Anagni (Frosinone) – Lazio, Ancona – Marche, Bacoli (Napoli) – Campania, Benevento – Campania, Catania – Sicilia , Colle di Val d’Elsa (Siena) – Toscana, Fiesole (Firenze) – Toscana, Forlì – Emilia-Romagna, Galatina (Lecce) – Puglia, Gioia Tauro (Reggio Calabria) – Calabria, Gravina in Puglia (Bari) – Puglia, Massa – Toscana, Melfi (Potenza) – Basilicata, Mirabella Eclano (Avellino) – Campania, Moncalieri (Torino) – Piemonte, Pieve di Soligo (Treviso) – Veneto, Pomezia (Roma) – Lazio, Rozzano (Milano) – Lombardia, Sala Consilina (Salerno) – Campania, Sarzana (La Spezia) – Liguria, Sessa Aurunca (Caserta) - Campania, Tarquinia (Viterbo) – Lazio, Unione dei comuni “Città Caudina” – Campania, Valeggio sul Mincio (Verona) – Veneto, Vieste (Foggia) – Puglia. Sono questi i venticinque Comuni italiani che hanno presentato la loro manifestazione di interesse a candidarsi al titolo di Capitale italiana della Cultura 2028 rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura: le candidature provengono da tutto il territorio nazionale e vanno dalle città d’arte alle aree interne, dai borghi alle aggregazioni di Comuni.
Si apre ufficialmente con questa prima fase il percorso verso la designazione della Capitale Italiana della Cultura 2028. I Comuni che hanno presentato manifestazione di interesse saranno ora invitati a formalizzare la loro candidatura predisponendo, entro il 25 settembre 2025, un dossier di candidatura contenente il progetto culturale, le strategie di sviluppo territoriale, i soggetti coinvolti, il piano di sostenibilità economica e gli obiettivi attesi.
Successivamente, una Giuria di esperti nominata con decreto ministeriale, selezionerà la città vincitrice che sarà proclamata entro marzo 2026.
Nell’immagine, la Fortezza Firmafede di Sarzana.
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Capitale italiana della Cultura 2028: ecco le 25 città candidate |