Francia, ritrovato un crocifisso attribuito a Rubens: andrà in asta a novembre


Un Cristo in croce attribuito a Pieter Paul Rubens, realizzato tra il 1614 e il 1615, è stato scoperto in una villa parigina e sarà presto messo all’asta. Autenticato da Nils Büttner come autografo, il dipinto è rimasto nascosto per secoli.

È stato attribuito a Pieter Paul Rubens (Siegen, 1577 – Anversa, 1640) un Cristo in croce che è stato scoperto in Francia: ad annunciare il ritrovamento, all’agenzia France Press (AFP), è stato Jean-Pierre Osenat, direttore della casa d’aste francese Osenat. Stando a quanto dichiarato, si tratterebbe di un’opera realizzata intorno al 1614-1615, rinvenuta tra i beni del proprietario di una casa parigina, da poco defunto, e sarà messa all’asta il 30 novembre. “È stato dipinto da Rubens all’apice del suo talento", ha dichiarato Osenat all’AFP. “È l’inizio della pittura barocca”, ha aggiunto, sottolineando anche il significato dell’opera come “una vera e propria professione di fede e un soggetto prediletto di Rubens, protestante convertitosi al cattolicesimo”. Secondo Osenat, “si tratta di una scoperta estremamente rara e incredibile”.

Stando a quanto riferisce l’AFP, il dipinto è stato autenticato dallo storico dell’arte Nils Büttner, uno dei massimi esperti di Rubens, oltre che presidente del Centrum Rubenianum di Anversa. Inoltre, l’opera è stata sottoposta a indagini tecniche come la radiografia e l’analisi dei pigmenti. Probabilmente l’opera, di medio formato (105,5 per 72,5 centimetri) è stata realizzata per un collezionista privato. Büttner ritiene inoltre che l’opera sia appartenuto al pittore francese del XIX secolo William-Adolphe Bouguereau e sia pervenuta in seguito ai proprietari della villa parigina in cui è stato ritrovato.

Il crocifisso appena scoperto. Foto: Osenat
Il crocifisso appena scoperto. Foto: Osenat

Non si tratta comunque di un’opera del tutto ignota agli studiosi: era infatti nota attraverso incisioni. Secondo quanto detto da Büttner alla rivista Artnet, l’opera appena scoperta verrà inclusa nei prossimi Addenda e Corrigenda del catalogo ragionato di Rubens. È “sorprendente”, secondo lo studioso, che un dipinto di questo calibro sia rimasto inosservato per così tanto tempo. Lo studioso ha sottolineato il modo in cui “Cristo è raffigurato isolato, che si staglia luminoso contro un cielo minaccioso e scuro”, notando anche come “con modi dolorosamente realistici, la parte superiore del corpo di Cristo si inarca in avanti, il cui peso è evidenziato dalla tensione delle braccia. Dietro lo sfondo roccioso verde e invaso dalla vegetazione del Golgota si vede Gerusalemme illuminata, ma apparentemente sotto un temporale”.

Al momento, non sono noti ulteriori dettagli sulla vendita, né è ancora dato sapere quale sarà la stima del dipinto. Si prevede però, date le passate stime in asta, che potrà essere una cifra a sei zeri.


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