Trump comincia a demolire una parte della Casa Bianca per costruire la nuova Sala da Ballo: polemiche


È cominciata la demolizione della East Wing della Casa Bianca, costruita nel 1902 e ampliata nel 1942, per far spazio alla grandiosa Sala da Ballo voluta da Trump. Critiche per l’operazione che non avrebbe ottenuto tutte le autorizzazioni del caso e per l’impatto che avrà la nuova, gigantesca costruzione.

A Washington, la Casa Bianca sta assistendo a una trasformazione drastica sul suo lato orientale: è iniziata la demolizione della struttura esistente dell’East Wing. Questo intervento, che segna una significativa espansione del progetto di costruzione annunciato durante l’estate del 2025, è finalizzato alla realizzazione della White House State Ballroom, una nuova e sontuosa Sala da Ballo presidenziale voluta dall’attuale presidente Donald Trump. I lavori di demolizione dell’East Wing sono iniziati poche ore fa 2025. Funzionari della Casa Bianca hanno comunicato che l’intera East Wing sarebbe stata “modernizzata e ricostruita”. Secondo fonti interne al progetto, la demolizione completa dell’East Wing potrebbe concludersi entro la fine di quella settimana di ottobre. Il costo complessivo dell’opera è stato inizialmente stimato intorno ai 200 milioni di dollari, sebbene altre fonti abbiano parlato di 250 milioni di dollari o persino 300 milioni di dollari, come affermato dal Presidente Donald Trump stesso.

Il progetto prevede la costruzione di una gigantesca Sala da Ballo di circa 8mila metri quadri, quando la superficie attuale della Casa Bianca, per avere un’idea, è di poco più di 5mila metri quadri. Inizialmente, si prevedeva che la struttura potesse ospitare fino a 650 persone per gli eventi. Tuttavia, questa capacità è stata successivamente rivista a 900 persone, e il presidente Trump ha persino pubblicizzato una capacità di 999 persone. L’Amministrazione Trump ha giustificato l’opera sottolineando che da 150 anni presidenti, amministrazioni e staff della Casa Bianca desiderano uno spazio eventi di grandi dimensioni e che nella storia sono stati diversi i rifacimenti nell’edificio che ospita la presidenza degli Stati Uniti d’America. Secondo l’amministrazione, attualmente la Casa Bianca non è in grado di ospitare funzioni importanti in onore di leader mondiali o altri paesi senza ricorrere all’installazione di una grande e “antiestetica tenda” a circa 100 metri dall’ingresso principale. L’East Room, l’attuale spazio più grande della Casa Bianca, può accogliere solo circa 200 persone sedute. La White House State Ballroom è presentata come un’aggiunta “necessaria”. Il progetto è curato dallo studio McCrery Architects, noto per il suo design architettonico classico. Jim McCrery, CEO dello studio, ha espresso l’onore di essere stato incaricato di apportare questa “bella e necessaria ristrutturazione” alla Casa Bianca, mantenendo l’eleganza del design classico e l’importanza storica. La direzione dei lavori è stata affidata a Clark Construction, che ha ottenuto l’appalto da 200 milioni di dollari, mentre il team di ingegneria è guidato da AECOM. I lavori erano previsti per iniziare nel settembre 2025, con la costruzione completata ben prima della fine del mandato presidenziale, ovvero entro l’inizio del 2029.

Il progetto viene presentato come finanziato interamente da donazioni private. Il presidente Trump e “altri donatori patriottici” si sono impegnati a donare i fondi necessari, assicurando che l’opera non sarebbe costata nulla ai contribuenti. Tra i fondi privati, 22 milioni di dollari proverrebbero da YouTube, sussidiaria di Google, nell’ambito di un accordo raggiunto per una causa del 2021 intentata da Trump contro l’azienda. Tuttavia, la Casa Bianca non ha fornito un elenco dettagliato dei donatori né la cifra esatta del contributo personale del presidente, sollevando interrogativi etici e legali.

Inizialmente, l’Amministrazione aveva cercato di minimizzare l’impatto sulla struttura esistente. Il 31 luglio, il Presidente Trump aveva dichiarato che la nuova sala da ballo “non avrebbe interferito con l’edificio attuale”, non l’avrebbe “toccato” e avrebbe mostrato “totale rispetto per l’edificio esistente, di cui sono il più grande fan”. Anche il 13 settembre, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva affermato che “nulla sarà demolito” durante la ristrutturazione.

Tuttavia, queste affermazioni sono state smentite dai fatti e dai successivi annunci dell’amministrazione. Entro il 21 ottobre 2025, la demolizione era infatti già in corso. Il 22 ottobre, un funzionario della Casa Bianca ha confermato che l’intera East Wing sarebbe stata “modernizzata e ricostruita”.

