Milano, apre al pubblico Ambrosius, il nuovo percorso dedicato al Tesoro di Sant’Ambrogio


Il complesso di Sant’Ambrogio a Milano inaugura un progetto che rilegge in chiave contemporanea il patrimonio storico, liturgico e artistico della Basilica, con un nuovo percorso museale, spazi didattici, un’aula multimediale e due orti monastici ispirati alla tradizione medievale.

Nel periodo delle celebrazioni dedicate al Patrono di Milano, la Basilica di Sant’Ambrogio presenta al pubblico Ambrosius. Il Tesoro della Basilica, un ampio progetto di valorizzazione culturale e spirituale che introduce una modalità inedita di lettura del complesso monumentale. L’iniziativa riguarda sia il patrimonio materiale e immateriale legato alla figura di Ambrogio, sia la struttura stessa della Basilica, oggetto negli ultimi anni di interventi scientifici, restauri e studi. Il progetto nasce su impulso di monsignor Carlo Faccendini, abate-parroco della Basilica, in collaborazione con l’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Milano e la Soprintendenza. Ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia e del Comune di Milano, e si avvale del contributo di Fondazione Cariplo.

“Se sai ascoltare parlano, se sai vedere fanno luce, se sai pensare, immaginare, studiare, i tesori di Sant’Ambrogio raccontano la storia della Basilica e della città”, continua Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano. “Dicono infatti di vicende di fede, di confessioni, di stupore e di maestria, di tecnica e di economia. I tesori della Basilica non sono “cose” ma messaggi. La realizzazione di questo straordinario percorso di valorizzazione culturale e spirituale che ora si inaugura non è dunque l’esposizione, per quanto curata, di un patrimonio, ma un vero e proprio esercizio di ascolto di una storia e di una tradizione. Il mio augurio allora è che i secoli non restino muti e la gratitudine non venga meno”.

“Il Cardinale Ratzinger ha detto che la Fede si rende evidente grazie alla testimonianza dei Santi e anche attraverso la bellezza che la Fede stessa ha prodotto nei secoli”, afferma Mons. Carlo Faccendini, abate-parroco della Basilica di Sant’Ambrogio. “La nostra Basilica è un grande racconto di santità e, insieme, un piccolo scrigno di straordinari tesori. Ambrosius nasce proprio dal legame profondo tra fede, arte e civitas, autentico fondamento dell’eredità ambrosiana e dell’insegnamento del nostro Santo Patrono, così contemporaneo ancora oggi. Custodire con amore, nel tempo, tanta bellezza – e offrirla alla città e ai fedeli – è il segreto perché non vada smarrita questa magnifica storia di santità”.

Basilica di Sant'Ambrogio. Foto: Amir Farzad
Basilica di Sant’Ambrogio. Foto: Amir Farzad
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Aula Ambrosii. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Aula Ambrosii. Foto: Marco Ottico

“Con Ambrosius la visita alla Basilica di Sant’Ambrogio acquisisce ancora più fascino e valore”, commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Grazie ai lavori di restauro e all’ampliamento degli spazi espositivi del complesso museale, tra cui l’apertura dell’antica sacrestia dei monaci - l’Aula Ambrosii - e di due piccoli orti monastici, viene definito un nuovo percorso di scoperta e visita che valorizza la figura del nostro Santo Patrono, permettendo di rileggere e attualizzare il suo messaggio anche attraverso contributi multimediali. Il risultato è un itinerario interessante sotto ogni punto di vista: religioso, spirituale, artistico, storico, scientifico, educativo. ’Ambrosius - Il Tesoro della Basilica’ è uno splendido modo per omaggiare Sant’Ambrogio, a pochi giorni dal 7 dicembre, e rappresenta un’ulteriore occasione per far conoscere e amare un luogo così significativo per la città agli studenti, alle famiglie, ai fedeli e ai tanti visitatori di Milano, pensando anche all’importante flusso di arrivi in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Ringrazio tutti gli esperti e le maestranze che hanno lavorato alla realizzazione di questo straordinario percorso che va ad arricchire di qualità l’o erta culturale della nostra città”.

