Riapre al pubblico dopo decenni la Galleria degli affreschi dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, parte dell’edificio originario ideato e costruito da Filippo Brunelleschi. Ora questo spazio storico torna accessibile ai visitatori, diventando parte integrante del percorso museale permanente del Museo degli Innocenti.
Visitabile da tutti dal 22 maggio e ufficialmente inclusa nel percorso museale dal 23 maggio, la Galleria degli affreschi è stata inaugurata alla presenza delle principali autorità cittadine e regionali, tra cui la presidente dell’Istituto Maria Grazia Giuffrida, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la sindaca di Firenze Sara Funaro, Simona Pasquinucci, responsabile della Divisione curatoriale delle Gallerie degli Uffizi, e Sabrina Breschi, direttrice generale dell’Istituto degli Innocenti, e con il patrocinio del Comune di Firenze.
Situata nel quadrilatero interno del complesso architettonico, la Galleria ha ricoperto molteplici funzioni nel corso dei secoli, ospitando anche uffici e altre attività dell’amministrazione. Nel 1971, dopo l’alluvione di Firenze del 1966, ha ospitato un importante nucleo di affreschi staccati e sinopie, ricevuti in deposito dalla Soprintendenza alle Gallerie fiorentine – oggi Gallerie degli Uffizi. Le opere, che coprono un arco cronologico che va dal XIII al XVIII secolo circa, erano state fino ad allora custodite presso il Cenacolo di San Salvatore a Ognissanti e, dopo l’alluvione, vennero restaurate ed affidate all’Istituto, in concomitanza con il trasferimento e il riordino del Museo degli Innocenti al primo piano.
In tutto sono 28 le opere conservate nella Galleria: ventisette tra sinopie e affreschi staccati in deposito, tra cui spiccano due nuclei costituiti dal ciclo pittorico cinquecentesco di Alessandro Allori e bottega e da due dipinti murali di Lorenzo Monaco risalenti agli inizi del Quattrocento, e la Disputa di Santa Caterina d’Alessandria con i filosofi di Bernardino Poccetti, opera di proprietà dell’Istituto.
Il percorso espositivo è stato completamente rinnovato e segue ora un ordine cronologico e tematico, con un allestimento che vuole favorire la visione ravvicinata delle opere, anche grazie alla loro collocazione a parete a un’altezza “ribassata”, ma conserva, ove possibile, le precedenti collocazioni. I nuovi pannelli informativi accompagnano la visita con dettagli su tecniche artistiche e interventi di restauro.
Il progetto di riqualificazione, presentato nell’agosto 2023 e finanziato attraverso fondi PNRR del Ministero della Cultura (per un valore di quasi 500.000 euro), ha consentito non solo la valorizzazione degli spazi, ma anche la loro piena accessibilità. Oltre alla Galleria, i lavori hanno interessato anche la Cappellina delle Suore, con affaccio sulla chiesa di Santa Maria degli Innocenti, e le due Stanze del Priore, ora completamente ristrutturate, arredate e dotate delle tecnologie necessarie per lo svolgimento di attività culturali e piccoli eventi espositivi. Prima dell’intervento, sia le opere della raccolta sia l’affresco con la Disputa di Santa Caterina d’Alessandria di Bernardino Poccetti sono state temporaneamente rimosse e sottoposte a pulitura, consolidamento e ritocco pittorico. È stato inoltre realizzato un nuovo sistema di staffatura.
Grande attenzione è stata dedicata all’accessibilità: è stato esteso il percorso tattile per ipovedenti, introdotte riproduzioni tattili in quadricromia e braille, e realizzata una nuova guida per la lettura facilitata del museo per persone con disabilità intellettive. L’intero percorso museale è stato dotato inoltre di nuova segnaletica e di un sito web rinnovato in italiano e inglese.
Tra le opere più rappresentative spicca il ciclo pittorico di Alessandro Allori e bottega per la cappella dell’Ospedale delle Donne di Santa Maria Nuova nel 1576, con episodi dell’Antico Testamento e sei grandi figure di profeti. Di grande rilievo anche le opere di Lorenzo Monaco esposte nella rinnovata Cappellina delle suore: una Crocifissione con la Madonna e San Giovanni Evangelista e il Cristo in Pietà.
Una sezione della Galleria è dedicata alle sinopie e all’approfondimento delle tecniche di realizzazione e restauro dell’affresco, con opere quattrocentesche di Bicci di Lorenzo (Madonna col Bambino tra San Giovanni Battista e Santo monaco, Sant’Antonio abate, Madonna col Bambino tra i Santi Leonardo e Giorgio) e l’Ultima Cena di Matteo Rosselli. Nel vestibolo d’ingresso alle Stanze del Priore si può invece ammirare l’affresco di Bernardino Poccetti con la Disputa di Santa Caterina, del 1612.
Con questa riapertura, la Galleria degli affreschi si integra pienamente nel Museo degli Innocenti, offrendo al pubblico un patrimonio artistico e storico finalmente restituito, in un contesto accessibile, rinnovato e ricco di contenuti.
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Firenze, riapre al pubblico dopo decenni la Galleria degli affreschi del Museo degli Innocenti |