Un inaspettato incidente avvenuto nel fine settimana ha scosso il mondo dell’arte nei Paesi Bassi e non solo: un dipinto di Mark Rothko è stato danneggiato da un bambino in visita al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. L’opera in questione, Grey, Orange on Maroon, No. 8 (1960), uno dei due soli Rothko presenti nelle collezioni pubbliche olandesi, dal valore stimato di 50 milioni di euro sulla base dei risultati raggiunti recentemente in asta dall’artista (il museo ha infatti rifiutato di fornire ai media un valore), è stata graffiata nella parte inferiore da un bambino che ha toccato la tela direttamente con le mani.
Secondo quanto riportato dal museo, il danno si è verificato nel Depot Boijmans Van Beuningen, lo spazio avveniristico inaugurato nel 2021 che ospita le collezioni del museo durante i lavori di ristrutturazione della sede principale. Il deposito è noto per il suo approccio radicalmente aperto: le opere sono visibili in uno spazio di stoccaggio visitabile, spesso senza le barriere tradizionali che separano i visitatori dai capolavori.
Il dipinto è stato immediatamente rimosso dall’esposizione dopo l’incidente, avvenuto domenica 28 aprile, e il museo ha avviato un’indagine interna. I graffi causati dal bambino sono stati descritti come “superficiali”, ma si trovano su una zona non verniciata della tela, rendendo il necessario restauro particolarmente delicato. Il museo sta ora collaborando con esperti olandesi e internazionali per valutare le migliori tecniche di intervento, evitando qualsiasi procedura che possa compromettere l’integrità dell’opera.
Un portavoce del museo ha dichiarato che la famiglia del bambino è stata “molto dispiaciuta” per l’accaduto e ha collaborato con il personale. Non è ancora chiaro se saranno chiamati a contribuire ai costi del restauro, né è stato specificato quando o se il dipinto tornerà in esposizione.
L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei musei, specialmente quelli che adottano modelli espositivi più accessibili e meno protettivi. A differenza di molte altre istituzioni, il Depot non utilizza vetri protettivi o distanze di sicurezza marcate attorno a tutte le opere, confidando nel rispetto e nella vigilanza dei visitatori.
Non è comunque la prima volta che un Rothko viene danneggiato. Nel 2012, un sedicente artista vandalizzò Black on Maroon alla Tate Modern di Londra, scrivendo il proprio nome sulla tela con un pennarello con l’idea di far aumentare il valore dell’opera. Quell’incidente richiese mesi di restauro e sollevò già allora preoccupazioni simili sull’equilibrio tra accessibilità e protezione.
Grey, Orange on Maroon, No. 8 fu acquisito dal Museo Boijmans Van Beuningen nel 1970, l’anno della morte dell’artista. È parte della celebre serie di dipinti a campi di colore che hanno reso Rothko uno degli esponenti più noti dell’Espressionismo Astratto. Le sue superfici sottili e le transizioni cromatiche eteree sono notoriamente difficili da restaurare senza alterarne la consistenza originale, a causa dei materiali impiegati da Rothko.
A causa delle politiche del museo su fatti come questo, non sono state fornite stime sui costi e sui tempi di restauro, né sono state diffuse fotografie del danno. Il museo ha tuttavia dichiarato di aspettarsi che l’opera possa essere nuovamente esposta in futuro.