“Il nuovo percorso museale Ambrosius”, dice Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, “il Tesoro della Basilica non si limita a valorizzare uno dei luoghi più identitari della nostra città, ma restituisce ai milanesi — e a chi visita Milano — la profondità del rapporto che unisce Sant’Ambrogio alla storia collettiva. Questo progetto, che coniuga ricerca, cura dei luoghi e accessibilità, incarna perfettamente l’idea di cultura come bene condiviso, capace di mettere in dialogo memoria e futuro. È un intervento che rafforza il ruolo di Milano come città che custodisce il proprio passato con lungimiranza e che sa renderlo vivo e significativo per le nuove generazioni. Invito le milanesi e i milanesi a scoprire questo Tesoro, che appartiene a tutti”.

L’inaugurazione ufficiale è prevista per venerdì 5 dicembre 2025, alla presenza delle sole autorità, in concomitanza con il tradizionale Discorso alla Città dell’Arcivescovo Mario Delpini. Al termine dell’evento sarà possibile visitare il nuovo percorso museale. Successivamente, dal 9 al 24 dicembre, l’accesso sarà gratuito per fedeli e cittadini, mentre dal 26 dicembre il Tesoro aprirà stabilmente, con modalità di visita e proposte didattiche consultabili sul sito dedicato. La Basilica resterà sempre accessibile ai fedeli per la preghiera e le celebrazioni liturgiche. Ambrosius introduce una visione unitaria del complesso, fondata sull’intreccio tra architettura, arte e fede, riletti attraverso la figura di Ambrogio. Il progetto mira a restituire al presente un frammento della memoria spirituale e civile della città, recuperando il pensiero del Vescovo, considerato uno dei più influenti interpreti del ruolo della città come luogo di dialogo tra consapevolezza interiore e responsabilità comunitaria. In quest’ottica, anche la scelta di includere un’aula multimediale aperta verso lo spazio pubblico conferma la volontà di rendere accessibile a tutti la dimensione culturale del patrimonio ambrosiano.

Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il modello ligneo Basilica di Giuseppe Amato. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il modello ligneo Basilica di Giuseppe Amato. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Aula Ambrosii. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Aula Ambrosii. Foto: Marco Reggi

Il nuovo allestimento si articola in due macro-interventi: il percorso museale del Tesoro e la ridefinizione degli spazi dedicati all’accoglienza e alla didattica, che comprendono anche l’antico Oratorio della Passione. Completano il progetto due piccoli orti monastici, ispirati ai giardini medievali dedicati alle erbe medicinali e tintorie, concepiti come strumenti educativi e integrati in un programma di attività destinato a famiglie, adulti e scuole. Il cuore del Tesoro si sviluppa attraverso tre luoghi: l’Aula Ambrosii, il sacello di San Vittore in Ciel d’Oro e il Capitolino. L’Aula Ambrosii, antica sacrestia dei monaci, viene aperta per la prima volta al pubblico e ospita il letto di Sant’Ambrogio, ricomposto da diciassette frammenti lignei rinvenuti nell’altare di San Vittore dall’architetto Ferdinando Reggiori durante la ricostruzione postbellica. Secondo la tradizione, si tratterebbe del giaciglio funebre del Vescovo. L’oggetto è ora al centro di una campagna di studi storico-archeologici e scientifici condotta per la prima volta direttamente in Basilica, dopo un lungo periodo di esposizione al Museo Diocesano. Nel sacello di San Vittore in Ciel d’Oro si conserva il ritratto musivo di Ambrogio con dalmatica, considerato la più antica raffigurazione del Santo. Il Capitolino, già sede espositiva, completa il percorso. Al centro del racconto museografico si trovano diversi manufatti legati alla memoria ambrosiana: la scodella attribuita al Santo, l’Urna degli Innocenti, arredi lignei, oggetti di oreficeria sacra, i cinque Pleurantes e preziosi frammenti di seta. L’obiettivo è restituire leggibilità e profondità storica a un patrimonio che attraversa la storia liturgica della città e conserva elementi ancora poco conosciuti.

