove presentare i lavori di giovani artisti emergenti”, come si legge nella presentazione. Il ruolo dello Studio Museo Francesco Messina come luogo in cui si coltivano i talenti del domani è certificato dal fatto che da alcuni anni è sede della mostra annuale dedicata al vincitore del Premio Cramum, prestigioso riconoscimento che ogni anno viene assegnato a un giovane di talento e che vede già nel suo albo d’oro alcuni tra i più affermati artisti italiani.

Lo Studio Museo Francesco Messina
Studio Museo Francesco Messina

4. Fondazione Stelline

Attiva dal 1986, quando fu costituita da Regione Lombardia e Comune di Milano, la Fondazione Stelline ha sede nel Palazzo delle Stelline da cui prende nome, a pochi passi da Santa Maria delle Grazie, dove si trova il Cenacolo di Leonardo da Vinci. La fondazione fu istituita proprio per preservare il Palazzo, luogo ricco di storia: era infatti sede di un orfanotrofio gestito dalle monache benedettine di Santa Maria della Stella (le orfanelle qui ospitate erano chiamate “stelline”: ecco il perché del nome dell’edificio), e fu acquistato dal Comune di Milano negli anni Settanta. Oggi è un attivo polo culturale, dedicato alla promozione del teatro e dell’arte contemporanea, con mostre che si svolgono nelle sale del Palazzo dal 1996. In particolare, l’attività del Palazzo è volta sia a esplorare il secondo Novecento, sia a portare al pubblico l’arte contemporanea, spesso con rassegne che intendono scoprire e valorizzare gioani artisti di talento: l’idea, spiega la Fondazione, è quella di interpretare “il contemporaneo come offerta delle ricerche più originali in collegamento a quei fondamenti del recente passato che non possono essere dimenticati, perché condizioni per rendere fecondo il futuro”. La Fondazione dispone anche di una collezione permanente di circa quaranta opere di artisti contemporanei.

Fondazione Stelline
Fondazione Stelline

5. Gallerie d’Italia di piazza Scala

È il polo culturale e artistico della banca Intesa Sanpaolo, e si sviluppa tra gli attigui Palazzo Brentani e Palazzo Anguissola Antona Traversi, accogliendo le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo in un doppio percorso: uno che va dal Neoclassicismo fino ai primi del Novecento, e uno che attraversa tutto il XX secolo. Tuttavia non di rado le Gallerie d’Italia di piazza Scala ospitano anche mostre d’arte contemporanea. Tipicamente, le Gallerie d’Italia presentano al pubblico una grande mostra che sviluppa uno dei temi della collezione permanente (dunque con eventi dedicati ad argomenti che si collocano tra la fine del Settecento e gli anni Ottanta-Novanta del Novecento), e in parallelo uno o due eventi sul contemporaneo. L’attenzione delle Gallerie d’Italia si concentra molto sulla fotografia: diversi dei più grandi maestri italiani della fotografia hanno di recente esposto nei palazzi di piazza Scala.

Gallerie d'Italia di piazza Scala
Gallerie d’Italia di piazza Scala

6. Fondazione Prada

Fondata nel 1993 da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, la Fondazione Prada dal 2015 ha sede in un grande polo in zona corso Lodi, progettato dallo studio OMA di Rem Koolhas che ha riqualificato un’ex distilleria di liquori attorno alla quale sono stati realizzati altri edifici che, su una superficie di 19.000 metri quadri, ospitano la collezione permanente, i grandi spazi dedicati alle mostre temporanee, l’auditorium, il bookshop, il Bar Luce, il Ristorante Torre aperto nel 2018 nella Torre alta 60 metri che ha completato, proprio in quell’anno, la realizzazione dell’edificio. Un laboratorio delle idee: è così che la Fondazione Prada ama pensare a se stessa, convinta che “la cultura sia profondamente utile e necessaria, oltre che coinvolgente e attrattiva”, come illustra la mission di un istituto che mira a “offrire nuove opportunità di ampliare e approfondire i nostri modi di imparare”, esplorando diversi campi (arte, fotografia, cinema, musica, scienza e molto altro). Dall’anno dell’apertura nel 2015, la Fondazione Prada ha ospitato decine di mostre che ogni anno si collocano tra gli eventi di maggior richiamo del panorama nazionale.

