Inaugurato alla Certosa di San Lorenzo a Padula il nuovo allestimento del Quarto del Priore, alla presenza del Direttore generale Musei Massimo Osanna, della sindaca di Padula Michela Cimino, della Direttrice ad interim della Direzione regionale Musei nazionali Campania Luana Toniolo, della storica dell’arte e curatrice Paola D’Agostino, dello storico e docente dell’Università di Salerno Carmine Pinto e della funzionaria della stessa Direzione, nonché RUP del progetto Genius Loci Ilaria Menale.
Il progetto di riallestimento del Quarto del Priore nasce con l’intento di rendere pienamente accessibili sia le opere della mostra La Certosa ritrovata, collocate nella passeggiata coperta, sia la residenza del Priore, migliorandone l’accessibilità dal punto di vista culturale, cognitivo e sensoriale. Le sculture, i dipinti e gli elementi architettonici esposti costituiscono il nucleo del patrimonio artistico sopravvissuto dopo le spoliazioni seguite alle soppressioni ottocentesche degli ordini religiosi che provocarono una dispersione significativa delle opere. Molte di queste, rimosse durante i rifacimenti, sono state recuperate soltanto a partire dagli anni Ottanta del Novecento.
L’itinerario espositivo segue un criterio cronologico e racconta le diverse fasi costruttive e decorative della Certosa, dal Medioevo al Settecento, evidenziando come il complesso sia mutato nel tempo grazie all’intervento di artisti e maestranze. Tra i pezzi più significativi figurano i capitelli del XIII-XIV secolo, le lastre decorate del Quattrocento e, nella sala centrale, le statue marmoree dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine Maria, recentemente attribuite a Domenico Guidi (1699-1701). Il percorso si conclude con il monumentale tabernacolo bronzeo di Jacopo del Duca, realizzato a Roma tra il 1572 e il 1574 su commissione del priore Filippo Ghetti e ispirato ai disegni di Michelangelo. Il tabernacolo è stato ricollocato in un allestimento che ne valorizza la lettura e che ne evidenzia i rilievi dedicati alla Passione di Cristo.
Il Quarto del Priore, il più ampio degli appartamenti della Certosa, era la dimora privata del capo della comunità monastica, che esercitava autorità sia spirituale che temporale. Vi trovava sede anche l’Archivio, custode della ricca documentazione del monastero. Oggi, questi ambienti accolgono dipinti e sculture provenienti da varie parti del complesso. Tra gli spazi di maggiore rilievo si distingue la cappella privata intitolata a San Michele Arcangelo, patrono di Padula, unico ambiente che conserva l’originaria sontuosità barocca, con stucchi dorati e quattro tele attribuite ad Alessio D’Elia (XVIII secolo).
Il giardino sottostante la Loggia, un tempo ricco di numerose specie arboree e vegetali e animato da fontane tuttora esistenti, rappresentava un luogo di grande fascino, al quale si accedeva direttamente anche dalla Biblioteca. Nel corso del Novecento, il Quarto è stato destinato a vari utilizzi, fino a diventare sede del Museo Archeologico Provinciale. Gli interventi di restauro degli anni Novanta hanno riportato alla luce l’aspetto barocco originario, restituendo armonia e raffinatezza agli ambienti.
Il nuovo allestimento, curato da Massimo Osanna, Luana Toniolo, Paola D’Agostino e Carmine Pinto, si basa su un equilibrio tra tutela, valorizzazione e innovazione, per offrire ai visitatori un’esperienza museale accessibile e coerente con l’identità storica del sito. Accanto al restauro degli elementi lapidei, ceramici e di alcune tele – tra cui il paliotto in scagliola del Settecento, il Salvator Mundi, lo stemma certosino, la Vergine annunciata di Guidi e il tabernacolo di Jacopo Del Duca – è stato introdotto un moderno intervento di illuminotecnica che esalta la lettura degli spazi e delle opere.
Grazie a una collaborazione tra la Direzione regionale Musei nazionali Campania e l’Università di Salerno, il Centro ICT per i Beni Culturali, diretto da Francesco Colace, ha realizzato una scansione laser 3D e un video in time-lapse, curati da Angelo Lorusso e Miguel Sormani, che documentano le delicate fasi di smontaggio e rimontaggio del tabernacolo bronzeo. Le operazioni, svolte da Priore Art Moving s.r.l. con l’esperienza dei restauratori Sante Guido e Giuseppe Mantella, hanno permesso di riprodurre digitalmente ogni dettaglio dell’opera, comprese le date incise al suo interno e il meccanismo di apertura e chiusura delle portelle laterali.