La scelta di definire il nuovo percorso come Tesoro, e non come museo, sottolinea la continuità con la presenza delle reliquie dei Santi e con il corpo di Sant’Ambrogio custodito nella cripta, considerato il fulcro spirituale della comunità ambrosiana. In questa cornice si inseriscono anche le precedenti iniziative di valorizzazione: la riapertura dell’Archivio Capitolare, il restauro dei mosaici del sacello di San Vittore, gli studi sulle dalmatiche e la ricostruzione scientifica del volto di Ambrogio realizzata dal LABANOF dell’Università degli Studi di Milano, sotto la direzione di Cristina Cattaneo e Davide Porta. Il progetto museografico è firmato dall’architetto Andrea Perin, con direzione lavori dell’architetto Gaetano Arricobene, sotto il coordinamento dell’architetto Carlo Capponi e della curatrice scientifica Miriam Rita Tessera. Il Comitato Scientifico coinvolge studiosi ed esperti di alto profilo, attivi in ambiti disciplinari differenti, che hanno contribuito alla definizione dei contenuti e della struttura narrativa del percorso. La pluralità delle competenze ha consentito una lettura trasversale della storia del complesso, integrando visione storica, archeologia, liturgia e storia dell’arte.

Gli ambienti dedicati all’accoglienza e alla didattica sono stati progettati dal designer e artista Giuseppe Amato, in collaborazione con l’architetto Giorgio Ripa per quanto riguarda il restauro architettonico. La scelta dei materiali, legno, ferro, calce e pigmenti naturali, è orientata a creare una continuità visiva con la storia del luogo, mantenendo un approccio contemporaneo. L’allestimento comprende un bookshop, una biglietteria, una sala multimediale e un’aula didattica. Nella sala multimediale viene proiettato un video dedicato alla vita di Ambrogio, realizzato da 3D Produzioni con la regia di Giovanni Piscaglia, affiancato dal ciclo pittorico degli Oculi della Memoria, sette tavole a tempera firmate da Amato. L’aula didattica è concepita come spazio per workshop e attività laboratoriali, mentre l’Oratorio della Passione, arricchito da un ciclo di affreschi, sarà destinato a incontri e presentazioni. È in preparazione anche un modello ligneo della Basilica, realizzato da Amato con il contributo del Comitato Scientifico, che ricostruisce l’evoluzione architettonica del complesso in scala 1:30, dal nucleo paleocristiano alla configurazione romanica del XII secolo. L’opera è pensata come strumento didattico e come interpretazione artistica della storia del monumento.

Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica – Il Capitolino. Foto: Marco Ottico
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Area accoglienza e didattica. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Area accoglienza e didattica. Foto: Marco Ottico
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Area accoglienza e didattica. Foto: Marco Reggi
Ambrosius. Il Tesoro della Basilica - Area accoglienza e didattica. Foto: Marco Reggi

Il programma educativo di Ambrosius è sviluppato in collaborazione con Ad Artem, partner ufficiale della Basilica, e prevede visite tradizionali, itinerari con attività laboratoriali e percorsi dedicati alle tecniche artistiche presenti nella Basilica, con attenzione particolare al pubblico scolastico. L’offerta si amplia con attività legate ai due nuovi orti monastici, un Hortus simplicium dedicato alle erbe medicinali e un Hortus holerorum dedicato alle piante tintorie.

Il progetto botanico, curato da Elisabetta Cavigioli e Angela Ronchi, è sviluppato in collaborazione con la Rete degli Orti Botanici della Lombardia. Ambrosius propone così un modello integrato tra narrazione museografica e attività educative, con l’obiettivo di offrire un’esperienza inclusiva e scientificamente rigorosa, capace di rileggere la storia ambrosiana alla luce delle esigenze contemporanee. La citazione “Praeterita recordari, futura considerare”, attribuita a Sant’Ambrogio, orienta idealmente il percorso, che intende unire memoria storica e consapevolezza del presente. Il progetto include inoltre una nuova immagine, realizzata da Studio Fond, e un sito web dedicato, che introduce un sistema aggiornato di prenotazione. IGPDecaux sostiene Ambrosius con una campagna di comunicazione cittadina, mentre lo studio legale Bipart ha fornito supporto professionale nelle fasi progettuali.


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