Un video diffuso nelle scorse ore sui social ha mostrato due giovani in cima alla facciata della Basilica di Santa Croce a Firenze. Le immagini, riprese da lontano e pubblicate sul profilo Instagram Welcome to Favelas, documentano un episodio che ha destato immediata attenzione da parte delle autorità. Nel filmato si vedono chiaramente due persone: una si trova dietro una delle due statue di angeli poste sulla sommità della facciata, mentre l’altra è posizionata ancora più in alto, proprio sulla croce che domina l’intero complesso monumentale. Un gesto considerato pericoloso, come riporta anche la rivista Open sia per l’incolumità dei protagonisti che per la tutela dell’opera architettonica, uno dei principali simboli del patrimonio storico-artistico fiorentino.
“Siamo di fronte a un atto grave e irresponsabile, di estrema pericolosità per chi l’ha compiuto e per la salvaguardia del patrimonio artistico. Attiveremo tutti i controlli tecnici necessari per verificare eventuali danni, riservandoci naturalmente di presentare denuncia alle autorità competenti”, sostiene l’Opera di Santa Croce, secondo Open, in merito al video.
Le forze dell’ordine e gli enti preposti alla conservazione del patrimonio stanno conducendo verifiche per accertare la veridicità del filmato e risalire all’identità dei due protagonisti. In caso di conferma dell’autenticità delle immagini, si procederà a determinare tempi, modalità e responsabilità dell’accaduto. Al momento, non è noto se il video sia stato girato nei giorni scorsi o in un periodo antecedente. In ogni caso, i primi accertamenti avrebbero suggerito la possibilità che l’accesso sia avvenuto tramite una scalata esterna dell’edificio.
Lunedì sono previsti controlli strutturali sulla facciata della Basilica e nelle aree adiacenti, per accertare la presenza di eventuali danni causati dall’episodio. La natura e le condizioni dell’architettura rendono ogni accesso non autorizzato potenzialmente rischioso per la stabilità di elementi decorativi e strutturali, oltre che per la sicurezza degli stessi protagonisti di simili iniziative.
L’episodio non rappresenta un caso isolato. A luglio 2024, un altro video pubblicato su Instagram aveva suscitato polemiche e preoccupazione tra istituzioni e cittadini. In quell’occasione, un giovane si era introdotto illegalmente all’interno della Cupola del Duomo di Firenze, accedendo a zone normalmente interdette al pubblico. Nel filmato si vedeva il ragazzo muoversi tra passaggi interni e poi camminare all’esterno della Cattedrale, a decine di metri di altezza, lungo le superfici esterne della struttura. Anche allora, il gesto aveva attirato l’attenzione delle forze dell’ordine e del Comune, che avevano avviato accertamenti.
La tendenza a compiere imprese rischiose per ottenere contenuti virali da pubblicare sui social media è un fenomeno sempre più diffuso e spesso oggetto di dibattito. La ricerca di visibilità online spinge alcuni utenti a mettere in secondo piano i rischi, sia per sé che per il patrimonio collettivo. Le autorità, così come le soprintendenze competenti, esprimono da tempo preoccupazione per l’aumento di episodi di incursioni abusive in monumenti e luoghi storici.
Resta da chiarire anche se i protagonisti del video abbiano agito da soli o con l’aiuto di altre persone, e se abbiano effettuato riprese autonome oltre a quelle finite online. Al momento, il profilo Instagram che ha diffuso il contenuto non risulta coinvolto direttamente nell’accaduto, limitandosi alla pubblicazione del video. In ogni caso, la diffusione di simili contenuti solleva nuove questioni sul ruolo delle piattaforme social nella promozione indiretta di comportamenti pericolosi o illegali.