Caravaggio a Roma, mostra da record: visitata da oltre 450mila persone


Con 450.000 visitatori in 20 settimane, la mostra “Caravaggio 2025” è la più visitata nella storia di Palazzo Barberini a Roma. Tutti i numeri dell’esposizione che si è chiusa ieri.

Con oltre 450.000 visitatori in 137 giorni di apertura, la mostra Caravaggio 2025 si è imposta come l’evento espositivo di maggior successo nella storia di Palazzo Barberini e delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. La rassegna, dedicata all’opera pittorica di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, ha rappresentato uno dei principali appuntamenti culturali del Giubileo 2025, attirando una media di oltre 3.000 ingressi giornalieri.

La mostra è stata curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon e ha presentato 24 opere di Caravaggio o a lui attribuite, tutte provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, sia italiane sia internazionali. Tra i prestiti più rilevanti figurano i Bari, dal Kimbell Art Museum di Fort Worth, la Santa Caterina dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Concerto dal Metropolitan Museum of Art di New York e l’Ecce Homo recentemente riscoperto. Particolare rilievo è stato dato alla Conversione di Saulo, nota anche come “Pala Odescalchi”, esposta raramente al pubblico e che, in via eccezionale, resterà a Palazzo Barberini fino al 30 settembre 2025.

“Questa mostra, frutto di un enorme lavoro”, commenta Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, “ha posizionato per la prima volta le Gallerie Nazionali di Arte Antica e Palazzo Barberini al centro del dibattito culturale internazionale. In un anno importante per Roma come quello del Giubileo siamo felici di aver presentato un progetto di cui si è parlato in tutto il mondo e che è stato visitato e amato da centinaia di migliaia di visitatori”.

Inaugurata il 6 marzo, l’esposizione era inizialmente prevista fino al 6 luglio, ma è stata prorogata fino al 20 luglio per rispondere all’eccezionale affluenza di pubblico. Già nei primi mesi di apertura, i biglietti disponibili online avevano registrato il tutto esaurito, costringendo il museo a riorganizzare la propria offerta, prolungando gli orari serali e introducendo nuove fasce di ingresso. L’eccezionalità della risposta del pubblico ha richiesto un impegno straordinario da parte dell’organizzazione, che ha adeguato la gestione logistica per garantire un’esperienza di visita soddisfacente nonostante i numeri elevati.

Il successo della mostra ha avuto ripercussioni positive anche sul pubblico complessivo delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che durante il periodo dell’esposizione hanno registrato 200.000 ingressi, con un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2024 e un aumento del 90% rispetto al 2023. A questi si aggiungono gli oltre 8.000 visitatori del Casino Ludovisi, aperto eccezionalmente nei fine settimana per offrire un ulteriore approfondimento tematico legato all’universo caravaggesco.

Una sala della mostra. Foto: Alberto Novelli e Alessio Panunzi
Una sala della mostra. Foto: Alberto Novelli e Alessio Panunzi

L’interesse suscitato dall’iniziativa si è esteso anche alle attività collaterali, che hanno avuto un riscontro significativo. Più di 7.000 visite guidate hanno consentito a migliaia di persone di esplorare la mostra con il supporto di esperti del settore, mentre una giornata di studi di carattere internazionale ha raccolto ricercatori e studiosi da tutto il mondo, dando luogo a un confronto scientifico sulle nuove interpretazioni dell’opera del Merisi. Il catalogo della mostra, pubblicato da Marsilio Arte, ha raggiunto le 20.000 copie vendute solo presso il bookshop di Palazzo Barberini, posizionandosi tra i volumi d’arte più richiesti del 2025 in Italia.

Anche l’impatto digitale dell’evento è stato rilevante. Nel corso dei 137 giorni di apertura, i canali social delle Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno visto una crescita del 30% nel numero di follower, passando da circa 240.000 a oltre 312.000, con 16.000 nuovi seguaci acquisiti nel periodo di riferimento. I contenuti online relativi alla mostra hanno totalizzato oltre 14 milioni di visualizzazioni, 350.000 interazioni e un’audience di 4 milioni di utenti unici. Si tratta della miglior performance digitale mai registrata da un museo statale italiano nel medesimo arco temporale.

La portata del progetto si riflette anche nella sua risonanza mediatica. Oltre 3.000 giornalisti e critici, in rappresentanza di più di 150 testate internazionali, sono stati accreditati per visitare la mostra. Sono stati pubblicati più di 1.350 tra articoli, servizi e recensioni (qui quella di Finestre sull’Arte) in ogni continente, dalla Scandinavia all’Australia, dal Sud Africa al continente americano. L’audience complessiva stimata supera il miliardo di persone. 


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