Dal 16 settembre al 14 dicembre 2025, la Galleria d’Arte Moderna di Milano ospita Under the Sun, Beyond the Skin, mostra personale di Sara Enrico (Biella, 1979) a cura di Bruna Roccasalva, promossa da Fondazione Furla e GAM. L’esposizione rappresenta il settimo appuntamento del programma Furla Series, iniziativa che dal 2017 ha visto Fondazione Furla collaborare con istituzioni italiane per promuovere il lavoro di artiste donne nella cultura contemporanea.
Il progetto di Enrico si distingue per la sua natura site-specific: per la prima volta, dalla nascita della collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, l’intervento artistico si sviluppa esclusivamente negli spazi aperti del giardino di Villa Reale. L’installazione apre a nuove possibilità di relazione tra arte contemporanea, paesaggio naturale e spazio pubblico, trasformando il parco in un ambiente di osservazione e interazione con le opere. L’artista italiana concentra la propria ricerca su superficie, corporeità e materialità, elementi indagati attraverso la scultura. L’approccio multidisciplinare integra tecniche di sartoria, coreografia e architettura, combinando materiali come cemento, tessuto e acciaio con strumenti digitali, per esplorare processi trasformativi in grado di articolare una relazione fluida tra corpo, abito e spazio.
Le opere esposte nascono da una riflessione sul giardino come luogo in cui la natura viene modulata secondo canoni estetici, filosofici e sociali, integrando elementi naturali e sovrastrutture culturali. Da questa tensione tra naturale e artificiale prende forma un paesaggio nel paesaggio: le sculture di Enrico dialogano con l’ambiente circostante senza mimetizzarsi, creando un equilibrio instabile tra opere, contesto e spettatore. Cinque interventi, dislocati lungo un percorso che attraversa interamente il giardino, seguono linee architettoniche, pieni e vuoti, verticalità e orizzontalità, ritmo naturale e costruito.
Tra le opere più note, la serie The Jumpsuit Theme (2023-2025) si sviluppa sulla terrazza della Villa e nel Tempio d’Amore. Le sculture derivano dalla tuta a “T” inventata dal futurista Thayaht nel 1919 e sono realizzate colando cemento e pigmento in una cassaforma morbida di tessuto tecnico con chiusure a zip. La posa sdraiata delle figure, vagamente antropomorfe, enfatizza la dimensione orizzontale e risponde alla sequenza verticale delle statue sulla balaustra, creando un dialogo tra orizzontalità e verticalità all’interno del contesto architettonico.
Beyond the Skin (2025), installata sul prato antistante la Villa, si compone di ventitré elementi ottenuti da blocchi di gommapiuma nautica rivestiti con tessuto tecnico da abbigliamento sportivo. I motivi del tessuto nascono dalla manipolazione di frammenti di tela da pittura sul piano dello scanner, con la luce in movimento, e successiva rielaborazione digitale. La combinazione di colori artificiali e giochi di luce naturale crea un effetto quasi psichedelico, trasformando l’opera in un’architettura orizzontale e capsulare che interagisce con il paesaggio circostante.
Proseguendo lungo il percorso, Carriers (2025) si concentra su tronchi di bagolaro abbattuti da una tempesta, recuperati e sollevati da supporti in ferro colorato. L’intervento riattiva la verticalità perduta degli alberi, suggerendo l’inizio di un nuovo ciclo vitale. Infine, due sculture Bodiless Observer (2025) chiudono il percorso. Realizzate in vetro e cemento, hanno forma circolare e concava, invitando a osservare interno ed esterno. Le opere incarnano l’atto del guardare, materializzando lo sguardo e contemporaneamente smaterializzando il corpo, tema ricorrente nell’opera di Enrico.
Under the Sun, Beyond the Skin conferma l’interesse di Sara Enrico per il dialogo tra corpo, superficie e spazio. Il giardino di Villa Reale diventa cornice ideale per un lavoro che indaga trasformazione della materia e ambiguità tra corpo e oggetto, generando una riflessione continua tra naturale e artificiale e definendo un paesaggio che combina realtà e immaginazione.
Il progetto si inserisce nella partnership pluriennale tra Fondazione Furla e GAM, avviata nel 2021, con cicli di progetti espositivi annuali in cui l’arte contemporanea dialoga con gli spazi e le collezioni del museo. Furla Series prosegue così la sua linea curatoriale dedicata alle artiste donne, rafforzando la visibilità della loro ricerca nel contesto culturale italiano. La mostra di Sara Enrico rappresenta un esempio di come l’arte contemporanea possa trasformare il paesaggio urbano e naturale, stimolando riflessioni sulla relazione tra opere, contesto e fruitore.
Sara Enrico è nata a Biella nel 1979 e vive e lavora a Torino. Ha completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino e si è specializzata nel restauro di dipinti antichi presso l’Istituto Spinelli di Firenze. Tra i riconoscimenti ricevuti, figura il New York Prize nel 2018, anno in cui ha partecipato a una residenza presso l’International Studio & Curatorial Program di New York. Nel 2021 ha ottenuto la borsa di studio Fondazione Sviluppo e Crescita CRT Italian Fellowship in Visual Arts presso l’American Academy in Rome.
La sua carriera espositiva comprende numerose istituzioni italiane e internazionali. Tra le più recenti si segnalano: Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea (2024-2025); Palazzo Collicola, Spoleto (2024-2025); OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino (2023); 59a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2022); Národní galerie Praha, Praga (2019); Mart di Trento e Rovereto (2019); OFF Biennale Cairo, Il Cairo (2018); PAV Parco Arte Vivente, Torino (2017); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2014).
Titolo mostra | Under the Sun, Beyond the Skin | Città | Milano | Sede | Giardino di Villa Reale | Date | Dal 16/09/2025 al 14/12/2025 | Artisti | Sara Enrico | Curatori | Bruna Roccasalva | Temi | Arte contemporanea |
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