Lo stesso Presidente Trump, durante un evento nello Studio Ovale il 22 ottobre, ha spiegato il cambiamento di rotta. Come riporta la BBC, ha giustificato la necessità della demolizione affermando che, dopo “un’enorme quantità di studio con alcuni dei migliori architetti del mondo”, si era stabilito che “buttarla giù” era necessario, poiché “non era rimasto molto dell’originale” nell’East Wing e che, per eseguire il lavoro correttamente, era necessario rimuovere la struttura esistente. Trump ha aggiunto che l’East Wing era stata cambiata nel corso di 100 anni, con colonne rimosse, e non era mai stata “molto considerata”. Ha anche indicato che, una volta completato il progetto, si sarebbe potuto camminare direttamente dalla East Room della Casa Bianca alla sala da ballo, suggerendo che la costruzione avrebbe effettivamente toccato l’edificio principale, in contraddizione con le sue promesse precedenti.

La demolizione della East Wing alla Casa Bianca. Foto: Wikimedia/Sizzlipedia
La demolizione della East Wing alla Casa Bianca. Foto: Wikimedia/Sizzlipedia
La Casa Bianca dall'alto, l'East Wing è il corpo che si vede sulla destra
La Casa Bianca dall’alto, l’East Wing è il corpo che si vede sulla destra
Nel cerchio, l'East Wing. Nel rettangolo rosso-arancione, l'area al momento in fase di demolizione
Nel cerchio, l’East Wing. Nel rettangolo rosso-arancione, l’area al momento in fase di demolizione. Foto: Google

La storia e le funzioni dell’East Wing

L’East Wing faceva parte del complesso della Casa Bianca. Sebbene il presidente Thomas Jefferson avesse aggiunto logge con colonnati ai lati est e ovest dell’edificio, le ali effettive non esistevano inizialmente. La prima piccola East Wing fu costruita durante le ristrutturazioni di Theodore Roosevelt nel 1902 come ingresso per visitatori formali e pubblici, e conteneva principalmente un lungo guardaroba per cappotti e cappelli. Un’espansione e ristrutturazione significativa dell’East Wing, che aggiunse un secondo piano, avvenne nel 1942, principalmente per coprire la costruzione di un bunker sotterraneo, ora noto come Presidential Emergency Operations Center (PEOC).

Nel corso degli anni, l’East Wing ha ospitato uffici importanti. Era sede dell’ufficio della First Lady e del suo staff, inclusi il Segretario Sociale della Casa Bianca e l’Ufficio di Grafica e Calligrafia. Il Segretario Sociale è responsabile della preparazione di tutti gli inviti e della corrispondenza scritta per ogni evento della Casa Bianca. Rosalynn Carter fu la prima First Lady a mantenere il proprio ufficio nell’East Wing, nel 1977.

L’East Wing includeva anche l’East Colonnade, un corridoio che ospita il White House Family Theater. Di solito, i visitatori che facevano tour o partecipavano a eventi entravano attraverso l’Ufficio Visitatori dell’East Wing, proseguivano attraverso l’atrio rivestito in legno (dove erano appesi ritratti di presidenti e First Lady), attraversavano la Garden Room e poi lungo l’East Colonnade, da cui si poteva ammirare il Jacqueline Kennedy Garden, superando il teatro per raggiungere il Visitors’ Foyer e infine la residenza al piano terra.

Con l’inizio della demolizione, l’ufficio della First Lady e le altre componenti dell’East Wing, inclusi calligrafi e personale addetto alla corrispondenza, sono stati trasferiti in altre aree del complesso della Casa Bianca e nell’Eisenhower Executive Office Building (EEOB). Lo staff della First Lady è stato spostato più di un mese prima dell’inizio della demolizione. Durante la demolizione, gli oggetti storici dell’East Wing sono stati preservati e immagazzinati sotto la supervisione della White House Executive Residence, del National Park Service, e con il supporto della White House Historical Association.

Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects
Rendering della Sala da Ballo della Casa Bianca. Immagine: McCrery Architects

Controversie e critiche

La demolizione dell’East Wing ha scatenato un’ondata di critiche, in particolare da parte di gruppi di conservazione storica e figure politiche. Il National Trust for Historic Preservation (National Trust), un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di proteggere i siti storici, ha espresso “profonda preoccupazione” per il progetto. L’associazione ha sollevato obiezioni il 21 ottobre, notando che la demolizione era già in corso senza essere stata annunciata pubblicamente. Il National Trust ha inviato una lettera al personale della Casa Bianca, alla National Capital Planning Commission (NCPC), al National Park Service e alla Commission of Fine Arts. L’organizzazione teme che una sala da ballo di 8mila metri quadrati possa “sopraffare” la Casa Bianca e “distruggere permanentemente l’equilibrio attentamente bilanciato del design classico della Casa Bianca con le sue due ali, Est e Ovest, più piccole e più basse”.