Fondazione Prada
Fondazione Prada

7. Pirelli HangarBicocca

Pirelli HangarBicocca è una fondazione no profit che ha sede in un edificio situato in una delle prime aree industriali d’Italia: in passato era un capannone della Ansaldo Breda dove si costruivano locomotive (e l’esterno ancor oggi mantiene il suo aspetto di edificio industriale, ma anche all’interno sono stati mantenuti i pavimenti in cemento e gli alti soffitti della fabbrica). Fondato nel 2004, Pirelli HangarBicocca è oggi uno dei principali spazi di sperimentazione e promozione dell’arte contemporanea: occupa un’area di 15.000 metri quadri di spazi espositivi, che lo rendono uno dei complessi più grandi d’Europa nel suo genere. Oltre alle mostre temporanee e a un ricco public program che diffonde in modo massiccio l’arte contemporanea parlando sia agli adulti sia ai più piccoli (da anni peraltro Pirelli HangarBicocca organizza campus estivi per bambini), l’istituto è sede dei Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, una delle opere contemporanee più iconiche della città.

Pirelli HangarBicocca
Pirelli HangarBicocca

8. Fondazione Arnaldo Pomodoro

Istituita nel 1995 secondo la volontà di Arnaldo Pomodoro che intendeva creare una “Casa della Scultura” (come spiega la fondazione stessa, creare uno “spazio inventivo, quasi sperimentale, di studio e confronto sui temi dell’arte contemporanea, dalle esperienze delle avanguardie fino alle più recenti prospettive, mirando a un coinvolgimento, profondo e globale, con le persone e la società”), la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha sede in uno spazio in via Vigevano, in zona Darsena. Si tratta di uno degli spazi espositivi dove si possono scoprire i più interessanti talenti emergenti dell’arte contemporanea, che vengono valorizzati dalla Fondazione attraverso soprattutto due iniziative: il Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura e le Project Room (ovvero un ciclo di mostre temporanee dedicate ai giovani artisti). La Fondazione è inoltre l’istituto di riferimento per l’opera di Arnaldo Pomodoro, avendone avviato il catalogo ragionato e la digitalizzazione dell’archivio.

Fondazione Arnaldo Pomodoro
Fondazione Arnaldo Pomodoro

9. Chiostri di Sant’Eustorgio e Museo Diocesano

Il polo che unisce il Museo Diocesano e i Chiostri di Sant’Eustorgio è tradizionalmente votato all’arte sacra, ma il Museo Diocesano, aperto nel 2001 e intitolato nel 2017 al cardinale Carlo Maria Martini, oltre a contare su di una importante raccolta permanente di opere che vanno dal II secolo ai giorni nostri (il Museo è anche sede di una preziosa raccolta di arte sacra di Lucio Fontana, per esempio) e su mostre d’arte antica, ospita da alcuni anni anche progetti che riguardano l’arte contemporanea. Più nello specifico, il polo è diventato uno dei punti di riferimento a Milano per la grande fotografia internazionale, con mostre che esplorano la produzione di molti dei grandi nomi della fotografia del presente e del passato recente. Non mancano inoltre progetti di grandi artisti italiani contemporanei che si misurano coi temi del sacro.

Chiostri di Sant'Eustorgio e Museo Diocesano
Chiostri di Sant’Eustorgio e Museo Diocesano

10. La Triennale

Non solo design e arti decorative: la Triennale di Milano, che ha sede nel Palazzo dell’Arte, ospita regolarmente anche mostre di arte contemporanea, con focus su produzioni di artisti che si misurano con argomenti tipici della Triennale (architettura, arredamento, design e così via). Inoltre, dal 2011 la Triennale ospita anche il Teatro dell’Arte, luogo che accoglie rappresentazioni di arte sperimentale. La Triennale consente inoltre di visitare il Giardino Giancarlo De Carlo, dove si trovano alcune opere di grandi artisti italiani realizzate per le varie edizioni della Triennale, e il Museo del Design Italiano, inaugurato nel 2007, primo museo del design italiano con una collezione di oggetti che vanno dal 1946 fino al 1981 (ci sono oltre 1.500 pezzi disposti in ordine cronologico).

La Triennale. Foto Gianluca Di Ioia
La Triennale. Foto Gianluca Di Ioia

10+1. Le gallerie d’arte contemporanea

Non si può intraprendere un viaggio nell’arte contemporanea a Milano senza visitare una delle sue decine di gallerie: per questo abbiamo incluso un punto “10+1” nel nostro elenco di luoghi consigliati. Difficile consigliare dei nomi, perché le gallerie milanesi sono moltissime (Milano è il principale centro italiano del mercato dell’arte contemporanea), perché ognuna ha le sue specializzazioni (ci sono gallerie che puntano sui grandi nomi della scena internazionale, altre che fanno ricerca e sperimentazione, altre ancora che propongono artisti più assestati e noti al pubblico, chi si concentra sulla fotografia, chi su certi generi, chi si occupa solo di giovani talenti e così via) e dunque ognuno può confezionare il proprio tour secondo i propri gusti e le proprie inclinazioni. Un suggerimento è quello di partire dal sito dell’ANGAMC - Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, il principale sodalizio dei galleristi d’arte contemporanea, per scoprire alcuni nomi dai quali cominciare il proprio giro.

Depart Gallery
Dep Art Gallery

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