La progettazione e la direzione dei lavori sono state affidate allo Studio Decima Casa, nell’ambito di una sponsorizzazione tecnica con la Direzione regionale Musei nazionali Campania, mentre l’esecuzione è stata curata da A.R.T. Ristrutturazioni s.r.l. Il restauro delle opere e degli elementi in plexiglass del tabernacolo è stato seguito dalle restauratrici della DRMN Campania Mery Moz, Annalisa Arcara e Maria Teresa Girfoglio, con il coordinamento dell’architetta Antonietta Manco, RUP dell’intervento di riallestimento del Quarto del Priore, e il supporto di Antonella Ambruoso.
Questo intervento rientra nel progetto “Genius Loci” (PNRR Investimento 1.2 – Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi), finalizzato a migliorare l’accessibilità culturale e sensoriale di 28 siti campani. Alla Certosa di Padula l’iniziativa inaugura un dialogo innovativo tra analogico e digitale, alternando momenti di ascolto e partecipazione a fasi di narrazione e approfondimento, con l’obiettivo di rendere la visita sempre più inclusiva e coinvolgente.
Il progetto ha inoltre introdotto QR code dinamici, pensati per essere utilizzati direttamente dai dispositivi dei visitatori, minimizzando l’uso di apparecchiature tecnologiche soggette a usura. Questo sistema consente di accedere a contenuti multimediali e multilingua, audioguide per ipovedenti, e persino al Digital Twin della Certosa, disponibile anche da remoto. Alcune aree solitamente chiuse al pubblico – come la Biblioteca, la scala elicoidale e il loggiato affrescato – diventano così visitabili in modalità virtuale. Un grande schermo touch, collocato all’ingresso del percorso, offre ulteriori contenuti interattivi, tra cui un video con riprese aeree realizzate con un drone e il time-lapse del tabernacolo. Una mappa tattile, infine, garantisce l’accessibilità anche al pubblico ipovedente.
In concomitanza con il riallestimento, è stata ideata anche una nuova identità visiva per la Certosa di Padula, pensata come esito di una riflessione sul legame tra spazio, immagine ed esperienza. La Certosa, luogo in cui il silenzio dell’architettura incontra la voce del paesaggio, ispira un nuovo segno visivo inteso come soglia simbolica, ponte tra interno ed esterno, passato e presente.
Il pittogramma racchiude in un gesto essenziale molteplici significati: la “C” come iniziale ma anche come apertura; la spirale della scala elicoidale come simbolo di crescita e trasformazione; le decorazioni barocche come memoria sedimentata nel tempo. Il lettering, ispirato al Seicento ma reinterpretato in chiave moderna, insieme a una palette che unisce i colori del paesaggio con le tonalità calde degli stucchi, diventa strumento narrativo in grado di evocare il gioco tra luce e ombra, materia e segno, memoria e contemporaneità.
“L’inaugurazione di oggi rappresenta un momento significativo nel percorso di valorizzazione della Certosa di Padula, che si apre sempre di più ai pubblici, consolidandosi come luogo accogliente e accessibile”, ha dichiarato il Direttore generale Musei Massimo Osanna in occasione della presentazione. “Frutto di un intenso lavoro di squadra, condotto da un’équipe interdisciplinare e in collaborazione con l’Università, il nuovo allestimento del Quarto del Priore offre un’esperienza di visita coinvolgente e inclusiva, in cui la fruizione del patrimonio dialoga con soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Un risultato importante anche per il territorio, che ritrova nella Certosa un punto di riferimento culturale e un presidio vivo di partecipazione”.
"Il nuovo allestimento del Quarto del Priore recupera e valorizza una delle aree più importanti della Certosa e molte opere finora non visibili al pubblico, e che finalmente tornano protagoniste in un percorso museale rinnovato, inclusivo e accessibile sia dal punto di vista fisico che cognitivo, anche grazie ai fondi del PNRR. Si tratta di un primo passo nel processo di rinnovamento della Certosa, interessata da più ampi interventi di restauro e valorizzazione, ha concluso la Direttrice ad interim Luana Toniolo.
La Certosa di San Lorenzo è aperta tutti i giorni eccetto il martedì, dalle 9 alle 19.30 (la biglietteria chiude alle 18.45, ultimo ingresso ore 19).
Biglietti: Certosa di San Lorenzo (casa alta e parco): intero 6,00€, ridotto 18-25 anni 2,00€, gratuito minori di 18 anni e aventi diritto ai sensi del DM 507/1997 | Padula & Certosa card con validità di 48 ore (casa bassa, casa alta e parco, musei civici: museo multimediale, casa museo di Joe Petrosino, San Giovanni in Fonte): intero 10,00€, ridotto 18-25 anni 6,00€, ridotto in caso di chiusura o gratuità della Certosa 5,00€.
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