Il National Trust ha esortato l’Amministrazione a sospendere la demolizione fino a quando i piani per la sala da ballo non avranno attraversato i processi di revisione pubblica legalmente richiesti, inclusa la consultazione e la revisione da parte della National Capital Planning Commission (NCPC) e della Commission of Fine Arts. Queste procedure, secondo il National Trust, offrono un’opportunità cruciale per la trasparenza e un ampio coinvolgimento, valori che hanno guidato la conservazione della Casa Bianca fin dal concorso pubblico del 1792 che produsse il progetto originale dell’edificio. Il National Trust ha offerto la sua disponibilità ad assistere l’Amministrazione nell’esplorazione di alternative di design che onorino l’integrità storica dell’edificio.

La demolizione è infatti avviata senza una revisione formale da parte della National Capital Planning Commission, l’agenzia del ramo esecutivo che supervisiona le costruzioni federali. Il presidente Trump aveva nominato un suo alto consigliere, Will Scharf, a capo della Commissione. Scharf aveva distinto tra lavori di demolizione e di ricostruzione, sostenendo che la Commissione aveva giurisdizione solo sulla ricostruzione. Nonostante la demolizione fosse già in corso, la Casa Bianca ha successivamente affermato di voler sottoporre i piani per la costruzione alla NCPC. Le modifiche all’edificio devono anche passare attraverso l’Advisory Council on Historic Preservation, l’Ufficio di Conservazione Storica dello Stato del Distretto di Columbia e l’Office of Management and Budget, in conformità con il National Historic Preservation Act.

Figure politiche di spicco hanno criticato apertamente il progetto. L’ex first lady Hillary Clinton ha espresso il suo disappunto scrivendo che la Casa Bianca “non è casa sua” e che il presidente “la sta distruggendo”. La Casa Bianca ha respinto le critiche con una nota ufficiale, definendole “indignazione costruita ad arte” della “sinistra squilibrata”. La stessa nota ha ricordato che anche presidenti precedenti hanno apportato modifiche alla Casa Bianca. L’amministrazione ha infatti difeso il progetto inserendolo in una lunga tradizione di modifiche presidenziali.

Fin dalla sua costruzione iniziata nel 1792, i presidenti hanno aggiunto o modificato il complesso, ha sottolineato l’amministrazione. Dopo l’incendio del 1812 ad opera degli inglesi, la residenza fu ricostruita. Il Presidente Thomas Jefferson aggiunse i colonnati a est e ovest. Theodore Roosevelt aggiunse l’ala ovest (West Wing) nel 1902 per creare uno spazio dedicato al presidente e al suo staff principale, stabilendo il moderno ufficio esecutivo, insieme a un giardino coloniale e alla East Terrace, che divenne l’East Wing. Nel 1909, William Howard Taft ampliò l’ala ovest, includendo la costruzione del primo Studio Ovale. Ancora, Franklin D. Roosevelt rinnovò l’ala ovest nel 1934, aggiungendo un secondo piano, una cantina più grande e una piscina, e spostando lo Studio Ovale nella sua posizione attuale. La costruzione dell’East Wing attuale risale al 1942, sempre sotto Roosevelt. Più di recente, John F. Kennedy costruì il moderno Roseto nel 1962. Richard Nixon convertì la piscina interna di FDR in un ufficio per il crescente corpo della stampa della Casa Bianca nel 1970 e aggiunse una pista da bowling nel seminterrato nel 1973. Gerald Ford installò una piscina esterna nel 1975, finanziata privatamente. Nel 2009, Barack Obama ha ristrutturato il campo da tennis del terreno sud trasformandolo in un campo da basket e ha aggiunto l’orto della Casa Bianca sul prato sud. Nel 2020, lo stesso Trump aveva completato un nuovo padiglione da tennis. Si tratta però di modifiche, fanno notare i critici, che non hanno certo l’impatto della grande sala da ballo: con i suoi 8mila metri quadri, il rischio, secondo chi sta osteggiando il progetto, è quello di alterare in modo sproporzionato l’equilibrio della struttura storica.

L’Amministrazione Trump sostiene che le obiezioni mosse contro l’aggiunta della sala da ballo siano simili a quelle rivolte ai precedenti progetti, che alla fine sono stati accettati come parte della storia evolutiva della Casa Bianca. Nonostante le polemiche, il processo di demolizione della facciata dell’East Wing, e potenzialmente della sua interezza, continua. Il Segretario Sociale della Casa Bianca, responsabile di tutti gli inviti e la corrispondenza scritta per gli eventi, era uno degli uffici situati nell’East Wing e ora è stato ricollocato. Il progetto, destinato a cambiare la configurazione del complesso della Casa Bianca per le future generazioni e amministrazioni, ha già richiesto miglioramenti e modifiche alla sicurezza fornite dal Secret Service. L’Amministrazione insiste che, come per i cambiamenti passati, l’aggiunta della sala da ballo è un passo necessario per mantenere la residenza esecutiva come un faro di eccellenza americana.


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