L’associazione culturale no-profit MARES presenta la prima edizione di RUINS, mostra conclusiva del programma di residenze artistiche che vede protagonisti Jade Blackstock, Giovanni Chiamenti, Luca Pagin e Teresa Prati. L’esposizione, curata da Amina Berdin e Tatiana Palenzona con la collaborazione del duo curatoriale Lemonot, inaugurerà il 20 settembre 2025 presso il Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo (Alessandria).
MARES, fondata dalle curatrici Tatiana Palenzona e Amina Berdin insieme all’imprenditore Michelangelo Buzzi, nasce con l’intento di valorizzare il territorio alessandrino attraverso un modello di formazione artistica e culturale che favorisca il dialogo e la creazione di reti con le comunità locali.
RUINS si configura come un percorso espositivo diffuso che attraversa diversi spazi del Complesso di Santa Croce, invitando i visitatori a un’esperienza di scoperta e riflessione. Durante la residenza, artisti e curatori hanno sviluppato un dialogo intenso con la storia e la natura del luogo, ma anche tra le loro stesse pratiche, dando vita a un intreccio di opere che si confrontano e interagiscono reciprocamente. Il risultato è un tessuto di narrazioni che intreccia memorie personali, leggende antiche e tracce storiche. La mostra propone al pubblico una riflessione sul concetto di rovina, intesa non solo come traccia del passato, ma anche come occasione di rinascita e rigenerazione.
Con questa iniziativa, MARES riafferma la propria missione di sostegno all’arte emergente, promuovendo dialoghi internazionali e costruendo connessioni solide tra artisti e territorio. Obiettivo centrale è la riattivazione del Complesso Monumentale di Santa Croce, per valorizzarlo come polo culturale.
Il programma triennale di residenze (2025-2027) ha raccolto oltre 400 candidature da più di 40 Paesi e per la prima edizione sono stati selezionati Jade Blackstock (1993, Birmingham), performer che indaga le intersezioni tra corpo, materia e ambiente, costruendo dialoghi tra interiorità ed esteriorità; Giovanni Chiamenti (1992, Verona), la cui ricerca unisce arte, geologia, biologia, biotecnologia e chimica per immaginare scenari oltre l’Antropocene e nuove forme di coesistenza tra le specie; Luca Pagin (2002, Dolo) esplora memorie personali e condivise, creando legami inediti tra individuo e cultura, con attenzione al corpo e alla sua preservazione; Teresa Prati (1999, Novi Ligure) lavora con scultura, video e installazioni, concentrandosi sulla relazione tra esseri umani e oggetti e sui significati affettivi che questi assumono; Lemonot (Sabrina Morreale, 1990 e Lorenzo Perri, 1989), duo curatoriale attivo tra Italia e Londra, che combina architettura e arti performative come strumenti per riscoprire e celebrare le forme di teatralità insite nella vita quotidiana. Parallelamente insegnano al Royal College of Art di Londra.
Il Complesso di Santa Croce, che ha ospitato workshop, incontri e momenti di creazione artistica, vanta una storia stratificata: dalle origini legate alla popolazione celto-ligure dei Marici, da cui deriva il nome dell’associazione MARES, alla fondazione del Complesso voluta da Papa Pio V nel 1566 che commissionò opere affidate a Giorgio Vasari e Ludovico degli Albani. Nei secoli, il complesso ha assunto molteplici funzioni: residenza per veterani, deposito militare, riformatorio, fino a ospitare nel 2004 il World Political Forum organizzato da Mikhail Gorbachev. Oggi, grazie all’Associazione Amici di Santa Croce, il sito è nuovamente aperto al pubblico e trova nuova vitalità attraverso collaborazioni come quella con MARES, che ne rinnova la vocazione comunitaria e culturale.
A novembre 2025 sarà pubblicato il catalogo della mostra, edito da Allemandi, con testi critici a cura di Berdin e Palenzona, un visual essay firmato da Lemonot insieme al fotografo Lorenzo Morandi, approfondimenti sugli artisti e un ricco apparato iconografico.
Il progetto MARES è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo in qualità di Main Partner, con il patrocinio del Comune di Bosco Marengo e in collaborazione con l’Associazione Amici di Santa Croce.
“L’inaugurazione di Ruins segna il primo punto di arrivo e di partenza di questo progetto triennale che ha l’ambizioso intento di rivitalizzare il territorio alessandrino attraverso la creazione di un nuovo polo culturale”, dichiarano i fondatori di MARES. “La mostra è la nostra risposta a ciò che è rimasto intatto nei secoli, dunque le rovine, anche se non intese come fine, ma come punto di partenza per nuove narrazioni. Vogliamo che l’arte porti nuova vita e visibilità a un patrimonio straordinario, creando connessioni significative tra il mondo dell’arte e la comunità locale”.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 settembre 2025 presso il Complesso Monumentale di Santa Croce, Bosco Marengo (AL) fino al 5 ottobre 2025. Dopo la giornata inaugurale, le visite saranno esclusivamente su appuntamento.
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