In Francia, nel cuore dell’Occitania, lungo la Route de Lespignan, prenderà forma uno dei più ambiziosi progetti di ricostruzione storica di archeologia sperimentale in Francia, nella città di Béziers, città di 80mila abitanti situata nei pressi di Montpellier. Si tratta di Béziers Antique, un sito culturale vivo e aperto al pubblico che sorgerà su un’area di diciannove ettari, dove verranno ricostruiti (con rigore scientifico e fedeltà topografica, fa sapere Béziers Méditerranée, il consorzio di Comuni che promuove l’iniziativa) elementi significativi della Béziers romana durante il periodo del cosiddetto Alto Impero, compreso tra il 27 a.C. e il 235 d.C. L’iniziativa è stata affidata, a seguito di un bando pubblico, alla società Kléber Rossillon, che si occuperà della sua realizzazione e gestione per almeno trent’anni a partire dall’apertura, prevista per l’aprile del 2027.
Il progetto si configura come un cantiere in evoluzione dove sarà possibile seguire nel tempo il nascere di una città romana ricostruita. Il visitatore sarà invitato a scoprire progressivamente edifici, strutture urbane e paesaggi, alcuni completati, altri ancora in costruzione, in un’esperienza che aspira a coniugare cultura, rigore storico e valorizzazione turistica. Una città romana, dunque, in piena attività, che il pubblico potrà visitare. Non si tratta di una prima assoluta (in Italia, per esempio, risale al 1884 il Borgo Medievale di Torino, ricostruzione di un piccolo paese medievale, dalle dimensioni tuttavia molto più ridotte rispetto al progetto Béziers Antique, dal momento che il Borgo Medievale si estende su una superficie di poco meno di un ettaro), ma è comunque uno dei progetti più grandi e ambiziosi del suo genere.
L’accesso al sito avverrà attraverso la storica Via Domizia, la principale arteria stradale che collegava l’Italia con la penisola iberica in epoca romana. Prima di entrare nel cuore dell’antica città, il visitatore attraverserà un’area agricola coltivata secondo pratiche tradizionali. I campi saranno destinati a colture tipiche del periodo, tra cui cereali, viti, olivi e alberi da frutto, con varietà vegetali storicamente documentate. Questa fascia agricola fungerà da introduzione sensoriale e narrativa al sito urbano, e sarà frutto di una ricomposizione paesaggistica concepita per evocare la morfologia del territorio antico.
Una volta all’interno del sito, il pubblico potrà esplorare vari ambienti urbani ricostruiti sulla base di fonti archeologiche e documentarie. Tra gli edifici previsti si annoverano un anfiteatro, una necropoli, un forum imperiale, una taverna, abitazioni urbane decorate con affreschi e mosaici, una domus, un ludus, ovvero una scuola per gladiatori, e diversi atelier dedicati all’artigianato romano. Il sito, nella sua evoluzione progressiva, mostrerà anche le tecniche di costruzione e i materiali impiegati, come pietre da taglio, mattoni, terra cruda, tegole secondo la tradizione romana.
Le fasi costruttive, visibili anch’esse al pubblico, saranno realizzate con strumenti e modalità compatibili con quelle dell’antichità. Saranno impiegati ponteggi lignei realizzati secondo i criteri antichi, oltre a gru a ruota azionate manualmente. Le tecniche artigianali verranno illustrate dagli operai e dagli artigiani che lavoreranno quotidianamente sul sito, con l’obiettivo di mettere in luce saperi e pratiche spesso dimenticati ma di grande valore storico.
Béziers Antique ospiterà anche un ricco programma di eventi, spettacoli e animazioni pensati per rendere la visita dinamica e attrattiva per diversi tipi di pubblico. Dimostrazioni di tecniche costruttive, ricostruzioni di vita quotidiana, rievocazioni storiche e visite guidate si alterneranno lungo l’anno. L’intento è quello di far tornare il visitatore più volte, trovando a ogni occasione un cantiere in avanzamento e nuove parti della città aperte alla scoperta.
Uno degli elementi distintivi del progetto risiede nel suo approccio scientifico, fanno sapere i promotori del progetto. Tutte le attività sul sito saranno coordinate da un consiglio scientifico dedicato, guidato da Éric Teyssier, professore di storia romana presso l’Università di Nîmes. Il comitato sarà composto da specialisti a livello locale e nazionale e lavorerà in stretta collaborazione con il servizio archeologico della città di Béziers. La base documentaria del progetto sarà alimentata da ricerche già svolte e da future indagini archeologiche che contribuiranno a orientare e verificare la correttezza delle ricostruzioni.
La società Kléber Rossillon, selezionata per realizzare e gestire Béziers Antique, è attiva da quasi trent’anni nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale. Fondata nel 1995 con l’apertura dei giardini di Marqueyssac in Dordogna, oggi gestisce dodici siti culturali e turistici in Francia e Belgio, tra cui castelli, musei, repliche di grotte preistoriche, treni storici e giardini storici. Accoglie ogni anno circa 2,5 milioni di visitatori, sviluppando i propri progetti sulla base del rispetto dei luoghi, della conoscenza del pubblico e della coerenza con il contesto economico e culturale di riferimento.
Per Béziers Antique, la prospettiva è ambiziosa. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere i 250.000 visitatori annuali entro il 2032. Si punta a rendere il sito una meta turistica di primo piano nel sud della Francia. Nel corso dei trent’anni previsti di apertura pubblica, Béziers Antique evolverà come un organismo vivente, plasmato dal tempo, dal lavoro umano e dalla conoscenza scientifica. A ogni visita, il pubblico potrà constatare i cambiamenti, osservare il progredire delle costruzioni e immergersi nel mondo romano con una prospettiva concreta, osservando non solo il risultato finale, ma il processo stesso della sua realizzazione. L’obiettivo non è solo mostrare la città antica, ma farne vivere la nascita, restituendo al pubblico uno spaccato della storia romana.
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