In Sardegna, a Ulassai, una mostra pone in dialogo Albrecht Dürer e Maria Lai per il valore evocativo del segno


Dal 13 dicembre 2025 al 15 marzo 2026 la Stazione dell’Arte e il Museo CaMuC di Ulassai ospitano una mostra che mette in dialogo Albrecht Dürer e Maria Lai. Pur lontani cinque secoli, i due artisti condividono una profonda attenzione al valore espressivo del segno. 

Dal 13 dicembre 2025 al 15 marzo 2026 la Stazione dell’Arte e il Museo CaMuC di Ulassai accolgono Il respiro di un viaggio, una mostra che intende mettere in dialogo Albrecht Dürer e Maria Lai. Pur lontani cinque secoli, i due artisti condividono una profonda attenzione al valore espressivo del segno e alla sua capacità di evocare significati.

Curata da Marco Peri e Luca Baroni, la mostra offre l’occasione di osservare da vicino alcuni dei più importanti capolavori della produzione grafica di Dürer, provenienti da collezioni private. Protagonista assoluto del Rinascimento europeo, l’artista tedesco non fu soltanto un maestro dell’incisione, ma anche un innovatore capace di coniugare l’eredità gotica con la nuova sensibilità umanistica. Nelle sue opere emergono una straordinaria precisione formale e una profonda indagine psicologica, elementi che hanno inciso in modo duraturo sulla storia dell’immagine. Le sue celebri incisioni, tra cui Melencolia I, Il Cavaliere, la Morte, Il Diavolo, Il figliol prodigo e Il Mostro Marino, rivelano uno sguardo attento alla natura e ai misteri dell’animo umano.

In dialogo con questo universo visionario si colloca una selezione di opere di Maria Lai, artista sarda la cui ricerca, fortemente radicata nelle tradizioni arcaiche della Sardegna, si apre a una dimensione poetica e universale. I Presepi, i Libri cuciti e in ceramica, i Pani e la Via Crucis del filo bianco testimoniano una sensibilità capace di trasformare materiali semplici in forme di intensa carica simbolica. La sua opera introduce un linguaggio contemporaneo che entra in risonanza con il rigore formale di Dürer.

Il dialogo tra i due artisti si concentra sui temi che danno il titolo alla mostra: il respiro, inteso come soffio vitale e ritmo interiore, e il viaggio, concepito come esperienza fisica e spirituale, apertura alla scoperta e spazio di trasformazione e rivelazione. Attraverso questo confronto l’esposizione intende far emergere connessioni inattese che riportano al centro questioni fondamentali dell’arte, quali il mistero, la spiritualità, il rapporto con il tempo e con l’immaginazione. La mostra vuole porre in relazione un protagonista del Rinascimento europeo con una delle voci più significative dell’arte contemporanea. Oltre trenta opere originali di Dürer consentono di approfondire la complessità del suo linguaggio, mentre i lavori di Maria Lai introducono una risonanza poetica che amplia e rinnova la lettura della sua produzione in una prospettiva più ampia e internazionale.

Albrecht Dürer, Scrofa mostruosa di Landser (1496; bulino, 118 x 126 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Scrofa mostruosa di Landser (1496; bulino, 118 x 126 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Il bagno degli uomini (1496; xilografia, 396 x 290 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Il bagno degli uomini (1496; xilografia, 396 x 290 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Madonna della scimmia (1498; bulino, 191 x 123 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Madonna della scimmia (1498; bulino, 191 x 123 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Maria Lai, Invito a tavola (2004; exhibition view, terracotta refrattaria, dimensioni variabili; Collezione Fondazione Stazione dell’Arte). @Stazione dell’Arte
Maria Lai, Invito a tavola (2004; exhibition view, terracotta refrattaria, dimensioni variabili; Collezione Fondazione Stazione dell’Arte). @Stazione dell’Arte

La mostra è frutto della collaborazione tra Marco Peri, Direttore della Stazione dell’Arte, e Luca Baroni, Direttore della Rete Museale Marche Nord e studioso di storia della grafica. Il Museo CaMuC e la Stazione dell’Arte di Ulassai, luoghi fortemente identitari e densi di memoria, accolgono questo viaggio artistico e umano che invita il pubblico non solo all’osservazione, ma anche a un coinvolgimento profondo.

“La Fondazione Stazione dell’Arte si prepara a celebrare nel 2026 i vent’anni dalla sua apertura. Sarà un anno importante, scandito da nuove mostre e iniziative speciali dedicate a Maria Lai. Il percorso espositivo della collezione permanente viene costantemente rinnovato per valorizzare la profondità e la ricchezza della sua eredità artistica. Insieme alle guide della Stazione dell’Arte e del museo CAMUC presentiamo al pubblico percorsi di conoscenza che approfondiscono la vita e l’opera dell’artista, favorendo una comprensione più ampia del suo lavoro”, ha dichiarato Marco Peri, Direttore della Stazione dell’Arte.

Promossa dal Comune di Ulassai, è prodotta dalla Fondazione Stazione dell’Arte, con il supporto organizzativo di Comediarting e con la collaborazione di Arthemisia per la comunicazione e la promozione. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso NextGenerationEU, nell’ambito del PNRR | Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dedicato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi.

Orari: Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Chiuso il lunedì.

Albrecht Dürer, Natività (1504; bulino, 182 x 117 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Albrecht Dürer, Natività (1504; bulino, 182 x 117 mm; The Art.Co). @The Art.Co
Maria-Lai, Libro-scalpo (1990; libro, fili di cotone, 29 x 30 cm; Collezione Fondazione Stazione dell’Arte). @Stazione dell’Arte
Maria-Lai, Libro-scalpo (1990; libro, fili di cotone, 29 x 30 cm; Collezione Fondazione Stazione dell’Arte). @Stazione dell’Arte

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraIl respiro di un viaggio
CittàUlassai
SedeStazione dell'Arte
DateDal 13/12/2025 al 15/03/2026
ArtistiMaria Lai, Albrecht Dürer
CuratoriLuca Baroni, Marco Peri
TemiRinascimento, Arte contemporanea, Sardegna, Arte grafica

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